CorteVerdeChiara – Il potere di trasformare gli scettici in persuasi
Padova, CorteVerdeChiara un ristorante vegetariano/vegano che colpisce e convince con la cucina green
Via Giuseppe Garibaldi, 11, Correzzola (PD)
Tel: 348 933 0786
Email: [email protected]
Degustazioni: 36 - 42 euro
Aperto dal mercoledì al sabato solo a cena; la domenica a pranzo ed a cena. Chiuso il lunedì e martedì.
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Intendiamoci: trovare un ristorante vegetariano che proponga cucina gourmet convincente, non è facile.
Se poi non ci si trova in una grande metropoli, quella che era un’incognita, diventa una chimera.
E questo a prescindere dalla innegabile svolta vegetale che negli ultimi anni l’alta cucina ha intrapreso… scelta per certi versi necessaria, figlia della volontà di evitare gli sprechi, riscoprire le materie prime e rispettare le cadenze delle stagioni.
Ecco perché imbattersi in un locale che da anni sceglie questa filosofia, che abbraccia il mondo vegetale senza compromessi né inganni, proponendo una cucina colorata e gustosa, tra l’altro in un piccolo paesino della provincia padovana, è davvero qualcosa di inaspettato.
CorteverdeChiara - ingresso
Siamo nel piccolo comune di Correzzola e qui sorge CorteVerdeChiara
(nome che richiama la Corte Benedettina del Paese, la scelta di servire solo vegetali e il nome della proprietaria) dove Anna Chiara Brunato e il giovane chef Davide Serafin ti accolgono come se fossi a casa loro.
CorteVerdeChiara - dettaglio sala
Il locale è piccolo (una ventina di coperti), ma ben curato e luminoso, la cucina è totalmente a vista, la mise en place essenziale. Dominano i colori tenui del grigio tortora e della salvia, sugli scaffali e sui mobili vini, libri e teiere, in sottofondo delicata musica jazz e blues.
CorteverdeChiara - sala
La proposta non prevede menù alla carta ma solo la scelta tra due menù degustazione
(pane e servizio compresi, è possibile l’opzione vegan):
- 5 portate a sorpresa “dall’Antipasto al Dolce” € 42,00
- 3 portate a sorpresa “solo Salate” € 36,00 (Dolce € 8,00)
CorteverdeChiara - cucina a vista
Scelta coraggiosa, già abbracciata da tempo,
che prevede che il cliente voglia sperimentare e farsi sorprendere dalla fantasia dello chef. Ovviamente i piatti proposti sono strettamente correlati alla stagionalità e alla reperibilità degli ingredienti.
Scegliamo il percorso “dall’Antipasto a Dolce”, preceduto da un amuse-bouche felicemente ancorato a note amare e piccanti: una chips fatta con la polenta di Carnia accompagnata da una crema di broccolo e yuzu kosho (pasta giapponese a base di yuzu e peperoncino).
CorteverdeChiara - chips di polenta di Carnia, crema di broccolo e yuzu kosho
Piacevoli contrasti che si ritrovano anche nella tartare di topinambur e puntarelle, noci di Macadamia e salsa Ponzu.
CorteverdeChiara - tartare di topinambur
Ruffiano il flan di cavolo viola, coperto da una crema di erborinato, zucca, cicoria e sommaco: piatto gustoso dove l’estetica e i colori si sposano alla piacevolezza del formaggio.
CorteverdeChiara - flan di cavolo viola
Certamente più interessante dal punto di vista gustativo il risotto con crema di cavolfiore e Gran Kinara (formaggio a caglio vegetale): un primo piatto che racchiude un mosaico di sentori e sapori (cappero, limone fermentato, erba cipollina) che lo rendono seducente e fresco nello stesso tempo.
CorteverdeChiara - risotto
Interessante preludio al piatto migliore della cena: il porro caramellato con sciroppo d’acero adagiato su una purea di lenticchia e mela annurca, valeriana, aceto e polvere di Lapsang Souchong (tè nero cinese).
Un classico della cucina green rivisitato con maestria: dolcezza, avvolgenza, note acidule e affumicate in un boccone dal sapore voluttuoso.
Sono i piatti come questo che piacciono agli onnivori fidenti, perché li sa colpire, incuriosire, interrogarsi (ma perché non mangio più spesso il porro???).
CorteverdeChiara - porro caramellato
Anche la dimensione dessert del percorso gustativo conquista e seduce per piacevolezza: dapprima un fresco sorbetto a base di limone e semi di anice, poi un goloso cremoso al cioccolato bianco e spuma di mascarpone (squisita la meringa vegana preparata con l’aquafaba), da ultimo un fragrante frollino al grano saraceno.
CorteverdeChiara - sorbetto al limone e semi di anice
CorteverdeChiara - cremoso al cioccolato bianco, spuma di mascarpone, meringa di aquafaba, salsa e polvere di mirtilli
CorteverdeChiara - frollino di grano saraceno, tagete e crema alla vaniglia
Decisamente non banale la proposta di vini al calice
(con un occhio di riguardo al biologico e alle piccole produzioni).
CorteverdeChiara - “Sfumature del Pozzo Buono” Metodo Classico – Vicari
CorteverdeChiara - La Garghi - Garganega Igt Veneto - Pialli
CorteVerdeChiara - Frappato Igp - Azienda Agricola Cos
Conclusioni
CorteverdeChiara rappresenta davvero un unicum della zona
(e forse dell’intero Triveneto) e stupisce per una cucina fatta di precisione, tecnica e gusto.
Il filo conduttore dei piatti dello chef Serafin è la profonda conoscenza della materia prima: l’elemento vegetale viene trattato come un dono di natura, vivo e prezioso e gli accostamenti proposti hanno le potenzialità di rimanere nella memoria anche dei carnivori più ostinati.
Una bella realtà, dall’anima green sì, ma con gusto e carattere!
CorteVerdeChiara - dettaglio sala
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