Sorbillo: “è solo un ingrediente, aderire all’iniziativa non pensavo mi vincolasse!”
Sorbillo e la pizza al granchio blu, la risposta a Igles Corelli che lo accusa di protagonismo
Ieri vi abbiamo riportato quanto ci ha raccontato Igles Corelli riguardo il comportamento di Gino Sorbillo con l’uscita della sua pizza al granchio blu che tradiva l’impegno preso tra i due.
Corelli infatti starebbe organizzando un evento a sostegno delle aziende di allevamento di vongole della Sacca del Goro che stanno risentendo drasticamente dell’invasione da granchio blu. La kermesse si terrà in Ottobre, a Goro, e vedrà la presenza di un gruppo di chef con le loro ricette esclusive e dedicate che avranno come protagonista il granchio in questione.
Dure le parole - scaturite soprattutto dalla delusione - di Igles Corelli, in quanto sperava di far rumore con questa iniziativa,
con la quale avrebbe voluto che tutti insieme i convolti si fossero mossi come un'unica forza e che invece hanno subito il "pizzicotto" di Sorbillo. Infatti Corelli ha detto: "Non è tanto l'operazione mediatica che ci ha montato su e non è neanche il fatto che abbia marciato su una idea non sua e non è nemmeno l'esclusività della ricetta in se stessa che non è nulla di nuovo dato che il granchio blu si mangia e viene cucinato non da ieri.
Piuttosto è la scorrettezza, il venir meno ad una parola data, la predisposizione ad arraffare tutto pur di cedere al proprio protagonismo!
Sono davvero deluso perché tutte queste ricette INSIEME avrebbero dovuto fare da scossone, sì, ma in primis avrebbero dovuto essere un corpo unico e compatto a scudo di professionisti, imprenditori e operai che vedono le loro aziende distrutte senza pietà a colpi di chele! "
Proprio per l’importanza delle parole usate, ci è sembrato giusto dare spazio all’altro diretto interessato, così abbiamo accolto il chiarimento di Gino Sorbillo che ci ha raggiunti telefonicamente.
Sorbillo ci avverte subito che la sua prima telefonata è stata fatta a Corelli e che con lui ha chiarito la sua posizione, cosa per lui più importante di tutto - avendo un rapporto di amicizia.
Nonostante tutto, tiene a raccontarci come sono andate effettivamente le cose in quei primi giorni di agosto che ad oggi sembrano lontanissimi. Perché sì, Gino ha dato il suo ok all’istante “come faccio praticamente sempre, spontaneamente, partecipando a quasi tutto ciò che mi propongono visto che mi piace collaborare!”, sottolinea.
Anche in questo caso è giusto che io lasci la parola al protagonista, eccovi il racconto di Gino Sorbillo.
“Ti dico subito che ho sentito la telefono anche Igles, al quale ho spiegato come sono andate le cose.
Quel 7 agosto era il mio primo giorno di vacanza, non stavo nella pelle per avere finalmente qualche giorno da poter dedicare a pieno ai miei figli; di fatti ero in Sardegna quando ho ricevuto il messaggio che mi metteva al corrente dell’iniziativa: mi venivano elencati i partecipanti ed il fatto che ognuno avrebbe portato la propria ricetta.
Di istinto, ho subito dato la mia disponibilità come quasi sempre accade, come faccio praticamente sempre: spontaneamente, partecipando a quasi tutto ciò che mi propongono visto che mi piace collaborare!
Il problema è che poi mi sono lasciato andare alla mia vacanza e intanto i messaggi whatsapp si accumulavano: è successo così che mi sono totalmente perso un ulteriore messaggio audio di Igles. Assolutamente non per mancanza di rispetto, piuttosto perché ero proprio preso dal godermi la mia famiglia.
Intanto, passato il ferragosto sono rientrato: il 16 ero a Napoli e sono stato inghiottito nuovamente da impegni, eventi, partecipazioni e locali. Insomma mi sono completamente rituffato nella frenetica quotidianità.
Oltretutto, non avevo più sentito Igles (giustamente eh, in quanto non avevo ascoltato il suo ultimo messaggio vocale, ma ne ero inconsapevole) e non nego che la cosa mi è passata di mente.
Riprese tutte le mie attività, intanto continuava a fare notizia la problematica del granchio blu e la loro presenza sui banchi pesce iniziava ad essere importante. Uno dei miei dipendenti era rimasto colpito proprio facendo la spesa nel ritrovarsi dinanzi questi grossi crostacei e gli ho detto di prenderli e portarmeli,
dicendomi «magari ci faccio una pizza!», ma il tutto davvero in maniera schietta, pulita, senza nessuna idea di ferire o deludere qualcuno.
È vero che a me spesso piace provocare e stare sempre sul pezzo ma, in tutta onestà, se avessi voluto fregare l’idea di Igles magari la pizza l’avrei fatta immediatamente dopo sua richiesta!
Invece è trascorso un mese, proprio perché non c’era nessuna cattiveria.
Come ho spiegato già, non avevo più avuto modo di sentire Igles per cui non ero nemmeno a conoscenza del fatto che lui tenesse all’esclusività della cosa.
Anche se devo dire che aver aderito ad un’iniziativa di sensibilizzazione all’utilizzo del granchio blu non pensavo mi vincolasse a non utilizzarlo. È solo un ingrediente, tra l’altro già stra-utilizzato, non ho rubato niente a nessuno.
Quando ho colpe io alzo le mani ma in questo caso davvero non c’era nessuna intenzione di ostacolare o fare bravate, ancor più perché Igles è un amico!
Ad ogni modo sono dispiaciuto se si alzano polveroni, si sarebbe potuto risolvere tutto chiarendoci sul momento e sarei stato felice di comunicare - anche in secondo momento - che quella pizza sarebbe stata legata all’evento a Goro di Corelli.
Una ulteriore precisazione voglio farla: io non ho partecipato ad un altro evento con altre persone né ho rubato idee, io ho fatto la mia solita comunicazione in piena coerenza con le mie idee e come sempre in casa mia.
C'è stata solo una incomprensione, ciò non dovrebbe compromettere il giusto fine della causa; e infatti sono disponibilissimo e apertissimo a fare uno o più eventi con Igles e altri amici!"
Direi che è il caso di chiudere così questa storia, sperando non si sia intaccata un’amicizia e augurandoci che questo granchio blu passi di moda.
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