Pompei. Emozioni marine dalla "Capasanta" dello chef Paolo Del Giudice
Pompei (Na) : ristorante Capasanta dello chef Paolo Del Giudice
Via Carlo Alberto, 14, 80045 Pompei NA
Tel: +39 081 1823 9087
Email: [email protected]
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Portare il mare a Pompei: è questo l'obiettivo del ristorante "Capasanta".
Un obiettivo ben centrato per un progetto figlio dell'intuizione dello chef Paolo del Giudice e del suo socio Antonio Palummo, imprenditore nel settore turistico.
Del resto, il golfo di Napoli non è affatto distante da una città che ha fatto di archeologia e spiritualità, seppur in due momenti storici assolutamente distinti, i propri core business.
Sia il menu (inclusa la drink list) sia gli interni di Capasanta sono stati studiati e realizzati per seguire un unico tema, quello del mare.
Gli spazi sono ampi, ariosi: dominano tonalità marine, come il blu e il bianco, ma non manca, in un piccolo e raccolto patio esterno, un po' di verde, a ritornare nell'atmosfera vesuviana.
Piccola, ma curata ed in continua crescita, la cantina al momento annovera circa cinquanta etichette, mentre la sala è affidata alle mani sapienti di Michele Guadagno.
Vero protagonista del locale è, però, indubbiamente il suo chef: Paolo Del Giudice,
classe ‘93, viene da un lungo percorso di formazione che lo vede al fianco di pietre miliari della cucina nazionale ed internazionale, dal bistellato Sadler a Gennaro Esposito.
Esperienze, queste ultime, che lo fortificano umanamente e professionalmente.
Lo step successivo è il Barmare di Milano dove gestisce il primo ristorante come Executive chef, che raddoppia, dopo qualche tempo, ne il Barmare L’Altro.
Poi è la volta di un pop up restaurant in zona Navigli per il periodo estivo.
Il percorso degustativo proposto da Capasanta
esprime la forte vocazione marinara del locale, senza dimenticare forti richiami alla tradizione ed orientalismi espressi in chiave giappo-napoletana.
Il menù è profondamente marino, proprio come il locale: sin dall'inizio si nota la sua capacità di anticipare, con i sapori, una bella stagione ancora lontana, viste le temperature più natalizie che prepasquali degli ultimi giorni.
Ricciola, sedano e bottarga aprono le danze sulla degustazione; ad innaffiarle in un piacevolissimo abbinamento c'è il gin all'acqua di mare Acquasantissima: non un semplice gioco di parole.
A seguire, una leggerissima ed aromatica ceviche di spigola con limoni di Sorrento, che racchiude nella sua forte aromaticità quella territorialità marina che il menù prova con successo ad esprimere.
Più articolata la capasanta lardellata, piselli, burrata e tartufo nero, a esprimere ancor di più quella transizione che sembra infinita tra inverno e primavera.
In abbinamento, in questo caso, una Falanghina del Sannio Doc 2021 di Mastroberardino.
Una meraviglia il cappuccino di astice, cornetto salato e la sua bisque: godurioso, goloso, creativo e dirompente.
Segue un piacevole richiamo allo stile giappo-napoletano, ben espresso nella gyoza di maiale, gamberi e capasanta, salsa di soia e zenzero.
Tradizione orientaleggiante anche negli ziti spezzati, genovese di tonno, provolone del monaco e katsuobushi.
In abbinamento il Thesauri rosato Costa d’Amalfi Dop 2021 della Cantina Tagliafierro.
Decisa e piacevole la milanese di tonno, caponata siciliana e cioccolato
Chiusura con il dessert "passeggiando per la spiaggia": sulla parte dolciaria - spiegano - tante sono ancora le novità ancora in corso di definizione.
Dopo l'iniziale gin acquasantissima", non poteva mancare un gin a chiudere il sipario su questa interessante tappa pompeiana: il Gin O'Ndina, della Riviera Romagnola ma con richiami decisamente più mediterranei.
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