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Donna Teresa, osteria napoletana dal 1913

Recensione di Osteria Donna Teresa, Via Kerbaker 58, Vomero, Napoli; cucina tradizionale napoletana

Donna Teresa, osteria napoletana dal 1913

Osteria Donna Teresa

Via Michele Kerbaker, 58 - 80127 Napoli
Tel: 081 556 7070
Aperto tutti i giorni, pranzo e cena. Chiuso il lunedì.
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Quando passi davanti l’Osteria Donna Teresa, trovi Gigione seduto all’ingresso che attende si faccia l’ora per iniziare il servizio.

Ama guardare il passeggio e chiacchierare con gli abitanti del quartiere. Parla un napoletano autentico, elegante nella pronuncia, come solo gli anziani sanno fare.

Gigione, Luigi Sorvino, e la moglie Anna, sono ultra ottantenni e conducono con grande passione e solarità l’osteria di famiglia al Vomero. Anna sta in cucina, Gigione e la figlia Teresa si occupano della sala.

Donna Teresa, osteria napoletana dal 1913

Donna Teresa, la madre di Gigione, classe 1884, ha iniziato proprio in questo locale, sui primi del 900 preparando marenne,

pane ripieno di buona cucina di casa, quella super golosa della tradizione napoletana, quella che resta imbattibile e indimenticabile. Polpette al sugo, salsicce e friarielli, parmigiana di melanzane, e così via. La cosa andava bene, per la bontà delle marenne e per la grande simpatia di Teresa e famiglia (ben 11 figli).

Un’eredità trasmessa in pieno agli attuali osti, dei quali si apprezza dapprima la solarità, quel fare partenopeo tinto di ironia genuina, sempre tendente al buon umore e al piacere di stare insieme.

Nove tavoli nella sala piccola e accogliente, tanti quadri e foto di famiglia alle pareti.

Donna Teresa, osteria napoletana dal 1913

Gigione ama parlare e fare battute con i suoi ospiti, alcuni dei quali sono habitué che abitano nel quartiere. La cucina è casalinga, come quella della nonna, quelle nonne ciacione che sono un vero e proprio Patrimonio Mondiale dell’Umanità – bisognerebbe iniziare a raccogliere le firme per candidarle.

Donna Teresa, osteria napoletana dal 1913

Signò, stutate o telefono”, me lo ha ripetuto tre volte l’oste prima di elencare il menù del giorno. Non vuole si rompa quell’atmosfera di rilassatezza e convivialità alla quale tiene tanto e che rappresenta la ricchezza di questo luogo prezioso. Non sa che io non rinuncerò per nulla al mondo a rubare loro qualche scatto mentre lavorano.

Finalmente parte l'annuncio, a voce e con una sensazione ritmata:

"Pasta e fagioli, ziti alla genovese, polpette al sugo e friarielli. Poi alici fritte, involtini e tracchie al sugo!" E continuava, ma non ricordo tutto. “Signò, vi posso portare un quartino del mio vinello bianco?” – Per qualche motivo ha capito a chi dei due rivolgersi. “Lo faccio io nella mia terra a Fasani di Sessa Aurunca, dove coltiviamo anche le verdure per la cucina”.

Donna Teresa, osteria napoletana dal 1913
Donna Teresa, osteria napoletana dal 1913

Poi Teresa ci porta un omaggio goloso dalla cucina, delle ottime polpette di melanzane.

Conto finale 36 euro.

Luigi ed Anna sono due padroni di casa come nessuno oggi sa essere, dediti a quella ospitalità antica che non può stancare.

Un posto come questo è un potente diffusore di serenità e buon umore, e loro si impegnano tanto perché le cose vadano proprio in questo modo.

Donna Teresa, osteria napoletana dal 1913

La cucina di Osteria Donna Teresa - e non solo - è come quella di casa, di una nonna che vuole accomodare tutti attraverso le vecchie ricette di famiglia.

Più che mangiare le pietanze, ho divorato il loro essere, Napoletani cordiali, solari, desiderosi di parlare e di sorridere. Ecco, se avete una giornata un po’ storta, venite da Osteria Donna Teresa.

Anche noi oggi siamo stati felici!

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