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A casa di Dionisio, dove il Sannio è la materia prima.

Il sannio, tradizione e km zero A casa di Dionisio

A casa di Dionisio, dove il Sannio è la materia prima.
Ristorante: A Casa di Dionisio
Contrada Masseriola, 11
82010 Beltiglio, Ceppaloni BN
Telefono: 0824 46574
A casa di Dionisio, dove il Sannio è la materia prima.

In qualsiasi altro posto d'Italia e del mondo, qualunque nazione avesse avuto nel suo perimetro di pertinenza un territorio come il Sannio ne avrebbe fatto tesoro rendendolo patrimonio dell'umanità, valorizzandolo e migliorandolo nelle infrastrutture e nei servizi turistici in primis. Da questo poi si sarebbe dovuto valorizzare il patrimonio enogastronomico, dai vini ai formaggi, dal pane all'olio e dagli allevamenti all'agricoltura tra i più buoni che si possano trovare. Basti pensare ai numerosi vini Beneventani, dal Taburno al Aglianico fino al Solopaca, oppure i meravigliosi formaggi come il caciocavallo affumicato di Castelfranco o gli oli come quello di San Lupo, vera primizia concessa solo a pochi eletti date le ridotte quantità prodotte. Potremmo trascorrere un inverno raccontandole tutte.

Fortunatamente nel Sannio è possibile trovare ristoranti che riescono a mettere nel piatto buona parte di queste specialità valorizzando al massimo il concetto Km Zero.

Ho un ricordo del passato di un posticino che visitavo spesso con i miei genitori, era appunto il ristorante La Rete di Ceppaloni del compianto Vincenzo Mignone, che papà affettuosamente chiamava Don Vicienzo. Un po' come accade spesso grazie ai social, anni dopo la sua chiusura, mi sono ritrovato delle foto di questo ristorante con un'insegna diversa: "a casa di Dionisio".

A casa di Dionisio, dove il Sannio è la materia prima.

Ho scoperto che il figlio, Dionisio Mignone, dopo alcune esperienze al centro di Benevento con un bistrot, era ritornato finalmente a casa con l'intento di far risorgere La Rete dalle sue ceneri.

C'ero stato di passaggio durante il periodo estivo per un pranzo di lavoro e in quell'occasione mangiai al volo uno scarpariello per poi ritornare in centro a Benevento. Questa volta invece ci sono andato mirato dopo aver esser rimasto incuriosito dalle foto di alcuni piatti sui social.

Chiamo e prenoto un tavolo ma chiedo se fosse possibile avere la postazione adiacente al camino, quasi come un presagio: non avrei mai immaginato di ritrovarmi a Ceppaloni nella giornata in cui una bufera di neve che l'ha trasformata da paradiso immerso nel verde in un bellissimo paesaggio innevato fino a quando poi non ci siamo rimessi in macchina per il ritorno, e a quel punto è diventato un thriller...

ma questa è un'altra storia.

A casa di Dionisio, dove il Sannio è la materia prima.

La sala riservataci in perfetto stile baita di montagna, un bellissimo tavolo in vetro, una serie di divanetti con tanto di camino. Noi però ci siamo anticipati per godere degli spazi aperti e trascorrere del tempo con i bambini. Aperitivando ovviamente.

A casa di Dionisio, dove il Sannio è la materia prima.

Ci viene servito un aperitivo composto dalla famosa salsiccia Flambè: una salsiccia di maiale sannita, piccante e affumicata, la cui cottura viene completata al tavolo su di un tagliere infuocato. Seguono polpettine di tonno, crocchette di carote e patate e le peschiole, con a completamento un tagliere misto di salumi e formaggi locali.

A casa di Dionisio, dove il Sannio è la materia prima.

Decidiamo di bere a tutto pasto un vino locale, un ottimo Piedirosso Mustilli, beverino e poco alcolico, circa 11 gradi. Ci accomodiamo al tavolo e dopo un po' di baraonda nella scelta dei primi piatti, Dionisio decide di accontentare tutti proponendoci 3 assaggi in formato 1/2 porzione delle scelte più gettonate dai miei compagni di merenda.

