Una nuova stella nell'Agro Pontino - Materiaprima Osteria Contemporanea dello Chef Fabio Verrelli D'Amico
Materiaprima Osteria Contemporanea, Stella michelin, Pontinia, Chef Fabio Verrelli D'Amico
Materiaprima Osteria Contemporanea
Via Sardegna, 8, 04014 Pontinia LT
Aperto a cena dal martedì al venerdì, pranzo e cena: il Sabato solo pranzo: la Domenica. Chiuso il lunedì.
Tel: 0773 86391
Prenotazioni: thefork.it
Prezzo medio: 45€/ 70€ escluso i vini
Siamo nella ricca e generosa Pianura Pontina, territorio bonificato durante il fascismo da coloni veneti, romagnoli e friulani, oggi area ricca d’aziende agricole, allevamenti zootecnici, caseifici, coltivazioni di kiwi, angurie e una discreta presenza industriale, ci troviamo precisamente a Pontinia, fra i Lepini e Ausoni, il Mar Tirreno e il promontorio del Circeo; qui il giovane Chef Fabio Verrelli D’Amico insieme alla moglie Sara Checchelani, sommelier e brava responsabile di sala, hanno realizzato il loro sogno e inaugurato nel 2015; la loro “Osteria Contemporanea”.
Fabio, originario di Terracina, dopo mesi di studio su ingredienti e tecniche di cucina e qualche esperienza nella ristorazione di Latina, entra nel 2012 nella brigata di cucina dello Chef Max Cotilli nel Ristorante Satricvm, insieme alla moglie Sara che lo segue in sala, fino al 2015, anno in cui decidono di iniziare il loro proprio progetto a Pontinia.
Il Ristorante si trova davanti un ampio piazzale dove il venerdì si tiene il mercato ambulante, una bella facciata in doghe in legno preannuncia lo stile della sala interna dove appunto il legno e il ferro battuto sono protagonisti in un design minimale, materico che richiama la natura insieme al verde di alcune piante e dei quadri alle pareti.
Il Menù
Iniziamo la degustazione “Territorio e innovazione” con un metodo classico rosè locale, il “Cesare” di Matteo Ceracchi della cantina Piana dei Castelli e una interessante batteria di appetizer:
- pane croccante con panna cotta al pesto;
- un panipuri, un piatto tipico dello street food indiano, con insalata fredda di pollo e delle gelatine di lattuga;
- tartellette con salsa tonnata e rapa rossa;
- cannoli con crema alla carbonara e guanciale croccante;
- zucca in carpione; un maritozzo con paté di fegato e polvere di pomodoro;
- lingua di bufalo e salsa verde;
- infine una terrina di patate e acciughe, bagna cauda e purea di zucchine.
A seguire una “finta ostrica”, realizzata con zuppa di legumi e aria di mare e un cannellone con salsiccia di pecora e fonduta di pecorino e ancora un ramo con delle bacche di mortella montana, tipiche di questo territorio, ricostruite con cacio e pepe.
Splendido inizio.
Uno scampo in purezza per la portata successiva, molto bella esteticamente quanto interessante: lo scampo viene accompagnato da un estratto di mela verde, salicornia e dei tacos realizzato con la bieta e all’interno i gambi della bieta leggermente croccanti e aciduli, accanto una cialda di riso croccante con maionese aromatizzata alla senape e al di sopra la polpa delle chele del crostaceo e una sua bisque. Giusto abbinamento il Riesling vom roten Schiefer, 2015 di Clemens Busch.
Il percorso prosegue con il “calamaro sporco”, il calamaro viene scottato con una fettina di lardo e poi sporcato con il suo ragù realizzato con i suoi scarti compreso il suo nero; sulla base melanzane “strascinate”, fritte e poi mantecate in padella con parmigiano e pomodoro; al tavolo viene poi vaporizzato del Mescal che da un sentore di affumicatura che ricorda la brace, accanto abbiamo una melanzana cotta laccata con il suo fondo che va a caramellare, completata con limone alla brace e polvere di pomodoro.
Piatto davvero gustoso e per nulla scontato.
Si prosegue con un ottima tartare di bufalo, uno degli ingredienti più amati dallo chef, al di sopra una cialda la cui sagoma ricorda appunto l’animale, la tartare viene trattata come se fosse una salsiccia di Monte San Biagio, una delle eccellenze pontine, quindi condita con arancia e dattero e alla base una sfera di latte di bufala con il classico tuorlo d’uovo al centro e dei ramolacci, una sorta di ravanello invernale.
Altro bel piatto, Fabio è riuscito a dare carattere e rendere interessante anche una semplice tartare.
Un Verdicchio proviene dalla Vigna delle Oche in località San Lorenzo a Montecarotto per degli ottimi tortelli ripieni di “polpo alla Luciana”, il polpo viene cotto nella sua acqua, la polpa di cui è ripiena la pasta viene separata dai vari succhi usati invece per saltare il tortello, l’aglio e il prezzemolo, ingredienti fondamentali del polpo alla Luciana, vanno a completare il piatto sotto forma di salsa e piccole sfere.
Si passa ad un rosso per il prossimo piatto, un Terrano in purezza sloveno, Teran, 2016 di Matej-Svara, abbiano un risotto mantecato con patate acidificate con succo di limone e al di sopra mosto d’uva e coppa di bufalo.
Fantastiche le animelle di vitello, avvolte da una panatura di nocciole e una schiuma al cacao, accompagnate da tre tipologie di salse, alle nocciole, prezzemolo acido e una confettura al Kumquat, il mandarino cinese.
Ottima scelta lo Schioppettino di Bressan che con la sua forte personalità e le sue note speziata e di pepe nero, ben accompagna il bel piccione in fricassea con pungitopo e liquirizia in più servizi: il petto nel piatto principale, una tartelletta con un pâté realizzato con il quinto quarto e la coscia cotta a bassa temperatura. Buonissimo!
Non meno interessanti i dessert e la piccola pasticceria che concludono un interessantissima e piacevole cena.
Conclusioni
Sono rimasto colpito e sorpreso da Materiaprima Osteria Contemporanea, una cucina cosmopolita con influenze estere ma che parte sempre con una forte identità pontina, creativa e nello stesso tempo di sostanza. Belle scelte di sapore in una cucina di tecnica e di pancia che mi ha divertito.
Anche la sala, praticamente tutta al femminile, guidata da Sara Checchelani, si è mostrata sempre attenta e precisa nei dettagli.
Un’altra piacevole scoperta in un territorio, quello dell’Agro Pontino, che sembra ultimamente attraversato da un sorprendente fervore gastronomico e ora nuova stella Michelin!
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