FoodClub | Logo Esdra

Savagnin Rose 2020, il raro vitigno d’Alsazia secondo Stéphan Saillet

Savagnin Rose Alsazia Champagne Stéphan Saillet vini naturali

Savagnin Rose 2020, il raro vitigno d’Alsazia secondo Stéphan Saillet

Maison Stéphane Saillet

51130 - Vertus - France
Email: contact@maisonsaillet.com
Instagram

Ho una predilezione per i piccoletti che si fanno valere.

Raramente ci capita di incontrare il savagnin rose, anzi, spesso viene confuso con altri vitigni che non hanno per nulla la sua finezza, sia di profumi che all’assaggio. Nasce dalla mutazione del savagnin blanc, antichissimo vitigno della Champagne, arrivato anche in Alsazia. Suo discendente è il più celebre gewurztraminer, decisamente più esuberante all’olfatto, quanto al sorso. Dall’Alsazia provengono le uve di questo eccellente vino prodotto con savagnin rose, vitigno dai grappoli e acini piccoli, rosati, non aromatici.

Stéphane Saillet è la mente geniale che lo ha voluto vinificare in purezza,

offrendogli la possibilità di esprimersi in piena libertà e sincerità, scegliendo di distribuirlo in molti paesi. Stéphan è giovane, classe 1987, enologo di origini borgognone, ha messo in pratica il proprio progetto di produrre vini in diversi territori d’elezione, riportando le uve nella sua cantina a Vertus, nella Chapagne. La sua è la prima azienda a vinificare con la denominazione Vin de France, e lo fa dal 2020.

C’è il Gamay che arriva dal suo territorio di elezione il Beaujolais, il Riesling dall’Alsazia, il Romorantin da Sologne nella Loira, il pinot Noir dalla Borgogna, e questa meraviglia del Savagnin Rose solo 100 ettari dall’Alsazia.

Me lo ha servito, viva Dio, Davide Cozzolino, sommelier di Sustanza, il regno di Marco Ambrosino, nella Galleria Principe di Napoli.

Assaggiamolo

Al naso profila una silhouette sottile, sinuosa e elegantissima, spicca da subito la nuance di rosa, sa di terre fredde e delicatamente riporta profumi di muschio bianco, mughetto, poi sorba, appena percettibile il cedro.

Il sorso dà continuità alla silhouette raffinata e eterea, mantiene una costante fresca su tutta la sua lunghezza, un’acidità che non urla, accompagna valorizzando l’insieme e l’estrema piacevolezza di questo vino così raro, che si incammina sulla via maestra dei vini naturali.

Scopri il WineClub!

Seguici su facebook foodclub.it

Entra nel vivo della discussione sul nostro gruppo, un luogo libero dove professionisti della ristorazione, clienti e #foodlovers si confrontano sui temi del giorno: Join the #foodclubbersBe#foodclubber