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Mezza Pagnotta a Villa Fenicia e la leggerezza

Ruvo di Puglia: a Villa Fenicia il ristorante Mezza Pagnotta di Vincenzo e Francesco Montaruli

Mezza Pagnotta a Villa Fenicia e la leggerezza

Mezza Pagnotta

SP 86 Ruvo - Bisceglie, km 2, 70037 Ruvo di Puglia BA
Tel: 347 999 6475
Email: info@villafenicia.com
Aperto a cena dalle ore 20:30 in poi, dal lunedì al sabato; a pranzo sabato e domenica.

"I fratelli Vincenzo e Francesco Montaruli, il primo in cucina il secondo in sala, sono l’anima mundi di Mezza Pagnotta

Questo scrivevo l’anno scorso nel mio blog Natura delle cose

Ci sono tornato pochi giorni fa. Da quest’estate ormai agli sgoccioli, la “cucina etnobotanica” di Mezza Pagnotta si è trasferita nello scenario gattopardesco di Villa Fenicia sempre nella mistica campagna sospesa nel tempo a Ruvo di Puglia.

Mezza Pagnotta a Villa Fenicia e la leggerezza

Non è affatto un caso che a cena incontro il grande Oste Michele Alesiani dell’Osteria Pepe Nero a Cupra Marittima (sempre di Michele la mitica Osteria dell’Arancio a Grottammare Alta), assieme a cui condividiamo una boccia del Bioselvatico del nostro fraterno amico Filippo Volpi di Civitella in Va di Chiana.

I tavoli sono disposti sotto una bellissima limonaia collaterale a un giardino di cedri e palme che abbracciano la villa, un richiamo malinconico al mondo perduto di tutti i Principi di Salina della storia: 

“Aprì una delle finestre della torretta. Il paesaggio ostentava tutte le proprie bellezze. Sotto il lievito del forte sole ogni cosa sembrava priva di peso: il mare, in fondo, era una macchia di puro colore…

Ecco, ogni cosa sembrava priva di peso è una definizione che calza perfettamente alla cucina di Francesco e Vincenzo,

alle loro pietanze a cui è evidente lo so, le mie foto non rendono affatto giustizia ma la luce fioca sotto la limonaia non era il massimo per raffigurare al meglio lo splendore vigoroso dei loro piatti, macchie di puro colore e sapore.

Mezza Pagnotta a Villa Fenicia e la leggerezza
  • Tartare di rapa rossa.
  • Zuppa fredda di mandorla dolce e amara con percoco, carosello, uva e lamelle di mandorla verde latto-fermentata.
  • Carpaccio di pomodoro cuor di bue affumicato con gusci di mandorla, portulaca e maionese vegetale di patate con caffè d’orzo.
  • Frittura di zucchina con mostarda di zucchina, capperi e cruditè.
  • Polpetta di pomodoro secco e fresco fritta con crema di caprino e basilico rosso.
  • Tagliatelle con cardi spinosi, salsa all'uovo e caciocavallo con pepe nero.
  • Melanzana viola fritta e marinata in salsa di visciole e more selvatiche.
  • Crema di ricotta di capra in salsa di limone arrosto e polpa di fico con meringa.

Ad accrescere sempre più la gustosa digeribilità dei piatti

abbiamo stappato alcune bottiglie giuste ad armonizzare il gioco d’equilibri dell’amaricante del dolce del salmastro e dell’acido suggerito dall’accostamento degli ingredienti nei piatti. Fermentazioni spontanee e vinificazioni sobrie, riportate all’essenziale.

Mezza Pagnotta a Villa Fenicia e la leggerezza
  • Il SiWi (Sidro Wine) di Antonio e Daniela (Cantina Giardino) ad Ariano Irpino.
  • La magnum di Rosammare vendemmia 2021 di Nino Barraco a Marsala con le vigne di Nero d’Avola affacciate sul mare davanti a Favignana.
  • Il Le Coste Bianco 2019 da vendemmia tardiva di Procanico, Malvasia, Vermentino raccolta a Gradoli sul lago di Bolsena da Gianmarco e Clémentine.
  • C'est la Vie del Signor Kurtz (Marco Durante) dal lago Trasimeno, assemblaggio di uve bianche e macerazione sulle bucce per una notte.
  • Francesco ci fa assaggiare anche due etichette di una nuova realtà pugliese Masseria Gigante a Gioia del Colle di Annarita Summo. Godot Vino d’attesa mi è piaciuto molto: rustico, asciutto e austero.

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