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Christian Puglisi annuncia il ritorno del Relae con una grossa novità: Lascerà la guida del ristorante nelle mani di giovani talenti a cicli di 3 mesi

Restaurant Relae potrebbe tornare con un nuovo timoniere al comando, lo annuncia Puglisi

Christian Puglisi annuncia il ritorno del Relae con una grossa novità: Lascerà la guida del ristorante nelle mani di giovani talenti a cicli di 3 mesi

Christian Puglisi torna a far parlare di se e del suo ristorante Relae. A sette mesi dall'annuncio della chiusura definitiva di Relæ e del Manfreds entro la fine del 2020, arriva un'altra comunicazione da parte dello chef Puglisi.

Christian Puglisi (classe 1982) è cresciuto a Copenhagen ed è un geniale discepolo della scuola Redzepi; di origini siciliane non ha mai rinnegato le sue radici, anzi il successo nasce proprio dall'unione delle sue origini con la cultura danese: dal fine dining alla cucina tradizionale, senza dimenticare la pizza e il pane, la miscelazione e persino l’attività agricola, nella sua fattoria a 45 minuti dalla città. Il periodo di attività del Relae va dall'agosto 2010 all'agosto 2020, conquistando una stella Michelin, la presenza nella World’s 50 Best Restaurants e molti altri riconoscimenti.

We came, we saw, we conquered

Con questa citazione di Giulio Cesare, Puglisi affrontava le domande sulla decisione di concludere il suo progetto con Relae & Manfreds. dopo un decennio di successi. Ed è impossibile non pensare all'impatto, agli effetti della pandemia e dell'interruzione in tronco e prolungata del turismo gastronomico. Puglisi ha detto: "In una situazione del genere vedi sconvolto il tuo mondo, ma se hai forza e carattere puoi scegliere come iniziare a ricostruirlo. Ricostruire qualcosa che sia espressione della tua volontà è fondamentale: mi sono sentito in potere e capace di fare scelte per il futuro che maturavo da tempo, anche per motivi personali. Sarebbe stato più difficile farlo nel momento del successo: quando sei all’apice non vuoi mai sganciare la presa, c’è sempre qualcuno che ti ricorda quanto sei bravo. L’importante è mantenere il controllo, altrimenti c’è il rischio che il successo inizi a controllare te. I miei sogni si sono avverati e sono riuscito con orgoglio a realizzarli, mentre combattevo una battaglia per mantenere la mia indipendenza. Solo in questo ultimo anno mi sono reso conto che mentre la mia voglia di indipendenza non è diminuita, lottare per la mia libertà oggi significa fare di meno. Sebbene questa particolare opportunità richiedesse tutto il coraggio del mondo, sono più orgoglioso che mai di scrivere l'epilogo e il capitolo finale di Relæ e Manfreds con la stessa libertà di quando li potevo solamente sognare. Ho quindi deciso di chiudere entro la fine dell'anno."

Christian Puglisi si era già anche espresso a sfavore di alcune scelte e delle metodologie di assegnazione della Stella Verde per la sostenibilità della Guida Michelin, rendendo esplicito tutto il suo malcontento e probabilmente lanciando già un segnale del calo degli stimoli e dell'ispirazione, qualcosa con cui bisogna fare i conti ormai sempre più spesso in questo mondo che dimentica la praticità, la semplicità e la passione.

IL NUOVO RELAE

Con un post attraverso i suoi personali social e tramite il sito web del ristorante Relae. Puglisi sorprende tutti con la possibile ripresa dell'attività del ristorante. No, non ci ha ripensato ma ha deciso di "regalare un'opportunità".

Questo il contenuto della comunicazione:

"Sei il prossimo grande talento là fuori? Hai il coraggio di salire sul grande palco?
Lascerò il mio ristorante Relae nelle tue mani, se è così. Per 3 mesi sarai alla guida del progetto che ha avuto successo per 10 anni di fila. Tu imposti la tua squadra, il tuo menu e la tua ambizione.
Dopo mesi di riflessione, credo che il futuro di Relae debba essere quello di passare la staffetta e di lasciarla nelle mani e nelle idee della prossima generazione. Relae ha preso vita dopo la crisi finanziaria dove un piccolo e umile seminterrato era l'unica opzione per un giovane chef per fare il grande salto. Ora, sulla scia di una crisi ancora più grave, la creazione di opportunità per i giovani talenti è più che mai necessaria.
Relæ ti darà la piattaforma se hai il talento, la spinta e il fuoco nei tuoi occhi.
Le domande vengono ricevute fino al 23 aprile su future@restaurant-relae.dk.
Apertura da definire in linea con la revoca del blocco del governo danese, i regolamenti, ecc.
Non vediamo l'ora di conoscere il tuo sogno.
Christian F. Puglisi"

Chef Puglisi aveva precedentemente anticipato una idea del genere, dicendo che gli sarebbe piaciuto creare uno spazio per un giovane talento che avesse voglia di lanciarsi, per seguirlo a distanza, con meno coinvolgimento, ma non ci aspettavamo di certo questo tipo di annuncio e una possibilità tanto grande visto che il palco su cui esibirsi investe di responsabilità tanto quanto di prestigio.

UN NUOVO PUGLISI

"Ora sento di non dover dimostrare niente a nessuno, non perché mi consideri arrivato, ma perché sono consapevole di quello che voglio. Ho il controllo sulla mia vita."

Lo chef aveva già lasciato da qualche tempo il comando della cucina a Jon Tam e ha sottolineato di trovarsi maggiormente a proprio agio in pizzeria (Baest) o nel panificio\bistrot (Mirabelle): "Da Baest posso mettere le mie idee, ma la gente non pretende che inventiamo sempre qualcosa di nuovo: non voglio essere quello che tira fuori l’unica fermentazione possibile, non ho più voglia di stare in quella corsa a chi stupisce di più. Lo sono stato, userò le mie esperienze. Ma la cucina che mi interessa ora è più sostanziosa, semplice nell’approccio: è un processo che in realtà va avanti da anni. Finora il talento e la voglia di fare hanno giustificato l’esistenza del Relae."

Insomma sembra che Puglisi non abbia certo intenzione di lasciare i fornelli ma di cambiare l'approccio ad essi.

Non possiamo che concludere con una riflessione fatta a settembre 2020 dal nostro Antonio Lucifero: "Che sia la fine di un'era? Quale futuro avranno gli chef salvamondo? Il movimento della sostenibilità in cucina riuscirà a superare questa crisi? O questa emergenza, con l'assenza di turismo gastronomico internazionale, ha evidenziato quanto fossero fragili le basi sui cui si fondava questa filosofia facendo sentire inadatti e sbagliati i quanti pensavano a cucinare e basta? Era solo marketing? Vedremo. Ad ogni modo hanno cambiato per sempre la scena culinaria internazionale e per questo meritano solamente un grosso e generoso grazie."

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