Cicero – Un’esperienza autentica di cucina tradizionale messicana

Nella campagna cremonese, da ben 30 anni, un ristorante che rievoca i sapori e i profumi del Messico

Cicero

Via Brescia, 30, Soncino (CR)

Tel: 0374 85053

Email: info@ciceroristorantemessicano.it

Menu alla carta: 30-40 euro; Menù 30 anni: 30 euro

Prenotazioni

Chiuso il lunedì, martedì, mercoledì

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Doverosa premessa: abbiamo sempre avuto un debole per la cucina messicana.

Difficile non subire il fascino di quell’insieme di gusto, sapori, colori e tradizioni considerato “opera d’arte”, tanto da essere stata inserita da anni tra i patrimoni immateriali culturali secondo l’Unesco.

Ma è anche giusto segnalare che molto spesso abbiamo avuto varie delusioni nel frequentare in Italia ristoranti che di messicano avevano ben poco, se non una proposta costituita da cliché culinari, retaggio della cultura tex-mex, a suon di nachos, fagioli e peperoncino. Esistono sicuramente molti ristoranti che propongono cucina messicana in Italia, ma individuare chi lo fa con qualità non è affatto semplice.

Ecco perché con estrema curiosità abbiamo provato Cicero,

ristorante messicano nella campagna cremonese, esattamente a Soncino, delizioso borgo medioevale.

Qui da ben 30 anni l’imprenditore Luca Imberti, grande appassionato di cucina etnica (e titolare anche del ristorante Siseroshi a Scarpizzolo, di cui abbiamo recentemente parlato), propone la sua visione di cucina messicana della tradizione, frutto di anni di esperienze personali e viaggi nel paese sudamericano.

Cicero - ingresso

L’intento è quello di rendere l’esperienza del tutto autentica, nella speranza di descrivere il panorama culinario di un paese enorme e ben più vasto dell’Italia.

Il locale, oggetto di ristrutturazione cinque anni fa, sorge accanto al fiume Oglio.

Gli interni sono curatissimi e si sviluppano su più livelli,

accogliendo i commensali in diversi ambienti: la spaziosa sala “Mexican” con giganteschi murales alle pareti che celebrano la storia del popolo messicano e un iconico neon rosso con la frase “Di sole non ce n’è mai abbastanza”;

Cicero - Sala Mexican

Cicero - dettaglio sala Mexican

un club al piano sotterraneo chiamato sala “Milagros”

con specchi e collezioni di ex voto messicani (perfetta per feste ed eventi privati in grado di ospitare fino a 60 persone, un vero e proprio locale nel locale);

Cicero - Sala Milagros

al piano superiore le salette “Frida&Diego”

colorate ed eccentriche dedicate a Frida Kahlo e Diego Rivera con la possibilità anche di godere della terrazza panoramica “El Mirador del Rio” nel periodo della bella stagione.

Cicero - Sale Frida&Diego

Varcato l’ingresso, vi è una imponente rappresentazione della Nostra Signora di Guadalupe accanto a uno splendido bancone bar, dove è possibile accomodarsi e sorseggiare un cocktail (meglio se a base di tequila o mezcal ovviamente) in attesa del tavolo.

Cicero - dettaglio interni

Cicero - bancone bar

Il menù è alla carta ma c’è anche la possibilità di scegliere per l’intero tavolo il menù dei 30 anni, un nuovo format inaugurato quest’anno per celebrare i 30 anni di attività e che permette di assaggiare i vari piatti del menù. È presente pure un servizio di delivery e take away (idea nata nel periodo del lockdown).

Un must iniziare con la “Guacamole Experience”,

ossia la deliziosa salsa a base di avocado preparata direttamente al tavolo, per poi continuare con le tortillas, il vero street food della cucina messicana: dischi di pasta non lievitata, realizzati con farine di frumento e mais, perfette da farcire con la cochinita pibil (piatto originario dello Yucatan: carne di maiale marinata in achiote e spezie, cotta al forno nella foglia di platano e affumicata), i fagioli neri e la cebolla morada (cipolla marinata in aceto di mele e spezie).

Cicero - guacamole al tavolo

Cicero - quesadillas de cochinita pibil

Da provare i tacos, da mangiare rigorosamente con le mani come i tacos al pastor, con carne di maiale marinata in achiote, Chile Guajillo e succo d’arancia. Al pastor è un metodo di cucinare la carne su uno spiedo verticale (modello kebab), come lo shawarma portato dagli immigrati libanesi due secoli fa a Città del Messico. Le tortillas di mais sono poi servite con ananas, cipolle, coriandolo e Salsa Valentina.

Cicero - tacos al pastor

Non mancano poi i piatti storici della gastronomia messicana

come il pollo con mole poblano (vero e proprio piatto nazionale: una crema tipica dello stato di Puebla, le cui origini risalgono addirittura al XVII secolo, composta di peperoni, spezie, platano, peperoncini e cioccolato) o il plato del borracho (una terrina gratinata al forno con tortillas di mais, pollo, peperoni, formaggio).

Unica concessione alla cucina tex mex è il chili colorado ossia carne di manzo stufata con fagioli rossi e chile chipotle, accompagnata con riso mex.

Cicero - pollo con mole poblano

Cicero - plato del borracho

Cicero - chili colorado e riso mex

Super golosa la proposta dei dessert,

dove spiccano alcuni dei dolci più popolari in Messico come il flan o i churros.

Cicero - flan de coco

Cicero - churros

Per gli amanti del bere miscelato,

decisamente interessante la possibilità di accompagnare le portate con cocktail originali di ispirazione messicana.

Cicero - margarita e paloma

Cicero - michelada (succo di pomodoro, acqua di cozze e vongole, birra, succo di lime, sal de gusano)

Cicero - mezcream (mezcal, ancho reyes verde, succo di lime, avocado, nettare d'agave)

Cicero rappresenta una vera e propria esperienza sensoriale,

un viaggio genuino nell’universo gastronomico del Messico abbracciando diverse anime e territori (dalla costa del Pacifico all’Atlantico, dalla giungla al deserto, dalle grandi metropoli ai vasti altopiani).

D'altronde, già la circostanza che un locale di cucina etnica (tra l’altro in provincia) sia aperto da ben trent’anni non può che dimostrare l’assoluta bontà di un progetto che è riuscito nel tempo a far breccia nel cuore di molti, rimanendo al passo con i tempi.

Si parte dagli ambienti, che una volta entrati hanno la capacità di “catapultarti” oltreoceano, per arrivare all’atmosfera coinvolgente a base di musica “mariachi” ed infine alla proposta culinaria, buona e autentica, adatta anche alla condivisione.

Grazie ad un lavoro attento di ricerca e passione, si può assaggiare una piccola antologia della cucina tradizionale messicana, e ci si potrà facilmente rendere conto che la cucina messicana è molto più elegante, profumata e leggera di quello che si creda.

Cicero - il patron Luca Imberti

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