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Ristorante Classico – fascino d’antan e contaminazioni gastronomiche nel locale di Via Cappella Vecchia

Aperitivo da Classico Ristorante italiano - con sale interne e dehor

Ristorante Classico – fascino d’antan e contaminazioni gastronomiche nel locale di Via Cappella Vecchia

Classico Ristorante Italiano

Vico S. Maria a Cappella Vecchia 44/46 - 80121 Napoli
Telefono: 081 2451144
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Aperitivo d’autore nell’elegante dehors di Classico, con la cucina dello chef Dilip Roche e il servizio del restaurant manager Gianpiero Arria.

IL LUOGO

Una scommessa vinta, quella dell’asset proprietario di Classico ristorante, volta a creare delle suggestioni ed atmosfere da bistrot parigino, con una elegante e funzionale ripartizione degli spazi: in una zona di Napoli da sempre soggetta a forti costringimenti logistici, le due ampie sale interne fanno il paio con l’accogliente dehors esterno, alle spalle della prestigiosa Piazza dei Martiri.

Ristorante Classico – fascino d’antan e contaminazioni gastronomiche nel locale di Via Cappella Vecchia

Lo spazio è il cortile dell’ex convento di Santa Maria a Cappella Vecchia e, come da imperitura regola monastica, perpetua è la condizione del silenzio e della tranquillità per gli avventori, dalla possibilità di un aperitivo – con selezione di amuse-bouche e formula con alcolico - sino a delle cene più composite, con menu degustazione disponibili, ovviamente possibilità di scegliere a la carte, e ampia cucina a vista.

Ristorante Classico – fascino d’antan e contaminazioni gastronomiche nel locale di Via Cappella Vecchia

Nessun cedimento a suggestioni turistiche di accomodamento, l’executive chef è il giovane Dilip Lakmal Roche, trentenne di origine singalese, ora partenopeo putativo, nell’impostazione tecnica e nei modi affabulatori: ex sous-chef di Lucio Paciello sin dagli albori, propone una cucina all’insegna delle contaminazioni fra i suoi luoghi di crescita, con la stella polare della stagionalità degli ingredienti e degli equilibri fra consistenze.

Grande risalto offerto al pescato del giorno, dunque, ma anche a verdure, salumi e formaggi di provenienza certificata, la maggior parte dei quali provenienti da piccoli produttori ed agricoltori, campani e non.

Ristorante Classico – fascino d’antan e contaminazioni gastronomiche nel locale di Via Cappella Vecchia

Meritevoli di segnalazione anche le frequenti iniziative culturali – possibili grazie alla razionale gestione degli spazi - con vernissage di artisti figurativi, reading di lettura, ed incontri con esponenti del milieu intellettuale partenopeo.

In sala infine – nella triplice veste di restaurant manager, maitre e sommelier – troviamo Gianpiero Arria, siciliano di nascita ma napoletano d’adozione, fautore di una interessante carta dei vini – oltre centocinquanta le referenze disponibili - ma anche grande appassionato di miscelazione, su tutti una ragionata selezione di gin e vermouth, senza disdegnare pairing al calice.

LE TAPAS ED I PAIRING

Dicevamo dei due menù degustazione, da cinque e sette portate, e della formula aperitivo, che ripropone in versione tapas dei piatti presenti nella carta, creando delle vere e proprie progressioni gustative, con forti influenze asiatiche.

Ristorante Classico – fascino d’antan e contaminazioni gastronomiche nel locale di Via Cappella Vecchia

Nel corso della serata dedicata alla presentazione dei nuovi appetizer, abbiamo degustato le panelle siciliane, uno dei “signature dish” dello chef, oltre ai crostini di pane cafone home-made, serviti con le guarnizioni più creative, dalle aringhe alla “finta carbonara” con emulsione di uova e pancetta croccante.

Ristorante Classico – fascino d’antan e contaminazioni gastronomiche nel locale di Via Cappella Vecchia

Si prosegue con le crocchette di baccalà islandese, e le tradizionali polpette al sugo, terminando con la deliziosa anatra in più consistenze, caratterizzata da un elegante impiattamento.

Ristorante Classico – fascino d’antan e contaminazioni gastronomiche nel locale di Via Cappella Vecchia

Validi e compositi i pairing proposti da Arria, dal pluri-premiato gin “Ginepro” dell’azienda friulana Risorgimento 5, assemblato a freddo con numerose erbe aromatiche, proposto con acqua tonica Fentiman’s, sino al red vermouth “Carlo Alberto riserva”, per un americano di rilievo.

Ristorante Classico – fascino d’antan e contaminazioni gastronomiche nel locale di Via Cappella Vecchia

Sotto il profilo enologico, l’esordio è riservato al Lugana Brut Metodo Classico D.O.C. della famiglia Olivini – sferzante e persistente al palato - proseguendo il Verruzzo Toscana I.G.T. 2021 dell’azienda Monteverro, blend da taglio bordolese di Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Syrah.

Crediti foto copertina: Leo Cremano

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