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Spese natalizie: nel 2020 il minor incremento di sempre. Alimentari -11%, decorazioni -49%

Spesa Natale 2020: meno regali, più e-commerce. Gli italiani nell'incertezza risparmiano

Spese natalizie: nel 2020 il minor incremento di sempre. Alimentari -11%, decorazioni -49%

Il 2020 sta per concludersi ed oltre ai tanti ricordi che ci porteremo dietro, il 2021 sarà un anno in cui gli ci ritroveremo ad affrontare le conseguenze dell'impatto sull'economia.

Un chiaro segnale anticipato sono i dati sugli acquisti del mese di dicembre: quest'anno niente regali e soprattutto molta parsimonia sulle spese alimentari!

Spese natalizie: nel 2020 il minor incremento di sempre. Alimentari -11%, decorazioni -49%

Secondo un sondaggio sulle aspettative future degli europei condotto da BVA Dox, gli italiani risultano più pessimisti rispetto ai cugini francesi ed agli inglesi, cugini dei cugini, ma non solo: a quanto pare il nostro popolo oltre a risultare ligio alle regole, sarebbe anche il più dedito al risparmio.

Su cosa risparmieranno gli italiani

Dati alla mano, le risorse che gli italiani quest'anno destineranno all’acquisto di prodotti alimentari calano dell’11% e addirittura si parla del 49% riguardo il calo per le decorazioni. Va da se che ci sarà un forte risparmio anche sui regali ma i penalizzati saranno i regali tra adulti con una flessione del 45%. Anche i bambini tra i penalizzati (33%) ma molto limitata nel caso di chi ha figli (5%).

Nel paragone con Francia e Regno Unito sono evidenti le differenze perché per le spese inerenti al food si parla di un calo del 5% per i francesi e addirittura in UK si segnala invece un aumento del 2%. Totalmente differenti anche i dati di variazione per i budget destinati ai regali per i bambini (il 10% in UK ed il 12% in Francia) e per gli adulti (rispettivamente 10% e 25% in calo).

Spese natalizie: nel 2020 il minor incremento di sempre. Alimentari -11%, decorazioni -49%

Sarà proprio la spesa media che scenderà sensibilmente rispetto a quella dello scorso anno: la media nazionale si attesta intorno ai 164 euro (con un calo del 2,9%) rispetto ai 169 dello scorso anno. L'indagine registra l'aumento delle spese inferiori ai 300 euro (dal 91,6% al 94,2%) e la riduzione di quelle superiori ai 300 euro (-31%) che, di fatto, riducono il valore degli acquisti. La spesa complessiva si ridurrà del 18%, passando da quasi 9 miliardi di euro del 2019 a 7,3 del 2020. La spesa, pur crescendo del 13,4% rispetto a novembre, registra il minor incremento di sempre, dall'inizio delle serie storiche.

I regali più scelti

I regali utili la fanno da padroni quest'anno con la crisi in atto. Le scelte più effettuate sono concentrate sul nel settore gastronomico con cesti, bottiglie e doni gastronomici generici (il 68% acquista generi alimentari); seguono giocattoli e giochi per i più piccoli (51,2%), libri ed ebook (47,2%), capi di abbigliamento (45%).

Le "esperienze" sono una rinuncia forzata a causa delle disposizioni restrittive: stop a concerti ed eventi (-25,9%). Per sopperire, si ricercano esperienze domestiche e quindi sono in crescita del 10,5% gli abbonamenti a piattaforme streaming (+10,5%). Tornano ad essere scelti i buoni-spesa, quindi carte regalo e voucher crescono del 7,2 %. 

Spese natalizie: nel 2020 il minor incremento di sempre. Alimentari -11%, decorazioni -49%

Gli italiani ovviamente passano più tempo in casa e, come è stato evidente fin dal primo lockdown, passano tanto tempo fornelli, mettendo alla prova le loro abilità. Ecco spiegato il boom degli attrezzi e dei macchinari da cucina che sono sempre più acquistati sui negozi online. Tostapane, sbattitori elettrici, planetarie e robot da cucina sono quelli più venduti in assoluto. Che poi per diretta (o quasi) conseguenza in crescita anche l'acquisto di attrezzatura sportiva. A maggior ragione con le palestre chiuse su numerosi siti di e-commerce, l’articolo più acquistato è il tapis roulant. La spesa media per un tappeto magnetico va dai 300 ai 1.000€, fino ai 1.500€ per la versione pieghevole. Seguono cyclette, biciclette, bilancieri, manubri, elastici fitness e la panca da palestra.

