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BUFALA E DINTORNI, FUORI DAGLI SCHEMI CONSUETI - Muu Mozzarella Hosteria Latteria diventa ancora più pop.

Napoli, il rebranding di Muu Mozzarella che diventa Hosteria Latteria

BUFALA E DINTORNI, FUORI DAGLI SCHEMI CONSUETI - Muu Mozzarella Hosteria Latteria diventa ancora più pop.

Muu Mozzarella Hosteria Latteria

Vico II Alabardieri, 7, Napoli
Tel.: 081 405370
Mobile: 393 0417380
Email: info@muumozzarella.it
Menu // Store
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Il fine dining ha stufato e il fast food pure, a quanto sembra.

Tutto questo mentre i tempi bui della pandemia hanno fatto crescere la voglia di stare insieme a tavola e di provare cose nuove, ma evitando possibilmente di sprecare tempo e fatica in cucina e di essere schiavi di orari e “riti” nel modo di mangiare.

L’effetto più evidente di questi trend è il boom del food delivery, che consente di avere velocemente a disposizione una pizza o un piatto esotico mentre si rimane a casa a fare salotto con gli amici o si guarda l’ultimo episodio della serie televisiva preferita. Non è, lo sappiamo, un lavoro piacevole, sicuro e adeguatamente retribuito per i riders che effettuano le consegne, ma questo è un altro discorso, che meriterebbe ben altri approfondimenti.

L’altro fenomeno che prende sempre più piede per soddisfare queste nuove tendenze di consumo è la ricerca di locali “a tema”, dove poter sperimentare qualcosa di diverso dal solito. La conseguenza più evidente di tutto ciò è la continua proliferazione di ristoranti etnici, più o meno autentici e raccomandabili, specie quando sono accompagnati dalla inquietante offerta “All you can eat”.

All’interno di questa categoria ci sono però anche casi di successo che, anziché porsi l’obiettivo di sorprendere con proposte gastronomiche esotiche, mutuate da altre culture, sulle quali il cliente raramente possiede i parametri di giudizio necessari a valutarne la qualità, decidono di incentrare il proprio menu su una specifica categoria di prodotti di grande popolarità, dei quali risulta molto più facile apprezzare il livello qualitativo.

Anticipando di molto queste tendenze di consumo, dieci anni fa due giovani imprenditori napoletani, Sasi Maresca e Dario Moxedano, avevano dato vita a “Muu Muuzzarella Lounge”,

un format basato esclusivamente sulla mozzarella di bufala, che declinava in modo innovativo questo iconico prodotto della gastronomia italiana, e di quella campana in particolare, per andare incontro ai gusti di una platea di consumatori la più ampia possibile.

BUFALA E DINTORNI, FUORI DAGLI SCHEMI CONSUETI - Muu Mozzarella Hosteria Latteria diventa ancora più pop.

Il successo è arrivato prima del previsto,

tanto che dopo soli due anni dall’inaugurazione del primo ristorantino nel 2013 a Chiaia, nel cuore della movida partenopea, ne sono stati aperti sempre a Napoli altri due, al Vomero e sul Lungomare. Nel 2016 è stato avviato un “Muu Temporary” a Porto Cervo, e poi ne sono nati ancora uno a Milano nel 2019 e un altro a Caserta nel 2021.

Dopo 10 anni, i due imprenditori hanno deciso di allargare la gamma di prodotti

anche agli altri derivati del latte di bufala (burrata, ricotta, burro e formaggi a pasta filata affumicati o stagionati) e hanno sottoposto il brand a una operazione di maquillage, mirata a renderlo ancora più “pop”, anche attraverso alcuni claim inseriti nei piatti di portata.

BUFALA E DINTORNI, FUORI DAGLI SCHEMI CONSUETI - Muu Mozzarella Hosteria Latteria diventa ancora più pop.

Ora i ristoranti della catena si chiamano “Muu Mozzarella Hosteria Latteria”

e con questo marchio sarà avviato entro quest’anno un nuovo locale a Pompei, all’interno del centro commerciale MaxiMall, e nuove iniziative in franchising stanno per decollare in Medio Oriente e in Nord America.

Il servizio qui è essenziale, senza fronzoli, come sono del resto i piatti, realizzati in modo semplice, con pochi ingredienti e senza far ricorso a tecniche culinarie ricercate, in modo da lasciare più spazio possibile alla freschezza e al protagonismo della mozzarella e degli altri prodotti di bufala, ognuno dei quali è presente nel menu anche per essere degustato tal quale o in accompagnamento a salumi vari o a bruschette e insalate.

LA DEGUSTAZIONE

L’entrée classica è rappresentata dai tradizionali fiori di zucca ripieni di ricotta di bufala al pepe di Sichuan.

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Fra i piatti più rappresentativi di Muu c’è “Pesto e Mela”, dove è una croccate mela della varietà Pink Lady ad accompagnare dei bocconcini di mozzarella conditi da pesto di basilico.

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Il più richiesto fra i primi piatti è un classico della tradizione partenopea - la pasta e patate con provola di bufala - che qui è presentata nella versione “azzeccosa” che tanto piace ai Napoletani. Si chiama “Rattacasa” ed è servita in una grattugia rotonda per raccogliere la spolverata finale di parmigiano fresco.

BUFALA E DINTORNI, FUORI DAGLI SCHEMI CONSUETI - Muu Mozzarella Hosteria Latteria diventa ancora più pop.

Un altro primo piatto molto popolare è “Latte e Pepe”, uno spaghetto quadrato di pasta fresca mantecato con latte di bufala, aromatizzato con pepe e zeste di limone e cosparso di granella di pistacchio.

BUFALA E DINTORNI, FUORI DAGLI SCHEMI CONSUETI - Muu Mozzarella Hosteria Latteria diventa ancora più pop.

Il menu contiene tanto altro, per non tralasciare nessuno dei tanti abbinamenti che la grande versatilità di mozzarella & affini rendono possibili:

Parmigiana di melanzane, Tacos con salsiccia, friarielli e crema affumicata di bufala, Polpette ripiene di mozzarella al ragù con fonduta di provola, Tartare di tonno con cubetti di mozzarella, limoni di Sorrento e pesto, Tagliata di carne con pesto, pomodori semi-dry e lamelle di caciocavallo di bufala. Fra i dessert, da segnalare una Cheesecake che viene preparata ovviamente con ricotta e burro di bufala e può essere servita sia fredda che calda, accompagnandola con il dressing scelto dal cliente.

Tanto per sottolineare ulteriormente l’univocità del tema gastronomico che ispira il locale, per il taglio dei grandi formati di mozzarella è stato adottato l’originale contenitore/piatto di portata ideato da Titti Gallucci per facilitare il porzionamento e la conservazione del prodotto, senza perdere il prezioso latticello che lo accompagna.

Si chiama Pyxis, con riferimento alla “pisside”, il vaso in cui i Greci custodivano i loro oggetti più preziosi.

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La lista dei vini è breve ma è anch’essa studiata,

come il resto del menu, in modo da soddisfare la platea più vasta possibile di clientela, con una ventina di etichette complessive, fra bianchi, rossi, rosati e bollicine di diversa provenienza geografica.

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