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Graticciaia 2016: il vino che ha portato il Salento nel mondo

In Salento, Puglia, la Tenuta di Castel Serranova e il Graticciaia 2016

Graticciaia 2016: il vino che ha portato il Salento nel mondo

Il Graticciaia è simbolo del buon made in Italy nel mondo, un vino di grande successo che prende origini nel tacco d’Italia, giù giù nel Salento. Una terra che amo moltissimo, conosciuta soprattutto per le bellezze della sua costa, meta ambitissima per le vacanze estive, ma io adoro le sue zone interne, abitate delle aziende agricole dalla storia antica, proprio come quella dei Vallone. Grandi e piccole storie legate a famiglie povere, così come a realtà importanti di imprenditori agricoli.

La terra rossa è avvolta in una luce unica, che rapisce e distende allo stesso tempo, dominata da immensi vigneti che a perdita d’occhio si spingono fino al mare. Terra di mare e ventu, che soffia costantemente sulle viti ad alberello, l’antica forma di allevamento importata dai colonizzatori greci, viticoltori altamente specializzati in tempi lontani e mitici.

Ho avuto il piacere di visitare la tenuta di Castel Serranova, e mettendo il naso nel Graticciaia 2016, mi si sono snocciolati i ricordi di una giornata indimenticabile. Potrei definire fiabesca già l’entrata nella proprietà dove a dare il benvenuto sono gli olivi secolari, oltre i quali lo sguardo è conquistato dall’antico castello del XV secolo e dalla maestosa torre saracena in pietra nuda.

Qui prende vita una delle etichette più celebri d’Italia, il Graticciaia, dall’intuito geniale e appassionato dell’enologo Severino Garofano.

Genius loci, con il suo impegno ha mantenuto viva e al centro dell’attenzione questo lembo di terra dall’anima vignaiola che si spinge coraggiosamente nel mare. Voleva un vino che riprendesse l’antica usanza salentina di lasciare appassire le uve sui graticci prima di vinificarle, da qui Graticciaia. Venivano distese al sole sulle ampie terrazze di questo castello del vino, dalle quali si ammirano le grandi estensioni di viti.

Sono sempre state le donne a condurre la parte artigianale di questo processo di produzione, che va dalla vendemmia all’appassimento. Il mito del Graticciaia e dell’azienda è stato portato avanti da due donne raffinate e concrete quali le sorelle Vittoria e Maria Teresa Vallone, due ragazze nel 1979 quando il fratello Franco, illuminato imprenditore, venne a mancare. A sua volta è donna l’enologa scelta da Severino Garofalo e dalla proprietà, Graziana Grassini, che segue le vendemmie dal 2007. L’intesa piena tra queste donne ha concesso all’ etichetta di mantenere alto il nome, unitamente alla missione di perpetuare quei riti antichi che profumano di acini baciati dal sole e dal vento, di mosto e fatica.

L’assaggio di Graticciaia 2016

Graticciaia 2016: il vino che ha portato il Salento nel mondo

Rimane un classico di certezza e impeccabile con una verve di piena energia, seducente e ricco sia al naso che all’assaggio. Imprevedibile, mai scontato, fiero del suo temperamento mediterraneo che ritrovo nei sentori di arancia rossa, di visciole, rosmarino, tamarindo, ancora caffè e carrubo. Pieno e dinamico il sorso ben sostenuto dalla freschezza, dinamico nel ritmo serrato dei tannini, ora rotondo e setoso. Ha due anime, una leggiadra, l’altra profonda.

Tenuta di Castel Serranova - Agricole Vallone

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