Pizzeria Ciro Pellone, Fuorigrotta (NA) - Marco Pellone è la prova che autenticità e tradizione restano carte vincenti.
Recensione Pizzeria Ciro Pellone, Fuorigrotta (Napoli): l’autentica pizza napoletana.
Via Mario Gigante, 94/96 - Fuorigrotta (Na)
Tel: 081 5934101
Aperto dal martedì al sabato a pranzo e cena; la domenica solo a cena. Chiuso Lunedì.
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Pizzeria Ciro Pellone - sala
Non mi sono davvero mai spiegato perché la gente si ostina a scegliere esperienze in pizzeria nei momenti più caotici. Siamo tutti d'accordo sul fatto che il sabato sera si presti di più all'uscita a cena ed è più facile trovare persone predisposte dato l'incombere del weekend e del conseguente relax domenicale.
Io ho fatto una scelta, forte della flessibilità degli orari di lavoro ma anche tenendo conto di fattori prettamente nutrizionali. Mangiare la pizza di sabato sera in previsione della successiva domenica in cui, per quanto attenti, si cade facilmente in tentazione sia riguardo l’aspetto gastronomico sia riguardo l’attività che di solito è bisogno di poltrire sul divano davanti alla tv… beh sono una combo deleteria per il mio organismo.
Ho imparato dunque a distribuire meglio i miei sgarri, scegliendo serate più anonime o pranzi più agevoli. E perché no, magari proprio in corrispondenza dell'allenamento con l'impegno morale di smaltire meglio gli eventuali eccessi, come appunto per una pizza.
Venerdì scorso - dopo lavoro e prima della solita pedalata relax pomeridiana - ho sfruttato l'occasione di trovarmi in zona Fuorigrotta ed ho deciso di prendermi un meritato pit stop da Ciro Pellone.
A quell'ora, data la zona popolare, Marco Pellone e family erano intenti prevalentemente all'asporto e alle consegne; questo mi ha permesso di sedermi agevolmente e di godere di tutte le attenzioni. Ho chiesto a Marco una classica “provola e pepe” e lui hai insistito fortemente affinché provassi una sua pizza estiva. Marco mi è venuto incontro preparandomele entrambe in versione mignon, in quanto non era possibile preparare le due pizze a metà sullo stesso disco per diversità di topping e caratteristiche di cottura.
La “provola e pepe” è stata subito rivelazione: senza fronzoli e senza pippe mentali. Ciascuno di noi almeno una volta nella vita ne ha mangiata una e forse risulta essere j a di quelle pizze su cui maggiormente si basano i nostri ricordi di pizza di tradizione, forte dell’autenticità e del gusto genuino. Marco è riuscito a maturare il mio ricordo, a farmi felice.
La pizza estiva propostami da Marco è la quella del mese della pizzeria Ciro Pellone: carciofi in umido e spadellati, fior di latte, cialda di parmigiano croccante e zeste di limone. Una freschezza ed un profumo esplosivo, su di un impasto di quelli che riportano alla pizza sincera, di quelle che tra tutti i boom che hanno concentrato le attenzioni su leggerezze e idratazioni, ti riconnettono con il sapore vero.
Pizzeria Ciro Pellone - il pizzaiolo Marco Pellone
La Pizzeria Ciro Pellone è un locale familiare in cui a lavorare spalla a spalla con Marco c'è il fratello Antonio, c'è il padre Ciro, con zia Patrizia Pastore addetta ai fritti e Lino D'Auria, cognato e collaboratore.
Marco Pellone è un essenzialista, basti pensare che si descrive come "papà, figlio, spensierato sempre, pizzaiolo non ancora! Amo la mia famiglia, il mio lavoro e (il) Napoli!"
E Marco prepara di fatti una pizza essenziale, come piace al popolo e come piace a chi la pizza la ama. E non poteva essere che così dato che La Pizzeria Ciro Pellone in un quartiere popolare, dove si respira ancora l’aria dei rapporti basati sulla fiducia, dell’economia che gira dandosi sostegno reciproco. E così sullo stesso marciapiede ci sono il macellaio, il barbiere, il panettiere, il salumiere, l'ortolano e il negozietto che vende di tutto per la casa.
Pizzeria Ciro Pellone - lo staff: Lino D'Auria, Patrizia Pastore, Marco Pellone. Ciro Pellone, Antonio Pellone
Insomma uno di quei rioni napoletani che - vista l’inflazione esterofila - non sono poi così semplici da trovare. Proprio come la pizza preparata da Marco che è rimasta in una Napoli che non c'è più, ma che resta il nostro ricordo più vero di tradizione e autenticità.
Il vero tocco di identità rimane sempre non perdere se stessi e Marco ne è la prova.
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