Altra grande motivazione sono i ristoranti chiusi che fanno sentire ancor più la mancanza di prodotti alimentari artigianali (e infatti le vendite di panettoni artigianali, miele fatto in casa, salumi e formaggi stagionati vanno a gonfie vele in questo Natale 2020) e ingredienti etnici (ancora una volta i portali di e-shop hanno la meglio con gli acquisti di salsa tahina, noodles e alghe per sushi che vanno a ruba).

Un altro momento che ci ha aiutato molto a non sentire il forte impatto del cambiamento sulla nostra normalità è stato quello del caffè. Parliamo di un rito irrinunciabile per gli italiani. Così capsule e cialde vanno incontro ad una vera e propria esplosione riguardante i trend di crescita in particolare nel Sud Italia e nelle grandi metropoli: oltre il 60% degli italiani ha risentito della mancanza di prendere il caffè al bar.

L'anno dell' e-commerce

Anche i negozi devono attenersi ai provvedimenti e quindi hanno dovuto anch'essi abbracciare la chiusura incentivando la nascita e il consumo di tantissimi shop online. Gli italiani si indirizzano sempre più verso una nuova modalità di consumo ed un’interessante ricerca condotta da OnePoll per conto di DS Smith riporta che in Italia si arriverà a spendere sino a 50 milioni di euro in più rispetto agli anni precedenti in acquisti telematici. Inoltre, è previsto un boom di consegne extra, dovute ad imballaggi non sempre ottimali.

Spese natalizie: nel 2020 il minor incremento di sempre. Alimentari -11%, decorazioni -49%

Lo avevamo già intuito ma è sempre più chiaro che il canale online è destinato a diventare il futuro ed è al primo posto come luogo (seppur virtuale) per l'acquisto dei regali di Natale. Tra i motivi della scelta dell’acquisto via web prevalgono la comodità (per il 66,5%),  la varietà dei prodotti (per il 57%), la convenienza (55,8%). Ma il 36,7% dichiara di aver acquistato on-line solo per scelta obbligata, con la chiusura dei negozi. Un dato che lascia ben sperare il commercio tradizionale anche se, dinanzi alle problematiche portate dalla pandemia, pure i più conservatori (il 16%) si sono ritrovati ad utilizzare l'e-commerce per la prima volta.

L’e-commerce vive un momento di boom senza precedenti. Anche Ipsos Mori ha reso noto che il 48% dei consumatori italiani valuta in larga prevalenza le piattaforme di e-commerce.

Il cambiamento resta più evidente tra i giovanissimi: ben il 67% degli interpellati tra i 16 e i 24 anni di età dichiara di aver aumentato i propri acquisti online con l’inizio dell’emergenza. Mentre il 49% della popolazione italiana dichiara di aver fatto acquisti online durante tutto l’anno. Continuando con i paragoni oltralpe e oltre Manica, restano indietro i francesi, dove solo il 36% si è dedicato con frequenza all’e-shopping, però ci battono gli inglesi, con un acquisto via etere che coinvolge il 52% della popolazione britannica.

Gli acquisti a dicembre hanno perso quota anche per effetto di Black Friday e Cyber Monday che anticipano le spese. Nonostante ciò risulta tutto comunque in calo perché secondo il dato nazionale la quota di regali acquistati dal 16 al 30 novembre si è ridotta infatti al 20% rispetto al 26% del 2019; invece si registra una crescita degli acquisti a dicembre (60,9% contro il 51,3% del 2019).

I tagli di questo Natale

Confesercenti quantifica, per quanto riguarda le spese di Natale 2020, una perdita di 4,7 miliardi di euro rispetto al Natale 2019. Due consumatori su tre spenderanno meno del 2019. Relativamente ai regali si registrerà 1,3 miliardi di euro di tagli, pari al -17,9% rispetto al 2019.

Spese natalizie: nel 2020 il minor incremento di sempre. Alimentari -11%, decorazioni -49%

Una famiglia su tre – il 32% – dichiara di aver ridotto i consumi durante l’anno; il 13% segnala di arrivare a fine mese solo tirando la cinghia ed un ulteriore 4% di non arrivarci affatto”, scrive Confesercenti.

E gli italiani prevedono di tagliare su “tutte le voci di spesa”, compresa quella per fare un regalo enogastronomico alla propria famiglia che passa dal 70% al 40%.

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