Umberto De Martino è al centro dell'emergenza sanitaria, da quando tutto questo ha avuto inizio sta lottando come un matto per sostenere la propria comunità flagellata dal virus
Umberto Di Martino del Florian Maison, in cucina a due passi da Bergamo per sostenere la Croce Rossa
Umberto De Martino da Sorrento è chef e proprietario del ristorante Florian Maison a San Paolo d’Argon in provincia di Bergamo.
Il bergamasco è epicentro nazionale dell'emergenza sanitaria da coronavirus, Umberto senza stare troppo a pensarci in queste settimane ha messo a disposizione della comunità la propria cucina per sostenere la sua comunità di adozione.
Carissimo Umberto innanzitutto come stai?
Io per fortuna anche se vivo al centro dell’emergenza sto bene, il lavoro mi fa sentire vivo e impegnato e ora non vi è tanto tempo per pensare bisogna agire.
Come state sostenendo economicamente il ristorante di conseguenza al Lockdown?
In questi momenti non sto pensando al mio ristorante inteso come azienda, è chiuso al pubblico, siamo troppi presi con il volontariato, stiamo dando il nostro contributo alla comunità sperando di uscire quanto prima dall'emergenza e risollevarci tutti insieme.
Volontariato, quali azioni hai intrapreso?
Abbiamo iniziato il 5 marzo servendo 12/15 pasti alla Croce Rossa di Bergamo in pochi giorni siamo arrivati a realizzarne circa 180. Con i giorni l'impegno verso la comunità conseguenziale all'aumento esponenziale del numero di contagi è cresciuto, era necessario fare uno sforzo extra e non ci siamo tirati indietro. Attualmente siamo rimasti in 4 quattro in cucina, io la mia compagna, sua madre e un membro della brigata che non potendo rientrare in Sicilia è stato costretto a rimanere in quarantena con noi. Oggi siamo arrivati a servire mediamente 250 pasti diretti verso più comunità di soccorritori, i veri eroi di questa crisi. Questo ci fa sentire utili.
Seppur lontani i servizi televisivi mostrano una situazione drammatica, Bergamo e le città circostanti sono in guerra. Probabilmente le immagini dei mezzi militari che portavano fuori città i defunti sono state le più crude e al contempo le più significative per l'Italia intera che ancora faceva difficoltà a rendersi conto della gravità dei fatti, vederle ci ha scossi profondamente.
Proiettandoci nel futuro, per distrarci un attimo, ammesso che tu abbia avuto il tempo per pensarne uno, come immagini sarà il post Coronavirus?
Il post coronavirus in questo momento non riesco ad immaginarlo ci sono troppe cose da fare, quando sarà tutto fermo valuteremo, in base alle energie mentali ed economiche come proseguire, oggi è inutile pensare ad un futuro incerto, preferisco concentrarmi sul presente e le persone che hanno bisogno.
Non saprei veramente come risponderti, ma io penso che la costanza e la sincerità nel trattare le persone e le materie prime alla lunga venga sempre fuori e continuerà a essere l'arma vincente di ogni ristorante a prescindere dai tempi.
Che consiglio daresti ai tuoi colleghi, quali strumenti secondo te, bisognerà adottare per ripartire velocemente?
La mia potrà sembrarti una risposta banale, ma tutti sappiamo che la semplicità non è mai così semplice come sembra. Un consiglio che darei? Esprimete voi stessi nella massima sincerità e correttezza, potrà cambiare il mondo, potranno cambiare gli scenari, ma avremo a che fare sempre con esseri umani, quindi ecco, siamo Umani.
Nota Biografica:
Umberto Di Martino nasce a Sorrento nel 1974
Nel 1994 dopo 5 anni di lavoro in penisola sorrentina, si trasferisce in Germania dove resterà fino al 2005.
Nel 2006 torna in Italia e dopo due anni in Piemonte fa ritorno tornato in penisola, prima di trasferirsi nel 2012 il Lombardia dove ha aperto nel 2015 l'omonimo ristorante Florian Maison Umberto Di Martino insignito di una stella Michelin dal 2018.