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George Restaurant, Chef Domenico Candela - La mia prima stella in un “viaggio goloso”

Recensione George Restaurant, stella Michelin del Grand Hotel Parker's a Napoli con chef Domenico Candela

George Restaurant, Chef Domenico Candela - La mia prima stella in un “viaggio goloso”
George Restaurant
Corso Vittorio Emanuele, 135 - 80121 Napoli
Tel: 081 761 2474
Email: info@grandhotelparkers.it
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George Restaurant, Chef Domenico Candela - La mia prima stella in un “viaggio goloso”

Le recensioni dei #foodclubbers:

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Gennaro Credentino ci racconta George Restaurant

Sono sempre stato un amante della buona cucina ma non avevo ancora avuto occasione di addentrarmi nel “next step” del food, così, quando è arrivato il momento, ho cercato di scegliere oculatamente dove effettuare lo svezzamento dalla “cucina di Mamma’”.

George Restaurant, Chef Domenico Candela - La mia prima stella in un “viaggio goloso”

Affidandomi alle mani dello chef Domenico Candela, reo di anni di studio nelle migliori cucine francesi, il George Restaurant è stato la location della mia prima esperienza in un ristorante stellato Michelin. Un amore a prima vista, o al primo boccone per meglio dire.

L’aperitivo

George Restaurant, Chef Domenico Candela - La mia prima stella in un “viaggio goloso”

Giunti a tavola ci è stato proposto un aperitivo. Di certo non credevamo che ci avrebbero portato pistacchi e patatine ma, all’arrivo dei piatti, siamo rimasti di stucco nell’apprendere che quello era un vero e proprio trailer stellato della cena: con finger foods elaborati e dai sapori decisi e coinvolgenti, il tutto accompagnato da un ottimo drink ai sentori di frutta.

La cena

Dopo la piacevole parentesi iniziale ci è stato porto il menù delle acque e noi, da grandi bevitori di Sorgesana, dopo aver fatto finta di leggerlo, abbiamo fatto ricadere la nostra scelta sull’acqua Panna, l’unica che ci fosse mai giunta all’orecchio.

Siamo così passati alla vera scelta dove, oltre a La carte, erano previsti 3 menù degustazione.

Noi abbiamo scelto “Il viaggio goloso”, il menù “di mezzo” per costo e numero di portate.

Gli antipasti

George Restaurant, Chef Domenico Candela - La mia prima stella in un “viaggio goloso”

Dopo aver scelto il menù ci è stato subito servito il pane ai cereali, appena sfornato, con dell’ottimo burro leggermente aromatizzato al peperoncino. Molto piacevole.

George Restaurant, Chef Domenico Candela - La mia prima stella in un “viaggio goloso”

Siamo poi partiti (bene direi) con un omaggio dello chef, un gelato con spuma di bietola e bottarga.

La prima portata prevista dal menù è stata “Natura”.
Questo è il classico piatto che, quando ne leggi la descrizione, pensi sia una portata da compromesso: “vabbè ci dovrà pure essere in un menù degustazione qualcosa che non mi piace”.

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Stupidi pregiudizi. Prima provare e poi giudicare. Tutte quelle verdure, che in altri piatti ho sempre scartato, avevano gusti e consistenze diversi e fantastici: mi ha fatto saltare dalla sedia.

I primi

La seconda portata ad arrivare è “Raggio di sole”, a mani basse il piatto più buono della serata (e forse della mia vita).

George Restaurant, Chef Domenico Candela - La mia prima stella in un “viaggio goloso”

Risotto mantecato con succo fermentato di fichi d’India “bastardone tardivo” con gamberi rossi, caprino ed olio al dragoncello il tutto servito in due tempi: prima ci è stato portato il piatto con caprino, olio e gamberi per poi versarci al di sopra il risotto appena mantecato direttamente dal pentolino.

Il secondo primo ad esserci servito è stato “Pomod’oro”, uno spaghettone di Gragnano al pomodoro rielaborato.

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All’apparenza sembrano dei semplici spaghetti al pomodoro con un po’ di parmigiano grattugiato al loro fianco. Poi però scopri che quello non è parmigiano bensì olio trattato, che la “semplice” salsa è composta da ben 7 tipologie diverse di pomodori e che il formaggio in realtà era all’interno di alcuni pomodorini del piennolo ricostruiti.

Fantastico.

I secondi

Il primo secondo (scusate il gioco di parole) ad arrivare è “Nettuno incontra Cerere”, il piatto che più ci aveva attirati al momento della scelta del menù: astice blu, cotto confit nel suo burro, il tutto accompagnato da barbabietole.

George Restaurant, Chef Domenico Candela - La mia prima stella in un “viaggio goloso”

Accanto al piatto ci è stato portato un bicchiere con caffè Kamwangi in polvere (chiamiamolo caffè ma in bocca lasciava un fantastico sentore di cacao) e salsa all’armoricana da mangiare al cucchiaio.

Tutto veramente ottimo.

L’ultimo piatto salato ad esserci servito è stato “Pithivier”, un tortino d’agnello laticauda con il suo quinto quarto, bietola di campo e jus al peperone del piquillo, con alla base del piatto una polvere rivelatasi essere il fegato dell’agnello.

George Restaurant, Chef Domenico Candela - La mia prima stella in un “viaggio goloso”

Piatto davvero complesso ma, allo stesso tempo, quello che per gusto personale mi è piaciuto meno. Non amo l’agnello.

I dolci

Arriviamo ora alla tappa dolce del viaggio.

George Restaurant, Chef Domenico Candela - La mia prima stella in un “viaggio goloso”

Il palato viene preparato per i dolci con una grattata al limone con spuma al limone e meringa al limone (c’era il limone, si è capito?).

Ci viene poi servito il dolce principale, “Bright diamond”: una ganache montata allo sciroppo d’acero, pralinato di pinoli, gelatina al mandarino dei campi flegrei e sorbetto al pino mugo.

George Restaurant, Chef Domenico Candela - La mia prima stella in un “viaggio goloso”

Tanti sapori che ben si coniugavano tra loro, lasciando in bocca una piacevole sensazione.

Terminiamo il viaggio goloso con un altro fuori menù: castagne appena sfornate; finte castagne (di cioccolata con al loro interno una straordinaria crema fruttata); madeleine; “curnicielli” che nascondono al loro interno della cioccolata al pepe; marmellata; crostatine al tiramisù.

George Restaurant, Chef Domenico Candela - La mia prima stella in un “viaggio goloso”

The End

Le considerazioni, tratte a mente fredda, sono che questo ristorante non ha affatto deluso le aspettative, anzi ci ha sorpreso. Piatti che dalla descrizione immaginavo di lasciare intatti alla fine si sono rivelati superlativi.

Ci è piaciuto così tanto che, neanche un mese dopo, siamo tornati per ripetere l’esperienza.

Inutile dire che, anche la seconda volta, è stata fantastica. "E' cotta puoi scolare?" che fesseria.

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