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Sensi, percorsi di gusto dominano il caos calmo di Amalfi

Amalfi, il Sensi Restaurant con lo chef Alessandro Tormolino

Sensi, percorsi di gusto dominano il caos calmo di Amalfi

Sensi Restaurant

Via Pietro Comite, 4 - 84011 Amalfi (SA)
Tel. +39 089 871183
Email: info@sensiamalfi.it
Chiuso il martedì
Prezzo: proposte varie di degustazione dai 90 ai 120 euro.
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Una terrazza affacciata, da un lato, sul piacevole caos calmo di Amalfi,

brulicante di vita a tutte le ore, dall'altro, sul mare che ancora in quest'inizio d'autunno particolarmente mite è solcato da una miriade di imbarcazioni, segno di un'estate che, almeno in Costiera Amalfitana, non vuole ancora finire.

È lo spettacolo che si presenta agli occhi di chi entra al Sensi, uno dei locali più promettenti dell'antica repubblica marinara.

Da cinque anni, a guidare la brigata del ristorante che sorge nei locali storici dell'Hotel Residence Amalfi, c'è Alessandro Tormolino, chef amalfitano doc, che negli anni ha cercato di dare un'impronta sempre più innovativa a un ristorante che ha saputo costruire e preservare - cosa non semplice - una sua identità ben precisa.

Sensi, percorsi di gusto dominano il caos calmo di Amalfi
Sensi Restaurant - lo chef Alessandro Tormolino

La proposta del locale, a pranzo piuttosto che a cena, è differente: di giorno, infatti, il Sensi è più simile ad un bistrot, che porta in tavola piatti estremamente semplici, legati alla tradizione marinara del luogo.

Ma è a cena che l'appuntamento con il gusto si fa decisamente più solenne, incentrato su percorsi degustativi che variano in base alla stagionalità ed ai temi proposti.

Quattro, sei, o, perfino otto portate, a seconda della voglia degli avventori di spaziare in modo, più o meno approfondito, in un'esperienza che ha ben salde le radici nella territorialità ma che sa anche strizzare con discrezione l'occhio all'Oriente.

Sulla carta si legge di una proposta "per tutti i sensi":

in effetti non manca anche un percorso interamente dedicato alla tradizione campana, per palati relativamente meno creativi, che, però, non ho avuto modo di sperimentare. A tavola, come nella vita, le scelte spesso devono essere nette.

Immancabile - e comune a tutte le degustazioni - lo stuzzico di benvenuto, che riproduce, nelle forme, le sembianze della piccola pasticceria finale, quasi a voler tessere un fil rouge tra l'inizio e la conclusione del pasto: si affiancano una tartelletta con impasto di patate, yoghurt alle mandorle, e cereali osmotizzati; un cono con impasto al basilico, con all'interno pappa al pomodoro e caviale di capperi, un mushmellow con latte di soia e maggiorana, aceto di riso e miso, basilico e zeste di limone; un cannolo di fagioli con salsa guacamole, tartare di ricciola e gel di agrumi e, last but not least, pan brioche al limone con mousse e chips di zucchine, gel all'aceto, alici e mentuccia.

Sensi, percorsi di gusto dominano il caos calmo di Amalfi
Sensi Restaurant - il pane

Interessante la carta degli oli, declinati per intensità, e selezione di panificati al lievito madre accompagnata da burro della Normandia affumicato: quanto al vino in abbinamento, invece, l'occhio era inizialmente caduto su un Pinot Grigio Alture del Golan dal lontano Israele.

La scelta, poi, è ricaduta su un decisamente più territoriale Getis Tramonti Rosato dell'azienda vinicola Reale.

Prima portata del percorso degustativo proposto è stato la triglia con ostrica e salsa bouillabaisse: come nel burro normando che accompagna tutto il pasto, tra un morso ai panificati ed un altro, si avverte l'esperienza d'Oltralpe dello chef.

Sensi, percorsi di gusto dominano il caos calmo di Amalfi
Sensi Restaurant - triglia con ostrica e salsa bouillabaisse

Si passa, poi, ad un risotto che vuole essere un omaggio alla mediterraneità, con scampi affumicati, curcuma, erbe del mediterraneo, caviale di colatura di alici e sfusato amalfitano a spezzare la forte sapidità della spezia.

Sensi, percorsi di gusto dominano il caos calmo di Amalfi
Sensi Restaurant - il risotto

Si procede, poi, con un secondo che fonde, in chiave innovativa, la filosofia della "volpe pescatrice" amalfitana, decisi influssi orientaleggianti ed un tocco esotico molto personale: ecco la ricciola con melanzana grigliata, uno scenografico katsobushi, frutto della passione e salsa alla senape.

Sensi, percorsi di gusto dominano il caos calmo di Amalfi

Sensi Restaurant - la ricciola

Spazio, poi, alla chiusura con un dessert efficace nel suo contrasto sia aromatico che di consistenze: la mousse di gianduia affumicata con miele di rosmarino, polline e gin.

Sensi, percorsi di gusto dominano il caos calmo di Amalfi
Sensi Restaurant - mousse di gianduia affumicata con miele di rosmarino polline e gin

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