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BAROLO ORNATO 2016 da SERRALUNGA IL CRU di PIO CESARE - 140 ANNI DI STORIA NELLE LANGHE

Barolo Ornato 2016 Pio Cesare Langhe wine tasting

BAROLO ORNATO 2016 da SERRALUNGA IL CRU di PIO CESARE - 140 ANNI DI STORIA NELLE LANGHE

Pio Cesare - Vigne di Proprietà

Via Cesare Balbo, 6 - 12051 ALBA (Cuneo)
Tel. +39 0173.440386
Fax +39 0173.363680
Email: direzione@piocesare.it
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Per la prima volta a Napoli, l’azienda Pio Cesare presenta i suoi vini partendo dai bianchi, passando per il Barolo Classico e i suoi cru, fino al Vermouth.

Una cavalcata lunga e divertente, che non ha mai perso la battuta e il ritmo nella piacevolezza degli assaggi, o nel racconto di una storia di famiglia lunga più di 140 anni. Oggi alla quinta generazione, rappresentata da Federica Rosy, praticamente cresciuta tra le botti, figlia di Pio Boffa che eredita l’azienda da parte di madre, Rosy Pio. Federica e suo cugino Cesare sono alla guida della cantina, costruita nel 700, tutt’oggi ubicata nel centro storico di Alba, circondata dalle mura romane della città delle 100 torri, nel cuore delle Langhe. Un baluardo solido del buon bere e del buon cibo.

Proprio Rosy ha scelto di raccontare i vini Pio Cesare a tavola, in maniera del tutto conviviale e informale.

Tavolo unico nella sala di Palazzo Petrucci, con i piatti di Lino Scarallo, stella Michelin di forte impronta partenopea. Ha saputo condurre una narrazione puntuale e coinvolgente dei vini, quanto del territorio, con estrema naturalezza e disinvoltura, fino a toccare le corde dell’emozione. Verrebbe da dire che questa giovane imprenditrice di 25 anni sia nata per questo ruolo.

Sono proprietari di circa 80 ettari, dislocati in differenti posizioni collinari particolarmente vocate, sia per l’esposizione, che per la composizione dei suoli e il microclima, nella zona del Barolo e del Barbaresco.

I vini da sempre seguono uno stile preciso, classico e tradizionale, una scelta che tutt’oggi risulta vincente negli assaggi preziosi, che ben raccontano la straordinarietà di questo territorio. Il Barolo è stato sempre pensato come un assemblaggio di vigne diverse, l’unione democratica delle tante parcelle sui diversi versanti, con un unico fattore costante, il nebbiolo e la sua lunga vita in cantina. Rimane pertanto il Barolo classico di Pio Cesare una etichetta di riferimento per chi volesse stappare e ritrovare una precisa interpretazione del terroir, convincente e di altissimo profilo nel millesimo 2019 degustato in questa occasione.

BAROLO ORNATO 2016 da SERRALUNGA IL CRU di PIO CESARE - 140 ANNI DI STORIA NELLE LANGHE

Con Pio Cesare Boffa, quarta generazione, l’azienda entra in una fase di crescita e successi:

cresce il parco vitato, la cantina si amplia e arrivano nuovi vini. Intanto emerge il concetto di cru e la vigna Ornato, già imprescindibile nel blend di vigneti del Barolo Pio, diventa terreno di nuovi studi. Nel 1985 l’azienda, colpita dalla personalità di tre micro-parcelle situate su diversi versanti della collina, decide di dare loro voce e con una piccola parte di esse crea, in sinergia con la filosofia di famiglia, un cru multi-cru, il Barolo Ornato. Siamo nella zona di Serralunga d’Alba, una delle più pregiate a Barolo, e Ornato è il cru che tanto ha entusiasmato Pio Cesare Boffa. Siamo a 370 metri di altitudine dove la vigna, nella sua bellissima forma ad anfiteatro, esposta a sud est, viene soleggiata dal mattino sino al tardo tramonto.

Barolo Ornato 2016

La 2016 è un’annata dall’andamento regolare, che ha riscontrato un notevole seguito tra gli appassionati. É l’ultimo vino in degustazione, dopo averlo atteso il giusto tempo nel bicchiere, rimanda la grandiosità del cru e della piena sinergia con il suo ideatore. Un fuoriclasse con il quale dialogare lungamente, dimenticando l’orologio, ma sarà lui a rubare totalmente l’attenzione. Sa essere austero con fierezza e ardire, sicuro passo dopo passo, ponendosi con eleganza nei profumi che proiettano un’idea di luce.

Elegante il tocco floreale di rosa, il frutto di ciliegia rimane il carattere principale sul quale si accendono lentamente i toni speziati di radice di liquirizia e pepe nero, poi china e eucalipto. Bocca superba seppure severa, ha pienezza e avvolge nei toni caldi, cadenzati dai tannini serrati e pungenti, prende scorrevolezza nell’acidità che accompagna ogni passaggio con precisione.

Fa già un racconto esaltante di sé, ma può essere un investimento sul tempo di grande successo.

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