Francesco Sposito e Carmine Pellone: cena a 4 mani da Fonderì Pizza Glamour
Fonderì Pizza Glamour: Carmine Pellone ospita Francesco Sposito, chef e patron di Taverna Estia
in copertina chef Francesco Sposito ed il maestro pizzaiolo Carmine Pellone - crediti foto Fonderì Pizza Glamour
Fonderì Pizza Glamour
Via Michelangelo da Caravaggio, 52 - 80126 Napoli
Tel: 081 318 3439
Email: [email protected]
Aperto tutti i giorni a cena, il sabato anche a pranzo. Chiuso lunedì.
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Claudio Buongiorno ci racconta il 4 mani di Carmine Pellone di Fonderì e Francesco Sposito diTaverna Estia
Ebbene sì! Per me è la prima volta ad una serata del genere ovvero ad una cena a 4 mani in cui il pizzaiolo - in questo caso Carmine Pellone - si avvale e si esibisce con un grande chef addirittura stellato - e sto parlando di Francesco Sposito, executive chef e patron di Taverna Estia (due stelle Michelin).
Una serata impostata prevalentemente sulla varietà di impasti e lievitati presenti normalmente in Fonderì ma che hanno voluto adornarsi dei meravigliosi tocchi stellati di Taverna Estia.
Devo dire che l’esperienza è stata mooolto positiva: son venuti fuori sapori sorprendenti ma ancor più mi ha colpito l'assenza di errori tanto nella parte degustativa quanto per la questione organizzativa.
Dall'impeccabile accoglienza del personale di sala all'idea azzeccatissima di abbinare cocktail alle varie pietanze grazie alla sapiente miscelazione di un esperto bartender .
Si parte subito!
- SFOGLIATO con ricotta di bufala, papaccella agrodolce e maggiorana
- BUN FRITTO accompagnato da mantecato di baccalà, gel di limone ed erba cipollina
Entrambi molto gustosi ed abbinati ottimamente. Personalmente, però, ho preferito il bun poiché nello sfogliato ho avvertito un po’ di burro in eccesso.
- PANE DI SEMOLA TOSTATO con scarole ed albicocca
Certo, a leggerlo sembrerà un azzardo ma vi posso assicurare che la bravura dello chef qui si è vista, eccome! Oltre alla perfetta cottura delle scarole, l'albicocca era delicata così da equilibrare i sapori senza risultare invadente.
- PADELLINO, guarnito con crema di carciofi, bottarga di tonno e prezzemolo tritato
Qui Carmine si è superato ( ed il parere è stato univoco tra tutti i commensali) con un panetto strepitoso. Davvero un boccone speciale, impreziosito dalle minuziose attenzioni e dello chef (che ha pensato bene di lasciare quanto più naturali possibili i sapori data già l'importante sapidità della bottarga) e del pizzaiolo (lasciando indietro di sale l’impasto). Bravi!
- LA MIA MARINARA
Si tratta di una pizza classica napoletana rivisitata nel topping dallo chef Sposito con fondente di pomodoro Taverna Estia, alici affumicate e maionese di alici. Di una leggerezza ed una eleganza indescrivibili ma soprattutto sorprendentemente buono anche l’accostamento maionese-pomodoro.
- PIZZA ROTONDA
Altra pizza napoletana con carbonara al tartufo e puntarelle in varie consistenze. Un po’ strong come sapore ma gradevole, non pesante anche se per me non è una pizza da mangiare interamente bensì da inserire in una degustazione.
- LA PALA
BOOM!
Salsiccia cruda di maiale agli agrumi, friariello alla napoletana e latticello di bufala. Non male!
La croccantezza della pizza si incastrava perfettamente con la morbidezza generata dal topping. Una pizza che si differenzia dalle altre per consistenza di impasto, davvero molto molto buona.
- DESSERT
Per chiudere ci hanno deliziato con un babà con chantilly al cioccolato valrhona, e dulcey e lamponi. Devo dire che è piaciuto. A mio gusto forse un po’ troppo rum, ma molto gustoso.
La pizza è la stella!
Di queste serate dovrebbero essercene ancora di più perché è davvero esaltante veder fianco a fianco un professionista della cucina ed un professionista degli impasti che sanno far sì sempre che il lavoro dell'uno valorizzi quello dell'altro.
Il mondo pizza orami è in continua evoluzione ed è totalmente inutile restare ancorati a luoghi comuni come il noioso binomio pizza-birra oppure al solito banale discorso che la pizza è un lotto popolare e dunque deve per forza costar poco e/o restare semplice. Io dico che è il momento per allargare i propri orizzonti e - come ha fatto Fonderì (così come altri) - di perseguire la propria strada, di farsi spazio con la propria autentica e identitaria idea di pizza.
Crediti foto: Claudio Buongiorno e Fonderì Pizza Glamour
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