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Sea Front Pasta Bar - un lunapark per gli amanti della pasta

Seafront Di Martino PastaBar: ogni giorno in scena uno show cooking a tutta pasta, sedete e mangiatene tutti.

Sea Front Pasta Bar - un lunapark per gli amanti della pasta
Seafront Di Martino Pasta Bar
Piazza Municipio, 1 - 80133 Napoli
Tel: 081 1849 6287

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Prima di descrivere l’esperienza gastronomica che ho avuto al Seafront Di Martino, sento di dover rendere il giusto merito all’idea imprenditoriale in sé di puntare, nella città dei “mangia maccheroni”, su di un ristorante che servisse solo piatti a base di pasta.

A prima vista potrebbe sembrare una scelta del tipo <<ti piace vincere facile>>, un investimento con profitto garantito. E invece, per chiunque sia anche solo minimamente aduso al mondo del mangiar fuori partenopeo, è di tutta evidenza che si tratta, in realtà, di un’arma a doppio taglio.

Da un lato, infatti, c’è un’agguerrita concorrenza, fatta di trattorie ed osterie, ognuna delle quali promette di (e talvolta effettivamente riesce ad) offrire la migliore genovese/il miglior ragù/il miglior spaghetto alle vongole, e via dicendo, il tutto, ovviamente, a prezzi stracciati.

Dall’altro, ancora, tutti sappiamo che sul tema pasta vi è spesso quell’approccio del cliente napoletano fatto di silenziosa superbia, sottile presunzione e, soprattutto, ferma convinzione che, in fondo, come quel piatto lo fa lui (o la moglie, o la mamma, o – meno spesso – la suocera) non lo fa nessuno.

Ma veniamo a noi.

Il locale fa da corner in piazza Municipio, ed è pensato per svolgere tre funzioni.

Al piano terra c’è una rivendita di pasta Di Martino, in cui si possono trovare formati davvero particolari, così come qualche pezzo di oggettistica per la casa e la cucina a tema partenopeo.

Sempre al piano terra, ad un accesso separato, vi è un bancone con la possibilità di ordinare piatti di pasta d’asporto.

Infine, entrando nel locale dall’ingresso che ci introduce nel negozio di pasta, e salendo al primo piano, si apre la sala del ristorante.

Subito si capisce perché il Seafront Di Martino si presenta come un pasta-bar: la metà dello spazio della sala è occupato dalla cucina in cui, tra padelle che vengono fatte saltare e fumi che salgono dai bollitori, si muovono a vista lo chef Pierpaolo Giorgio e Gianluca Pisacane.

Fatta eccezione per un paio di tavoli, i posti per i clienti sono tutti collocati sul bancone costruito sul perimetro della cucina. L’ambiente così ricreato è esattamente quello di un bar, in cui ti siedi davanti al barman e lo vedi prepararti il cocktail che da lì a poco berrai, con la differenza che qui non si discorre di varianti di spiriti e miscelazioni ma di formati di pasta e condimenti.

Il menù offre la possibilità di ordinare alla carta, oppure di optare per uno dei percorsi degustazione, cosa che abbiamo fatto.

Sea Front Pasta Bar - un lunapark per gli amanti della pasta
Sea Front Pasta Bar - l'aperitivo

Per stuzzicare l’appetito e preparare lo stomaco alla valanga di carboidrati in arrivo, apriamo le danze con tarallo sugna e pepe dello chef e un olio della produzione di Peppe Guida ( con cui il Pierpaolo Giorgio collabora nella elaborazione di alcune ricette).

Sea Front Pasta Bar - un lunapark per gli amanti della pasta
Sea Front Pasta Bar - Pasta e patate ripassata

Ancora in fase di riscaldamento, una pasta e patate ripassata in padella e servita con un goccio di nduja diventa un croccante aperitivo da sgranocchiare.

Siamo pronti per iniziare con i primi piatti.

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Sea Front Pasta Bar - Pasta mista mantecata con verza, cacio e pepe

Primo piatto dal sapore inaspettatamente elegante: della verza rimane solo il dolce, ben bilanciato dal pecorino e dal pepe. Una minestra davvero ben eseguita e originale.

Sea Front Pasta Bar - un lunapark per gli amanti della pasta
Sea Front Pasta Bar - Devozione

Spaghetto cotto in passato di pomodoro in purezza, servito con abbondanza di sugo e basilico.

È il piatto simbolo del locale, tant’è che viene servito con una forchetta dorata, a risaltarne la nobiltà. Senz’altro buono, tuttavia non rimane particolarmente impresso.

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Sea Front Pasta Bar - Bucatini spezzati con coniglio all’ischitana

E qui la cosa si fa interessante.

