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Ma chi ha veramente inventato la pizza Margherita? Tutto spiegato nel nuovo libro di Luca Cesari

Il nuovo libro di Luca Cesari svela i dettagli per risolvere un giallo rimasto finora irrisolto

Ma chi ha veramente inventato la pizza Margherita? Tutto spiegato nel nuovo libro di Luca Cesari
Luca Cesari
Storia della pizza. Da Napoli a Hollywood
Ed. Il Saggiatore 2023
Euro 19

La storia della pizza, in particolare quella napoletana, si arricchisce di interessanti e stimolanti nuovi capitoli: quelli scritti da Luca Cesari in questo saggio-racconto giunto in libreria da poche settimane.

Ma chi ha veramente inventato la pizza Margherita? Tutto spiegato nel nuovo libro di Luca Cesari

Luca Cesari autore del libro Storia della pizza da Napoli a Hollywood

L’autore, gastronomo e storico della cucina, collaboratore de “Il Gusto” e “Gambero Rosso”, parte da lontano per dare una risposta alla domanda, posta a mo’ di introduzione, nelle prime battute del Prologo: «la pizza è napoletana o americana?».

Lascio “sospesa” la soluzione che egli dà al dilemma, per consentire ai lettori di addentrarsi nella narrazione e scoprirla attraversando i secoli che hanno alimentato le radici e dato identità a quello che oggi può a ragion di numeri, e di cassa, essere definito il cibo più famoso al mondo.

Ecco: radici e identità.

Napoli e ‘A Merica.

Fornai e panettieri emigranti che, partiti dal porto di Napoli per arrivare in America già sul finire del 1800, portano nella valigia il loro carico di povertà, di fame, di disperazione, ma anche la voglia di rinascita in un nuovo mondo, oltre l’oceano.

Altrove.

E lo fanno attrezzandosi per rinnovare e lanciare sulla piazza di New York quella pizza arcaica, ‘nzogna caso e pepe, con cui sono stati nutriti da bambini, arricchendola di tanti ingredienti. E, soprattutto, brandizzandola, creando, cioè, le prime catene di pizzerie così come, nelle loro variegate forme, sono arrivate fino ai nostri giorni a partire da Little Italy, con i vari Lombardi, ma anche dalla Grand Avenue con Iggy, Ignazio, Camposano e la sua “Apizza”, come ci ha raccontato Colin M. Caplan nel suo «Pizza in New Haven».

Una visione romantica della questione è quella di Luca Cesari?

Niente affatto. È, piuttosto, una meticolosa ricostruzione di quanto avvenuto negli States.

La stessa meticolosa ricerca che l'autore fa quando si appresta a ricostruire la storia della prima pizza Margherita e della sua presunta creazione per mano del mitico Raffaele Esposito.

L’elemento di novità che Luca Cesari aggiunge alla tradizione è la scoperta di un documento che farebbe risalire a qualche decennio prima l’incontro tra le pizze del vero “pizzaiuolo di Palazzo” Giovanni Brandi, suocero di Raffaele Esposito, e la Regina d’Italia.

Nulla più, nulla meno potrebbe dire qualcuno, la sostanza non cambia. Si tratta di una questione familiare.

Ma quella di Raffaele Esposito, inventore della Margherita, si rivelerebbe, a questo punto, una credenza errata, una fake new. La corona di lauro andrebbe al suocero e non al genero? Oppure a tutti e due?

Ecco, lo scopriamo dalla lettura del libro, i dettagli contano.

Come quelli che ci fanno percepire la "tradizione" un qualcosa simile a un'antenata millenaria, quando invece non è altro che una zia appena cinquantenne.

Per esempio, lo stesso nome della Margherita, documenta l’autore, è una cosa recente, avvenuta dopo il 1930, e non risalirebbe per nulla all’epoca dell’incontro tra la sovrana e quella pizza tricolore (bianco mozzarella, rosso pomodoro e verde basilico) peraltro già segnalata a metà Ottocento da Emmanuele Rocco scrittore di curiosità folkloriche partenopee.

Non strappiamoci le vesti, è proprio così.

E la cosa riguarda pure il nome delle tante pizze che oggi riteniamo, a torto, essere plurisecolare: da Capricciosa a Cosacca, passando per Quattro Stagioni e finanche Marinara.

Non c‘è, infatti, una canzone, a partire dalla medievale villanella “Bella de le majorane” a “Fatte na pizza” di Pino Daniele, che chiami una pizza per il suo nome. Si elencano soltanto gli ingredienti: pizza co ‘e cecenielli; recheta e ‘nzogna; c’a muzzarella. Segnalo a tal proposito, e giusto per i curiosi, il mio «‘A Pizza. Viaggio nella canzone napoletana» ed. l’arcael’arco del 2013.

E allora?

Ecco, la storia della pizza è ancora tutta da scrivere nel prossimo futuro.

Ma non sarà quella (che resterà semplice cronaca) delle fiere da strapaese a cui parteciperanno, con grande successo di like e condivisioni, i pizzaioli.

Questo libro di Luca Cesari ci aiuta a capire meglio come stiano realmente le cose.

Così, tanto per leggere e continuare ad apprendere.

Luca Cesari
Storia della pizza. Da Napoli a Hollywood
Ed. Il Saggiatore 2023
Euro 19

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