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Vergogna Green Pass: Napoli - Barcelona andata & ritorno, senza che nessuno mi abbia controllato seriamente

Il Green Pass e il Passenger Locator Form non funzionano. In volo dalla Spagna nessuno mi ha controllato

Vergogna Green Pass: Napoli - Barcelona andata & ritorno, senza che nessuno mi abbia controllato seriamente

Green Pass al ristorante? Va benissimo, ma se poi lasciate entrare chiunque sul territorio nazionale senza alcun tipo di controllo allora rischia di essere una enorme presa in giro che affossa eslusivamente l'economia dei piccoli e attenta alla salute dei più fragili.

Sono appena rientrato da una vacanza a Barcelona, città in cui la pandemia da coronavirus, e della famigerata variante DELTA, abbia toccato numeri record e alla partenza ero decisamente preoccupato, ma poi mi sono detto, con lo stato di allerta attuale, e per quanto abbiamo imparato in questi mesi, ci sarà sicuramente l'Europa a garantire la salute con il controllo e il rispetto delle procedure di imbarco e mobilità dei cittadini, ma non è stato così e vi spiego il perché:

Viaggio d'andata

Prima di partire bisogna compilare il Passenger Locator Form, un'autocertificazione in molti casi obbligatoria, in assenza del quale lo sbarco in un Paese estero può non essere consentito, e fare un tampone 48 ore prima della data di sbarco in un paese estero. E qui mi viene il primo dubbio, 48 ore non saranno un tantino troppe? Potrei subito dopo aver fatto il test darmi alla pazza gioia ed essere una mina vagante, ma vabbè, sono decisamente malpensante. Adempito alle pratiche burocratiche mi reco all'aereoporto di Capodichino, controllo della temperatura all'ingresso e da quel momento tutto liscio fino al mio sbarco in Spagna dove mi verrà chiesto di mostrare il QR CODE, che non certifica il mio stato di salute ma le mie intenzioni di viaggio, e basta.

Saremmo potuto essere tutti positivi e asintomatici su quel volo ma nessuno se ne sarebbe mai accorto. E' sicuramente un caso, forse controllano a campione e avrò beccato il mio giorno fortunato, ma quanti ogni giorno sono i fortunati che circolano liberamente rendendo vani gli sforzi dei tanti che sono costretti a fare i conti con decreti e ordinanze di aperture e chiusure?

Il Ritorno

Per il rientro in Italia da un paese attualmente balzato agli onori della cronaca mondiale per il numero di contagiati fuori controllo, mi sarei aspettato qualche controllo in più, se non all'Aereoporto di El Prat almeno al mio rientro nella regione Campania confidando nello sceriffo De Luca che a suon di ordinanze mantiene i campani al sicuro dai cinghialotti, ma così non è stato. L'unico, e dico l'unico, controllo ricevuto è stato quello dell'addetta VUELING al banco check-in che ha scannerizzato il mio QR-CODE con i suoi occhi ai raggi gamma (di cui senz'altro è dotata dalla naturalmente), dato che senza alcun tipo di apparecchiatura l'ha reputato valido, a qualsiasi altra persona avrei potuto mostrare anche quello delle PRINGLES e non se ne sarebbe accorta. Stiamo scherzando? Vabbè, siamo solo un gruppo di persone che partono da una zona ad alto rischio e sicuramente saremo controllati all'arrivo. Meglio comunque fare attenzione, nella migliore delle ipotesi tutti i partecipanti al volo avranno fatto un tampone 48 ore prima, cazzo 48 ore prima ma vabbè, con distanze e tutto ne usciremo. Il Bus che porta dalla stazione all'aereo è una gabbia per galline, siamo completamente ammassati e senza alcuna possibilità di distanziamento, ma tanto siamo tamponati no? Antonio rilassati, lo sceriffo farà giustizia al rientro.

Vergogna Green Pass: Napoli - Barcelona andata & ritorno, senza che nessuno mi abbia controllato seriamente

QR CODE

Vergogna Green Pass: Napoli - Barcelona andata & ritorno, senza che nessuno mi abbia controllato seriamente

Tampone in partenza

Vergogna Green Pass: Napoli - Barcelona andata & ritorno, senza che nessuno mi abbia controllato seriamente

Tampone al ritorno

Arrivati in Campania, ripeto da una regione straniera ad alto rischio, non mi sarà chiesto né di mostrare il QR-CODE del PLF che con cura ho compilato tra le mille cose da fare aspettando con ansia la sua ricezione via mail, né di mostrare l'esito del tampone che a questo punto sembra essere solamente una COVID TAX, un disincentivo a viaggiare senza che abbia alcuna funzione di salvaguardia per la salute pubblica dato che io, e tutti gli altri che hanno preso parte a questo volo, saremmo potuti essere positivi ed asintomatici, restando comunque liberi di infestare NAPOLI (o qualsiasi altra città al mondo) con la splendida variante DELTA.

Moltiplichiamo questa situazione per centinaia di voli da/ e per l'Italia in Europa e nel mondo e risulterà abbastanza chiaro che questo increscioso modo di adoperarsi vanifica gli sforzi dei tantissimi che sono stati costretti a rinunciare alla propria dignità, libertà e indipendenza pur di garantire la saluta pubblica, questo è un modo di agire criminale e vergognoso su cui le autorità europee e in singoli stati dovrebbero vigilare con zelo e senza tralasciare nulla. Si potrà obiettare che fino a prova contraria non vi è certezza che vi sia chi non si attiene al protocollo, certamente, ma allora smettiamola anche di pattugliare le strade, di sorvegliare le banche e di avere degli eserciti, tanto idealmente siamo tutti santi.

GREEN PASS AL RISTORANTE

Tornato in Italia apprendo che dal 5 agosto sarà obbligatorio il GREEN PASS per accedere ai ristoranti. Mi sta bene, se questo significa che non vi sarà più alcuna restrizione per questi luoghi e che potranno lavorare liberamente senza alcun tipo di distanziamento e numero massimo di ospiti in quanto il vaccino garantisce la loro salute. Certo, questo significa che molti in attesa del vaccino dovranno fare a meno di attività al chiuso (e i ristoratori dei loro soldi), ma tanto entro qualche mese saremo tutti vaccinati no? Ben venga, ma vuoi vedere che mentre per i ristoratori avrete il pugno duro e controllo massimo della norma, nel mondo e negli aereporti si continuerà a far baldoria alla faccia loro? Sono malpensante e complottista ed ho un cervello piccolo probabilmente.

So a cosa state pensando, questo è un blog di gastronomia e devo dimostrarmi dalla parte dei ristoratori, schierarmi in loro difesa per garantirmi copertura e visibilità, ma non è così: sono seriamente preoccupato per tutti, preoccupato che mentre stiamo affossando l'economia dei più piccoli e mettendo a repentaglio la salute dei più fragili, questo enorme spettacolo drammatico che è la pandemia si possa rivelare un grande esperimento di controllo psicologico di massa, che senza obbligarci stanno obbligando rendendo la vita difficile a milioni di persone a vaccinarsi e che la salute pubblica non interessi a nessuno dei nostri governanti.

Io pretendo di essere controllato e pretendo che le autorità, lo Stato italiano, l'Europa e chi ne fa funzioni, diano seguito ai proclami, ai decreti, alle ordinanze che quotidianamente ci vengono iniettate tramite bombardamento tv, social e radio rendendoci la vita davvero poco piacevole.

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