Il bucatino spezzato per qualcuno potrebbe essere sacrilegio, ma a Napoli la pasta lunga si rompe per minestrarla da sempre.

In questo caso la preparazione è una via di mezzo: la pasta viene finita di cuocere nel sugo di coniglio, per poi essere mantecata con abbondante pecorino. Il risultato è un primo piatto cremoso ma non troppo denso, che si lascia mangiare al cucchiaio pescando un po’ di carne e un po’ di maccheroni.

Una menzione speciale per la ricetta all’ischitana: fatta come tradizione comanda e soprattutto con l’utilizzo della piperna, che rinfresca e pulisce il boccone.

Menzione speciale numero 2: la quantità di carne di coniglio presente nel piatto. Come il ragù, è praticamente un primo e secondo.

Sea Front Pasta Bar - un lunapark per gli amanti della pasta
Sea Front Pasta Bar - Candele al ragù napoletano.

Una piccola premessa: da un punto di vista filologico (avallato dall’illustre parere di Tommaso Esposito) è il caso di precisare che non si tratterebbe propriamente di ragù napoletano, e ciò perché, essenzialmente, mentre il ragù è a base di carne di manzo, con licenza di aggiungere carne suina, in questo caso il sugo è preparato solo con tracchie di maiale; inoltre il primo in questione è mantecata in padella con olio e pecorino, mentre la tradizione vorrebbe che il condimento dei maccheroni con il ragù avvenga nella zuppiera, in pentola o direttamente nei piatti.

Senza in alcun modo voler sminuire la preparazione, ma anzi volendone valorizzare i punti di forza, lo chiameremmo, quindi, “candele mantecate al ragù di tracchie”.

Ciò detto, passando dalla forma alla sostanza del piatto, possiamo tranquillamente dire che le candele al ragù sono risultate essere il primo più gustoso tra quelli provati.

La pasta è cotta perfettamente, il sugo è denso e avvolgente, dolce per l’uso esclusivo del maiale, con abbondanza di pecorino e tanta carne sfilacciata. In una parola: saporitissimo.

Curiosità: per consumare il piatto viene portata una forchetta in rame, in ricordo della tipica pentola in cui cuoce il ragù.

Sembrava finita, ma, intercettando i nostri sguardi pieni di malcelato stupore (evidentemente, per qualche difetto di comunicazione, gli occhi non avevano ancora ricevuto i segnali di totale sazietà dallo stomaco), proprio come avviene in un bar, lo chef-barman ci mette davanti tre assaggi di maccheroni alla carbonara.

Come resistere?

Sea Front Pasta Bar - un lunapark per gli amanti della pasta
Sea Front Pasta Bar - La carbonara

Divorati in pochi secondi.

Sarà stata la prossimità del piatto al momento dei dessert, ma quella crema gialla e spumosa ci sembrava pasticcera.

Sea Front Pasta Bar - un lunapark per gli amanti della pasta
Sea Front Pasta Bar - Piccola pasticceria

L’esperienza del menù degustazione si conclude con una piccola pasticceria servita in una box in alluminio, per consentire a chi dovesse essere troppo appesantito dalla ricarica di carboidrati di consumare il dolce in un momento successivo.

Per chi volesse, tuttavia, è possibile anche scegliere tra i dessert in carta.

Sea Front Pasta Bar - un lunapark per gli amanti della pasta

Conclusioni

Come detto in apertura, il Seafront Pastabar Di Martino offre un’esperienza “a tutta pasta” unica in città, impreziosita dalla componente di show cooking che rende il pasto anche divertente ed interattivo (grazie al savoir-faire partenopeo dei simpatici chef).

Una piccola considerazione va fatta sui prezzi: se si ordina alla carta, i piatti più economici (tra cui devozione, ragù, genovese) costano € 20, il che obiettivamente sembra essere un po’ oltre.

Meglio, a nostro avviso, andare sui menù degustazione che consentono di fare un bel percorso e di provare, in porzioni ridotte ma comunque parecchio abbondanti, più piatti tra quelli proposti.

Non fatevi spaventare dall’idea di un susseguirsi di sola pasta, dall’aperitivo al dessert: nelle preparazioni c’è la maestria di chi conosce la materia prima che utilizza e che sa presentarla valorizzandone le mille possibilità di realizzazione (un po’ come qui ci è stato raccontato da Antonio Lucifero per l'esperienza da Isabella De Cham).

I piatti serviti, infatti, sono ben alternati tra di loro, offrendo al carboidrato una “spalla” ora vegetale, ora di carne, ora di pesce, ma comunque sempre diversa, in modo che anche il palato non si annoi mai.

Un vero parco giochi per gli amanti della pasta.

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