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L' Antro Divino di Baia (Na): piccolo, riservato, di bon ton.

A Napoli: L'antro divino di Paolo Brancaccio e Anna Di Meo con lo chef Nicola Scotto Di Luzio

L' Antro Divino di Baia (Na): piccolo, riservato, di bon ton.

L Antro Divino Atelier Enogastronomico

Via Lucullo, 140, 80070 Bacoli NA
Tel: 392 018 2951
Aperto a cena. Sabato e domenica anche a pranzo. Chiuso il martedì.
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Prosegue inarrestabile, e anche velocemente, la crescita qualitativa dell’offerta ristorativa flegrea.

È una soddisfazione non da poco per chi, vivendo come me da una vita in un’area così ricca di attrattive, aveva dovuto assistere per decenni all’imperversare di anonime trattorie e di improvvisati pseudo-pub, che lo avevano fatto diventare un territorio specializzato nel grossolano “mordi-e-fuggi” dei fine settimana.

Oggi la musica è cambiata, per fortuna, e sono ormai numerosi i luoghi in cui è possibile ritrovarsi in locali di buon livello, tanto dal punto di vista della cucina che da quello del servizio in sala.

Qui i luoghi di grande fascino paesaggistico e culturale non mancano di certo, ma è proprio quando non è la location in sé a fungere da principale attrattore che viene fuori con ancora maggior evidenza la volontà del ristoratore di presentare al cliente proposte gastronomiche preparate e servite in modo professionale.

A Baia, non lontano dall’affollato porticciolo turistico e dalle antiche e fascinose Terme Romane, lungo la strada che si inerpica verso il Castello Aragonese,

c’è un ristorantino da una ventina di coperti che ha aperto i battenti in un momento non proprio ideale, poco prima dell’avvento della pandemia. Qui il salto di qualità dell’offerta di questo territorio si manifesta in modo evidente, proprio perché punta in modo univoco ad offrire una esperienza complessiva di buon livello, a partire dalla scelta degli ingredienti e fino alle modalità di gestione della sala.

Si chiama L' Antro Divino

ed è l’iniziativa di una coppia di entusiasti appassionati, Paolo Brancaccio e Anna Di Meo, che da marzo hanno affidato le sorti della cucina allo chef Nicola Scotto Di Luzio, tutti flegrei e tutti con un denominatore comune: l’impegno a far stare a proprio agio i loro ospiti.

L' Antro Divino di Baia (Na): piccolo, riservato, di bon ton.

Qui non ci sono fronzoli, non solo perché non ci sarebbe lo spazio sufficiente per esibirli, ma soprattutto perché si è preferito un arredamento semplice e di buon gusto che fa da cornice ad una esperienza gastronomica tutt’altro che scontata, pur senza ricorrere ad eccessi di innovazione spericolata, incentrate sul mare (ma non solo).

La cena a L' Antro Divino

Lo chef mostra già dall’inizio una cura particolare per la presentazione delle pietanze, proponendo un piatto di crudi conditi con maestria, con brunoise di mela verde e pesca gialla, salsa di avocado e maionese ai frutti di bosco, che stupisce da subito per la geometria delle forme e per la sintonia dei colori, prima ancora che siano il gusto e il bilanciamento dell’insieme a completare l’opera.

L' Antro Divino di Baia (Na): piccolo, riservato, di bon ton.

Si prosegue con un altrettanto bello e gustoso baccalà in olio cottura, condito con pomodori declinati in tanti modi diversi: in salsa fredda (in stile gazpacho), alla pizzaiola e come aromatizzante di un croccante di riso.

L' Antro Divino di Baia (Na): piccolo, riservato, di bon ton.

È poi la volta di un altro bel piatto, in cui la cozza, ingrediente-icona di questo territorio, viene una volta tanto liberata dai tabù della tradizione ed è fritta in tempura di riso, per essere poi servita con maionese alla polpa di lime e infine aromatizzata con 3 pepi: il Sichuan, il Cubebe e il nero classico.

L' Antro Divino di Baia (Na): piccolo, riservato, di bon ton.

Un altro piatto interessante nobilita in modo definitivo un pesce che un tempo era considerato povero e che invece non finisce di riservare belle sorprese in cucina: si tratta del pesce bandiera, da alcuni chiamato anche sciabola (o “currea”, cioè cintura, in dialetto napoletano). Lo chef lo propone in una specie di parmigiana, che lui chiama sandwich, in cui il pesce viene avvolto in sfoglie di melanzane arrostite in salsa “arrecanata” con aceto e origano, per un risultato che è una esplosione di gusto.

L' Antro Divino di Baia (Na): piccolo, riservato, di bon ton.

Fra i primi piatti, è particolarmente buono il tradizionale spaghetto di Gragnano ai frutti di mare, che qui lo chef accompagna a freschi e delicati fiori di zucca, senza perdere però l’occasione di “provocare” il cliente con un ingrediente che la tradizione (sbagliando) non unirebbe mai ai molluschi in conchiglia: il parmigiano reggiano.

La carta dei dessert propone classici rivisitati, come una caprese ai frutti rossi o un lingotto di tiramisù con crema al caffè. Noi abbiamo apprezzato soprattutto la più leggera e gradevolmente acidula panna rappresa agli agrumi locali, guarnita con una coulis di frutti di bosco.

L' Antro Divino di Baia (Na): piccolo, riservato, di bon ton.

La lista dei vini non è sterminata, come è normale che sia per un locale di queste dimensioni, e privilegia soprattutto le proposte regionali di qualità, come la prestigiosa Falanghina Via del Campo 2018 di Quintodecimo.

L' Antro Divino di Baia (Na): piccolo, riservato, di bon ton.

Il consiglio?

Oltre i vini troverete un'ampia e attenta la selezione di distillati.

Il consiglio è però di chiudere in bellezza pregando la signora Anna di offrirvi un goccio (ma giusto un goccio, perché le scorte sono molto scarse!) del formidabile liquore che lei stessa ottiene macerando foglie di ciliegio secondo una vecchia ricetta di famiglia.

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