A casa di Dionisio, dove il Sannio è la materia prima.

Si parte da un ottimo tagliolino all'uovo saltato al burro e formaggio con tartufo nero del sannio, ben mantecato, ottima la cottura e il tartufo dava il suo sprint.

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Si passa ad un piatto scelto dalle donne, un tortello ripieno di genovese saltato al burro. Ecco, io la genovese l'ho mangiata in diverse modalità ma come ripieno ancora non mi era mai capitato e, vi dirò, l'esperienza è stata gustosa ma allo stesso tempo delicata grazie all'impasto leggero e sottile.

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Si chiude con la voglia matta della domenica, il ragù, ma essendo nel sannio la proteina di base è ovviamente quella del cinghiale. La pappardella fatta in casa ben eseguita e il sugo deciso, strong, come cinghiale prevede.

A casa di Dionisio, dove il Sannio è la materia prima.

Un tris di primi piatti belli, buoni e decisi ma nei quantitativi adatti a conservare un angolino di appetito per assaggio di secondo piatto.

Ad un certo punto siamo rimasti incantati dall'improvvisa nevicata, Dionisio ci ha concesso una tregua per permettere i bambini di giocare con la neve e, come spesso accade, il freddo e l'ingente consumo calorico ci ha portati a decidere di sdoppiare anche il secondo piatto per recuperare le energie (si fa per dire). In realtà dopo diversi mesi e le importanti festività reclusi in casa, mia moglie, io ed i nostri amici abbiamo riscoperto quel dolce senso di libertà e di spensieratezza che solo un pranzo in compagnia poteva donarci. Inoltre, i bambini nuovamente felici e spensierati dopo intere giornate in casa hanno chiuso per qualche ora qualsiasi senso di inibizione e di regole alimentari.

Ritorniamo quindi a tavola e decidiamo di assaggiare il guanciale cotto in aglianico con purè alle erbe. Guanciale tenero e succulento, la salsa all'aglianico delicata e poco coprente accompagnato da un purè caldo e cremoso.

A casa di Dionisio, dove il Sannio è la materia prima.

Chiudiamo quindi con un maialino al forno con castagne, su questo piatto mi dilungo un pochino perché è stato per me il piatto del giorno. La cottura lenta ha fatto il suo dovere rendendo la carne tenera e umida, differentemente da una cottura che tende a farlo seccare. La salsa di castagne e le stesse completavano egregiamente creando un connubio davvero da ricordare. Eccellente

A casa di Dionisio, dove il Sannio è la materia prima.

E come se non bastasse, mentre eravamo pronti per scegliere i dolci, Dionisio se ne esce con il jolly: C'è solo una cosa che avrei accettato di mangiare dopo un pranzo del genere, l'uovo. Ecco che decide di deliziarci con un cucchiaio a coppia del suo Uovo cotto a bassa temperatura con Tartufo di Ceppaloni,Fonduta di formaggio e crema di patate con chips di Pasta. Gustosissimo

A casa di Dionisio, dove il Sannio è la materia prima.

Per chi ha frequentato La Rete in passato sa che in estate, tempo di fichi, Don Vincenzo preparava un ottimo tiramisù; la versione invernale di Dionisio invece ha la base al rum, la scelta più gettonata dal tavolo(non sono riuscito a fotografarlo in tempo).

Io personalmente sono rimasto coerente e ho concluso la degustazione sannita con la ricotta di loro produzione aromatizzata al liquore strega e con gocce di cioccolato: una goduria ad ogni cucchiaio, un ritorno ai ricordi di infanzia e i dolci semplici della nonna. Insomma chi non ha mai provato la ricotta zuccherata con cacao, caffè macinato o appunto un goccio di strega?

A casa di Dionisio, dove il Sannio è la materia prima.

Una giornata da ricordare, un pranzo che ha reso felici grandi e piccini per l'atmosfera estremamente casereccia. Una cucina che rende gloria alla storia del locale e, consentitemi, sotto l'occhio vigile di Dionisio e della sua famiglia è riuscita finanche a migliorare.

A casa di Dionisio si sta davvero come a casa propria.

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