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Ristorante Giudice, a Torino tradizione e rivoluzione

Torino, Ristorante Giudice: cucina tradizionale piemontese sulle colline torinesi

Ristorante Giudice, a Torino tradizione e rivoluzione

Ristorante Giudice

Strada Val Salice, 78 - 10131 Torino
Tel: 011.660.20.20
Email: info@ristorantegiudice.com
Aperto da Martedì a Domenica a cena; Sabato e Domenica anche a pranzo.
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A Torino, Giudice significa tradizione.

Ristorante Giudice, a Torino tradizione e rivoluzione

Si tratta di un ristorante di collina, la mia amata collina di Torino dove normalmente mi alleno a correre o ad andare in bici. Adoro questi sentieri, che in un attimo dal salotto elegante di Torino ti portano a immergerti tra sentieri, alberi e aria molto più pulita. Ma questa è un'altra storia.

Giudice per anni è stato il ristorante dei torinesi, antipasti a buffet, matrimoni feste, cucina piemontese ma elegante. 

Cinque anni fa il cambio di passo,

Carmelo Marco e Diego - rispettivamente chef e sommelier, decidono di rivoluzionare tutto, far diventare il ristorante un punto di riferimento per la cucina che qualcuno amerebbe definire contemporanea, fatta di grande materia prima ma anche di grande lavorazione. Una rivoluzione facile per la parte di ricerca, un ristorante che da sempre produce tutto, dal pane alla pasta passando per ogni preparazione; in cucina una grande conoscenza tecnica delle basi, cosa a mio avviso sempre più rara.

In cucina si usano i fuochi, i forni, non amano le cotture sotto vuoto, amano la tradizione ma sempre più spesso sanno traslitterarla in chiave moderna e contemporanea. Nascono così piatti che personalmente amo e anche molto.

Quando andai la prima volta mi stupì un brodo al sapore di pino, cucinato realmente con parti dell’albero. 

La rivoluzione in cucina è stata fatta anche grazie ai clienti che hanno saputo farsi guidare da questo nuovo corso della cucina.

Ristorante Giudice, a Torino tradizione e rivoluzione

Un'attenzione grande viene data alla cucina vegetale, sempre più spesso nel menù è normale trovare un piatto interamente vegetale per ogni portata, ma con una sua forte identità, mai un modo per scimmiottare ma sempre solo un‘essenza di ciò che loro amano, ovvero il cliente. Perché questa generazione sa ancora accogliere il cliente come a casa, è in grado di ricordarsi sempre che la ristorazione è accoglienza e non spettacolo, la cucina deve riempire il cuore di chi va al ristorante per passare un momento di riposo e piacere e non appagare l’ego dello chef. 

Ristorante Giudice, a Torino tradizione e rivoluzione

Nella mia ultima visita ho mangiato una ratatuille di verdure su un sugo di peperoni, piatto che potrebbe apparire semplice - e forse lo è - ma non certo nel suo risultato finale.

Un altro piatto loro che amo sono le candele con jus di funghi, un‘esplosione di sapori tra la dolcezza della pasta e l’umami sprigionato dai funghi.

Altra nota di merito sicuramente è rappresentata dalla panificazione e dalla pasticceria.

Ristorante Giudice, a Torino tradizione e rivoluzione

La giovanissima Corinne guida la pasticceria con grande classe tra dolci classici e sempre più introvabili nel menù come un soufflé fatto al momento, ma anche il pane su cui in questi due anni si è svolto un lavoro di grande ricerca che ha portato a mio avviso a raggiungere un livello davvero altissimo. Un pane che è pane, senza fronzoli solo tanta tecnica e una farina locale.

Ogni dettaglio è studiato, come testimonia la grande capacità in sala del giovane Diego che sa raccontare ogni portata dando protagonismo al piatto e non alla cucina.

Qui l’umiltà è sicuramente una dote che hanno tutti, ma la cosa che amo di più è la loro capacità di guardare sempre avanti mettendosi in discussione e studiando sempre senza mai sentirsi arrivati.

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