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Ricette del Carnevale, le sfrappole di Irina Steccanella

Ricette del Carnevale, le sfrappole di Irina Steccanella

Ricette del Carnevale, le sfrappole di Irina Steccanella

Le chiacchiere o frappe o bugie o cenci sono dei tipici dolci italiani preparati solitamente durante il periodo di carnevale, La loro tradizione risale a quella delle frictilia, i dolci fritti nel grasso che nell'antica Roma venivano preparati proprio durante il periodo del calendario romano corrispondente al Carnevale della chiesa cattolica (febbraio).

Chiamate anche con molti altri nomi regionali, in Toscana e in Emilia Romagna diventano Sfrappole e questa è la ricetta di Irina Steccanella cuoca della Trattoria Irina a Bologna

Ingredienti

  • 175 gr di uova intere
  • 60 gr zucchero
  • 60 gr di burro
  • 500 gr farina Manitoba
  • 50 gr liquore all'anice o grappa
  • 1 bacello di vaniglia
  • 1 arancia
  • 5 gr di sale fino
  • Olio per friggere q.b Zucchero a velo q.b
Ricette del Carnevale, le sfrappole di Irina Steccanella

Procedimento

  • Porre la farina a fontana su un tagliare di legno.
  • Nel seguente ordine iniziare ad incorporare tutti gli ingredienti, uova, zucchero, burro a temperatura ambiente, scorza di arancia grattugiata, vaniglia, liquore all'anice o grappa, ed infine il sale fino.
  • Impastare il tutto fino fino ad ottenere un composto omogeneo, morbido ed elastico.
  • Fate riposare l'impasto qualche ora nel frigorifero. Infarinate bene la spianatoia e tirate la sfoglia con il mattarello molto sottile.
  • Ricavate dalla sfoglia dei rettangoli larghi 5 cm e lunghi 12 cm.
  • Scaldate in un tegame capiente l'olio, una volta portata la temperatura a 170 gradi friggetevi le sfrappole muovendole.
  • Scolatele con il ragno da cucina quando saranno ben dorate e fatele sgocciolare su carta assorbente.

Servite le sfrappole cosparse con lo zucchero a velo restante.

Buon appetito

Ricette del Carnevale, le sfrappole di Irina Steccanella
Irina Steccanella
Irina: una protagonista, un ristorante. Due grandi maestri (Massimo Bottura e Niko Romito), un grande territorio gastronomico, l’Emilia Romagna. Queste le basi di costruzione del pensiero e del cucchiaio di Irina Steccanella, a Savigno. Grande tradizione in un piccolo ristorante che può sembrare di paese, ma che starebbe meravigliosamente in ogni grande città europea.
In più, pulizia e modernità di esecuzione, sottrazione del superfluo ma mai del gusto, bellezza e semplicità, mai banalità. Sarete felici di entrare e tristi di dover uscire. Ma tornerete.
Tortellini alla crema di parmigiano, Parmigiana di melanzane, Friggione...E grandi dolci della tradizione, anche questi rivisitati, come una fantastica Zuppa inglese. Irina ti fa sentire a casa, con sapori della tradizione emiliana ed in particolare bolognese, ma alleggeriti, mai grassi, leggeri per quanto questa cucina ricca e saporita possa esserlo. 
E questo ristorante è il segno e la prova di come le ricette di tradizione a volte siano riproposta con felice innovazione di metodi e preparazioni, ma con immutato senso del gusto. Un indirizzo da segnare in agenda.
Bio di Marcello Fulvio Zendrini

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