FALERNO, IL VINO ETERNO - Che degustazione di Cantina Zannini e Masseria Campierti a Falciano del Massico
Degustazione Falerno e Visita presso l’azienda vitivinicola Zannini ed il loro agriturismo Masseria Campierti
MASSERIA CAMPIERTI - Casa da Campagna
Azienda Agricola Cantina Zannini
Strada Provinciale Falciano-Carinola - Falciano del Massico (CE)
Tel: +39 0823 129 5544
Email: info@masseriacampierti.it
Email: cantinazannini@libero.it
Aperto sempre.
Facebook // Instagram
Tra le Denominazioni più antiche e prestigiose dell’enologia italiana troviamo sicuramente il Falerno del Massico, un vino che si posiziona tra storia e leggenda.
Analizzando la sua storicità e le fonti in cui esso viene menzionato, comprendiamo lo spessore, l’importanza e l’eccellenza del vino Falerno.
Un vino non destinato a tutti.
Marziale scriveva “Se vuoi bere del vino spenderai un sesterzio; del buon vino te ne costerà due; ma se vorrai il magico Falerno dovrai essere pronto a pagarne sei”. E così anche Giovenale, poeta romano del I secolo d.C., menziona il vino Falerno nella sua opera Satire, in cui lo descrive come un vino pregiato e molto costoso.
Mentre Plinio il Vecchio, scrittore e naturalista romano del I secolo d.C., descrive il vino Falerno come un vino notevole e molto apprezzato dai Romani: «Falernum generosissimum vinum». Lo scrittore addirittura ne individua tre differenti tipologie, differenziate a secondo del sito di coltivazione del vigneto; «Tria eius genera: Austerum, Dulce, Tenue. Quidam ita distingunt, summis collibus, Caucinum gigni, mediis Faustinianum, imis Falernum». (Ovvero: "ne esistono tre varietà: forte, dolce e leggero, distinguendo così sulla sommità della collina il Caucino, a mezza costa il Faustiano e in pianura il Falerno.")
Virgilio nella sua opera Georgiche lo elogia per la sua qualità: «Falerni mihi merum concedite; calices amici sospitum mitigat iram» ("concedetemi del puro Falerno; le coppe degli amici placano l'ira dei numi"). E tale e quale fa Orazio, poeta romano del I secolo a.C., nella sua ode Nunc est bibendum, dove invita gli amici a celebrare la vita ed a gustare l'eccellente vino.
Un vino antico, di grande importanza, che ci rende fieri della terra in cui viviamo e soprattutto del suolo che calpestiamo.
Oggi questo vino, risalente al 212-211 a.C., vive nelle anime di coloro che lo custodiscono e lo tutelano.
Persone come Domenico e Carlo Zannini, produttori vitivinicoli di Falerno.
Domenico Zannini ed Ugo Zannini, zio nonché archeologo, tra le vigne
L’azienda Agricola Cantina Zannini è situata alla base del monte Massico nel cuore del comprensorio del comune di Falciano, nell’entroterra di Mondragone, una superficie vitata di 1,5 ettari e vede impegnati Domenico ed il papà, Carlo, con passione e dedizione nella produzione di vino Falerno a base primitivo.
Un lavoro difficile a cui è importante per me sottolineare una cosa - che poi altro non è che la veridicità raccontata dalla storia: il vino Falerno è da sempre stato individuato nel vitigno “primitivo” - il “Primarulo” (Primitivo) citato già nel saggio di L. Menna del 1848 ben prima dell’arrivo della filossera.
Nella storia passata non vi è traccia del vitigno Aglianico quando si parla di Falerno, almeno per quello che ci è dato conoscere.Definizione di Storia è: "la disciplina che si occupa dello studio del passato tramite l'uso di fonti, cioè di documenti, testimonianze e racconti che possano trasmettere il sapere del passato."
A tal proposito se si vuole veramente trasmettere il “sapere del passato” si potrebbe anche pensare di attribuire la menzione “storica” al Falerno del Massico ottenuto con uve “primitivo”,
non per declassare la base Aglianico/Piedirosso ma solo ed esclusivamente per una questione di “veridicità storica” basta su una conoscenza certa del passato.
A voi lascio ogni ragionamento, pensiero ed eventualmente polemica!
