VIANDANTE DEL CIELO Società Agricola – Da Guerre Stellari al vino, George Lucas ed il nuovo “skywalker”
Viandante del Cielo Presentata l'azienda vitivinicola del regista americano George Lucas
Passignano Campagna, 22 - 06065 Passignano sul Trasimeno PG
Email: winery@viandantedelcielo.com
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Nella teoria dei borghi più belli d’Italia è annoverato anche Passignano sul Trasimeno,
un piccolo comune di poco più di cinquemila abitanti della provincia di Perugia, prospiciente il lago Trasimeno.
Da qualche anno, a conferire lustro ulteriore agli abitanti di questa comunità, ed ai non pochi avventori e turisti che anelano alla scoperta di questi luoghi incontaminati, c’è l’Azienda Agricola Viandante del Cielo, nome evocativo che è la traduzione italiana di Skywalker, uno dei personaggi dell’immortale saga cinematografica del regista George Lucas, “Guerre Stellari”.
Proprietario dell’omonimo gruppo aziendale, con possedimenti in California ed in Provenza, la società di Lucas ha fondato Viandante del Cielo nel 2007, anno in cui la Skywalker Vineyards ha acquistato 24 ettari in tale zona, provvedendo contestualmente – dopo una genesi di circa sei anni - al restauro del Convento dei Cappuccini, un monastero del sedicesimo secolo, convertito con lungimiranza in un’elegante proprietà con dieci camere da letto.
Funzionale propaggine di tale corpus originario è rappresentato dalla suggestiva cantina curata dai premiati enologici Maurizio Castelli e Mery Ferrara, dotata di avanguardistiche vasche di cemento non vetrificate, a forma di tulipano, per l’affinamento dei vini, che rappresentano sicuramente una delle attrattive del progetto.
Eco-sostenibilità, zero impatto ambientale e visivo, valorizzazione dei vitigni autoctoni, insieme ad un uso temperato dei vitigni internazionali, fulcro del taglio bordolese in catalogo:
Viandante del Cielo ha tutte le carte in regola per essere annoverata fra le grandi tenute collinare del mondo, collocata proprio nel centro Italia, in una delle regioni che da qualche anno compete sugli scenari europei e mondiali, senza sfigurare con quelle tradizionalmente più vocate.
Ventiquattro ettari complessivi, quattro ettari vitati, circa ventiduemila bottiglie annualmente prodotte, per tre vini a rappresentarne la gamma, partendo dal “Lungolago”, un bianco complesso blend di Chardonnay e Grechetto di Todi, sostenuto da una interessante mineralità, così nominato alla stregua di omaggio all’importanza del lago, che tanto influenza, a livello pedo-climatico, il luogo.
Si prosegue con il “Pristinum” – che in latino significa originale, antico – debitore della millenaria tradizione enologica locale, di elevata duttilità di beva, rappresentante un assemblaggio esclusivo di varietà autoctone locali, Ciliegiolo, Pugnitello, Sanforte e Foglia Tonda, variabili in ragione delle singole vendemmie.
Terminando con il taglio bordolese “Viandante”, un vino modellato sulle grandi annate dei vini francesi della zona di Bordeaux, Cabernet Sauvignon in evidenza, con un importante supporto di Merlot.
In abbinamento “alla rovescia”, durante l’evento stampa di presentazione al Ristorante “Muse” del Grand Hotel Parker’s, i piatti dello chef Vincenzo Fioravante, di cui abbiamo avuto modo di assaggiare di recente il nuovo menù, alla presenza del direttore aziendale Joao Almeida.
Interessante il “polpo arrosto con salsa di provola, friarelli, pomodoro San Marzano semi dry”, sebbene forse con una nota di piccante in eccesso, che ha parzialmente sbilanciato l’abbinamento con il bianco di casa Viandante del Cielo.
Succulenti e di grande rigore i “ravioli ai tre pomodori”, rigorosamente home-made, seguiti dalla “tagliata di vitello da latte con salsa di pecorino e noci, rucola e pomodorino”.
Terminando con il nostro dessert tradizionale “pastiera napoletana”, in cui tuttavia si è pagato lo scotto di un grano eccessivamente passato, non capace di restituire la croccantezza dell’impatto, complice anche una eccessiva umidità.
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