Innovative - 'A figlia d’o Marenaro: Ecco il locale della maturità di Giuseppe Scicchitano
Visita da innovative, il ristorante spin off della figlia ro marenar
Innovative - 'A figlia d'o Marenaro
Via Foria, 178 - 80137 Napoli
Tel: 081 976 7330
Mob: 350 124 6872
Email: [email protected]
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Consolida la propria offerta Innovative, il ristorante spin-off di quello originario della signora Assunta, nel solco del retaggio familiare.
IL LOCALE E LA NUOVA CREW
Evolversi, confrontarsi, cimentarsi in nuovi ambiti, in un fine-dining temperato, valorizzando la qualità della materia prima, resa iconica dalla propria madre, con lo story-telling come sostrato fondativo.
Il giovane Giuseppe Scicchitano è fondatore e owner di “Innovative”, rappresenta la terza generazione di ristoratori, figlio di Nunzio Scicchitano e Assunta Pacifico; il concept è diretta propaggine ed evoluzione del ristorante di famiglia, creato nel lontano 1943, originariamente incentrato sulla zuppa di cozze e brodo di polpo, secondo la tradizione popolare dalle proprietà terapeutiche e fortemente identitarie.
sala
mise en place
Incontriamo Giuseppe alla riapertura dopo una breve pausa - vacanza all’estero con la propria famiglia – la recente paternità rappresenta una palingenesi, un rinnovato vigore carismatico che trasfonde nella propria attività, una spola incessante fra cucina e sala, con l’accoglienza ed il benessere degli ospiti come stella polare.
Innovative è collocato al primo piano dell’edificio della Figlia d’o Marenar,
in un elegante appartamento, dotato di sala privè e dehor esterno coperto, con tavoli di radica firmati Dsquared, di grande impatto scenografico, e vasca acquario che ne circoscrive lo sfondo.
dehor
Sono lontani, eppure sempre vividi, gli anni della gavetta nell’alveo familiare, dalla manualità ereditata – segnatamente paterna – per l’apertura dei crostacei, mentre dalla propria madre il gusto per la narrazione scenografica, e la calda teatralità nell’approccio.
dettaglio seconda sala
Una doverosa menzione alla nuova crew di sala e cucina, che forse configura, per numero, gerarchizzazione funzionale e sinergia, uno dei migliori servizi regionali: tredici i componenti, per brevità menzioneremo i due veterani, lo chef Sergio Scuotto – coadiuvato da Giorgio Luongo in cucina - ed il sommelier Pietro Marotta, con i due direttori di sala Giuseppe Ottieri e Luciano Russo a fare la parte dei leoni nella supervisione ed il direttore generale Alessandro Sansoo.
il team di cucina
il team di sala
IL MENU’ DEGUSTAZIONE ED IL WINE TASTING
L’esordio spetta agli amous-bouche ed antipasti, si inizia dagli immancabili crudi coquillage – ostriche, scampi, noci e gamberi rossi – seguiti dal “gambero pop - impanato con pop-corn, chips di polpo e mayo al teriyaki”, e dal fascino naive del “polpo allo scugnizzo impanato con ricotta, cigoli, spuma di ricotta e crumble di tarallo”, delizioso l’olio monocultivar della Michele Fiorentino Farm.
crudi
gamberi in crosta
Ancora, passando ai primi, degustiamo un signature dish di Giuseppe, l’opulento “come una cheesecake – spaghetto mantecato al burro e cioccolato fondente al settantacinque per cento, gambero rosso in foglie d’oro, base di frisella sbriciolata”, l’equilibrio dei sapori è raggiunto, forse un tantino carente della componente grassa al palato.
Sorprende il rigore programmatico ed estetico del secondo, un piatto della tradizione regionale, sua maestà il “baccalà sovrano – in olio cottura con erbe spontanee”, perfettamente dissalato, sapiente la cottura, l’operazione di sottrazione ripaga il palato.
Concludiamo con il dolce “millefoglie scomposta con crema diplomatica e frutti di bosco”, non stucchevole e con un interessante impiattamento.
I pairing enologici sono un misto di classicismo e vocazione internazionale, dallo champagne Laurent Perrier La Cuvee Brut, blend di Chardonnay e Pinot Noir, con un piccolo saldo di Meunier, al Fiano di Avellino Docg dell’azienda tenuta Sarno 1860, vendemmia 2019, solo acciaio per un classico dell’enologia irpina, che fa il paio con il conclusivo Mel, passito di Fiano da vendemmia tardiva dell’azienda Antonio Caggiano.
Infine, a completamento della serata, ci accomodiamo nell’angolo miscelazione, per una piccola sosta dopo-cena, ci viene proposto il “coffee Negroni” con Mezcal, vermouth Carpano antica formula, bitter Campari e liquore al caffè, dalla incisiva componente alcolica ed aromatica.
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