La passione e la dedizione della Famiglia Zannini vive nei loro vini rappresentanti più che autorevoli del territorio,
un’identità aziendale che apre le porte della sua Cantina e della Masseria Campierti proiettata nell’accoglienza enoturistica.
La Masseria Campierti, dotata di 4 camere arredate in stile anni ’50 per fare vivere una splendida esperienza di “bed & wine”.
Durante la mia visita è stato possibile degustare i vini dell’azienda Zannini, guidati da Domenico e dal degustatore Steffen Wagner: a dare spessore alla wine experience sono stati gli interventi basati su fonti storiche dell’archeologo Ugo Zannini.
Domenico Zannini e Steffen Wagner in sala
Passiamo ora alla degustazione di Masseria Campierti e Cantina Zannini:
Ardens Falerno del Massico Roccamonfina rosso Igt 2019 - primitivo, aglianico, camaiola
Vigna Falciano del Massico (CE), in località Campierti – terreno pianeggiante, argilloso- calcareo – 3.500 ceppi per ha – viti allevate a guyot – resa: 70 q/ha - macerazione e fermentazione in acciaio a temperatura controllata, maturazione per 9 mesi acciaio e per 2 mesi barrique, affinamento di 6 mesi in bottiglia.
Un vino lineare, dal tannino deciso ma soffice di grande acidità e freschezza con un naso pieno di frutti rossi e delicate spezie.
Proposto in abbinamento con un tortino di patate farcito con broccoli e salsiccia locale.
Campierti Falerno del Massico primitivo Dop 2020
Vigna Falciano del Massico (CE), in località Campierti – terreno pianeggiante, argilloso-calcareo – 3.500 ceppi per ha – viti allevate a guyot – resa: 70 q/ha -macerazione e fermentazione in acciaio a temperatura controllata, maturazione per 9 mesi in acciaio e per 2 mesi in barriques, affinamento di 6 mesi in bottiglia.
Vino diretto, vigoroso dalla bevuta strutturata e colore intenso, un naso ricco dove la spezia è percepita in modo importante ed elegante ma non invasiva.
Pensato in abbinamento con un Risotto al Falerno.
Campierti Falerno del Massico primitivo Dop 2019
Con questo vino iniziamo a comprendere l’azienda e come lo stile dei loro vini evolve nel tempo: nella 2019 troviamo l’evoluzione, una maggiore morbidezza conservando però con coerenza i sentori, profumi e fragranze ritrovate nell’annata 2020. Sentori che rimandano a ricordi di caffè, cacao e morbidezze gustative che lasciano un palato fresco e non appesantito.
In abbinamento delle tagliatelle fatte in casa con ragù della tradizione locale.
Campierti Falerno del Massico Riserva Dop 2017
Ci troviamo difronte ad un vino opulento e ci rendiamo conto dell’importanza data al vino Falerno nel passato, un vino che fa sentire tutta la sua forza e potenza senza però peccare di eleganza. Un naso importante e complesso dove si riconoscono note di cacao amaro fino ad arrivare ad eleganti se pur minimi sentori di china e smalto.
Una leggera nota fumè che ricorda lontanamente l’incenso, il sorso è ricchissimo con identità proprie che fanno percepire il cioccolato, il cuoio e un’astringenza caratterizzata da un tannino piacevolmente importante, legno presente ma non invasivo.
Proposto in abbinamento con Cuore Reale di Vitello al Falerno.
La proposta gastronomica, affidata alle sapienti mani di Silvana Petrarca,
si basa su piatti tradizionali preparati con ingredienti di qualità e materie prime a km 0.Un territorio unico con ingredienti fenomenali come questi deve solo affrontare la dura sfida de
L'intercettazione del flusso turistico,
con il fine ultimo di far conoscere queste terre, la loro storia, la cultura ed il cambiamento avuto nel tempo. Ma per far questo è importante attivare sinergie locali, creare servizi idonei per agevolare il visitatore, generare interesse nel visitatore.
Come? Investendo tempo, risorse, conoscenza e soprattutto voglia di fare comune.
Seguici su facebook foodclub.it
Entra nel vivo della discussione sul nostro gruppo, un luogo libero dove professionisti della ristorazione, clienti e #foodlovers si confrontano sui temi del giorno: Join the #foodclubbers Be#foodclubber
