FoodClub | Logo Esdra

Lo ami o lo odii, ma da Raffaele è Raro essere delusi.

Osteria Raro a Pomigliano, materie prime di altissima qualità

Lo ami o lo odii, ma da Raffaele è Raro essere delusi.

Raffaele Raro è tra i personaggi più discussi del mondo food Campano. Il motivo? Un modo di fare, "socialmente parlando", che molti trovano discutibile. Molti dei suoi video sono girati accompagnati da una buona dose di critiche, nei vari gruppi Whatsapp, a maggior ragione quando ha utilizzato parole forti verso chi gli aveva mosso contro alcune critiche relativamente ai prezzi alti del suo locale. Raffaele infatti non è un tipo certamente introverso e quindi esterna spesso il suo pensiero, nudo e crudo, ma molto spesso questo suo essere schietto viene frainteso e, ancor più spesso, dalla ragione viene a sua volta criticato.

Mi spiego meglio: Il RAFFAELE che ho avuto modo di conoscere è tra le persone più umili che abbia mai visto, sempre in prima fila nel lavoro, disponibile gentile e preparato come pochi in quanto a carni e vini. Gli attacchi immeritati (o forse meritati in quanto è stato recepito male il suo messaggio), insieme a diverse recensioni vengono probabilmente da persone trovatesi in questo ristorante per caso e che forse non conoscendo il livello della materia prima offerta non erano intenzionati a pagarla al giusto prezzo. I malcapitati (o mal informati) in presenza di un conto superiore alle aspettative lo hanno attaccato sui social a più riprese facendo riferimento alla sua Location districata nella periferia Napoletana e dove, a loro avviso, pare sia impensabile quando si mangia carne,un pò come se, per essere un ristorante di livello, fosse indispensabile il tavolo vista mare o magari un menu a base di crudo di pesce.

Lo ami o lo odii, ma da Raffaele è Raro essere delusi.

Io ho trascorso una piacevole serata in compagnia dei miei fratelli qualche giorno fa. Non è stata la prima volta per me, c'ero stato già qualche anno prima mangiando discretamente bene, ma questa volta ammetto di esserci andato con il preconcetto: lo si voglia o no, la pubblicità seppur negativa ha il suo peso.

Da buon padrone di casa ci accoglie in maniera cordiale e affettuosa rispettando tutte le restrizioni dovute al Covid_19.

Lo ami o lo odii, ma da Raffaele è Raro essere delusi.

Il locale si presenta come un Osteria di qualità, ed è palpabile nell'aria l'esperienza di chi la gestisce: prosciutti al taglio, le carni in mostra nelle varie vetrinette, scaffali stracolmi delle più prestigiose etichette in bottiglia o nelle scatole e per finire Champagne incredibili che farebbero rabbrividire le cantine di ristoranti stellati. Ci da il benvenuto con una bollicina d'aperitivo e una bruschetta con lardo podolico, aperitivo che degustiamo ascoltando la sua impeccabile descrizione del menù.

Lo ami o lo odii, ma da Raffaele è Raro essere delusi.
Lo ami o lo odii, ma da Raffaele è Raro essere delusi.

Sono un nutrizionista, e come al solito rompo le scatole con le mie esigenze nutrizionali, ma non riesco a resistere alla curiosità e chiedo la cortesia di organizzare in un unico piatto tutte le proposte di carpaccio e tartare a menù in modo da non rinunciare a nessuna delle proposte in quantità moderate. Subito accontentato: Battuta al coltello di Fassona con tartare di cipolla di Tropea, Manzo all’inglese, Manzo con crema di formaggi erborinati, Vitello San Marco con scorza di limone grattugiata, carpaccio di manzo marinato al tartufo estivo, carpaccio con rucola parmigiano ed evo slow food Riccardo d’assisi, Manzo Salmonato con confettura di fichi e confettura di peperoni. Ecco, come potevo perdermeli?

Lo ami o lo odii, ma da Raffaele è Raro essere delusi.

In abbinamento un ottimo Esprit nature di Henri Giraud che ha poi accompagnato tutta la nostra cena.

Lo ami o lo odii, ma da Raffaele è Raro essere delusi.

Prima di passare alle carni Raffaele ci fa assaggiare una pasta fresca di sua realizzazione farcita con burrata e sugo di pomodorini del Vesuvio e basilico. Pasta sottile, impasto gustoso e ben bilanciato con il sugo di pomodorini. Non ci ha fatto pentire si aver detto di si.

Lo ami o lo odii, ma da Raffaele è Raro essere delusi.

Iniziamo a ragionare sui tagli di carne da provare per il prosieguo, e dopo una lista di razze e tagli speciali elencate , provoco Raffaele richiedendogli la famigerata e introvabile Rubia Gallega: detto fatto, mi presenta una super bistecca con tanto di certificazione e che inevitabilmente finisce sulla brace.

Lo ami o lo odii, ma da Raffaele è Raro essere delusi.

Sa quel che fa, e sa come raccontarlo ai suoi commensali, in attesa che sia pronta ci spiega alcune peculiarità del pezzo scelto come il fatto che sia una razza autoctona dotata di una grande struttura muscolare, che goda di particolari caratteristiche ambientali tipiche della Galizia e che quindi, dato numero limitato e il prezzo importante del prodotto , non si spiega come suoi competitors la propongano a prezzi davvero inferiori e lontani dal suo prezzo d'acquisto (frecciatina).

Lo ami o lo odii, ma da Raffaele è Raro essere delusi.

In realtà di frecciatine ne arrivano anche verso chi snobba il suo lavoro o la sua qualità, e da questo giustifica alcune sue uscite dove fa particolari apprezzamenti, con tanto di foto, verso i tavoli che lui ama di più, ovvero coloro che dimostrano di apprezzare particolari tipi di bevute come champagne e vini d'eccellenza.

Lo ami o lo odii, ma da Raffaele è Raro essere delusi.

Ecco la carne, ce la serve e si mette lì in un angolo a braccia conserte, a distanza con gli occhi puntati sulla tua espressione, lievemente inquietante ma evidentemente curioso e ansioso della nostra reazione. Ecco, quel sorriso o quel espressione di sorpresa che ciascuno di noi ha dopo un boccone piacevole è motivo di grande orgoglio per lui, che da buon oste, segue davvero il percorso di un piatto dal frigo alla forchetta. E di questo glie ne va dato atto, perché lo si percepisce in tutto il contesto dell'osteria.

Insomma, Raffaele è cosi, lo si ama o lo odio, ma se ti siedi alla sua tavola difficilmente rimarrai deluso:

E la vita ci insegna che tutto questo ha un costo, ma a quel punto l'entità è irrilevante.