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Vijo Restaurant –Finedining con identità locale e carta dei vini creativa in Vitulazio (CE)

Vijo Restaurant in Vitulazio - identità locale e carta dei vini creativa

Vijo Restaurant –Finedining con identità locale e carta dei vini creativa in Vitulazio (CE)

Vijo Restaurant

Via Luciani, 18 - 81041 Vitulazio
Tel: 0823 377559
Aperto dal giovedì al sabato a cena, la domenica a pranzo

Si deve all’intrapresa dei soci fondatori Vincenzo Ciriello e Jose Maria Mirto – con la chef Serena Qualiano - l’apertura di Vijo, nell’alto Casertano, arrivato alla soglia del traguardo del primo anno di vita.

LA STORIA DEL LOCALE E L’ASSET PROPRIETARIO

Vincenzo Ciriello e Josè Maria Mirto – entrambi sommelier e maitre, con notabili trascorsi professionali – hanno molti incrollabili dubbi nell’esercizio della loro professionale, ma una sola certezza: dal loro connubio sarebbe nato qualcosa di importante, un sodalizio professionale che rappresenta un riaggiornamento dei rispettivi canoni operativi.

Vitulazio, nei pressi del fiume Volturno, è terra di fertilità eno-gastronomica – per alcuni il toponimo significherebbe “campo coltivato”, antica espressione latina alto-medioevale – Ciriello e Mirto sono divenuti imprenditori ed alfieri delle biodiversità locali, dando spazio nel loro ristorante-bistrot a tanti produttori autoctoni, con umiltà e dedizione.

Il primo – Ciriello – già in forze allo stellato “Papavero” di Eboli dopo esperienze estere a Londra e Sidney, attualmente direttore del Resort I Cacciagalli Winery – il secondo, Mirto, già sommelier dello storico Foro dei Baroni ed anche in forza al resort dei Cacciagalli nel versante wine and food, indirizzo garanzia di qualità e presidio gastronomico della Valle Telesina.

Al timone della cucina vi è l’executive chef Serena Qualiano – partenopea di nascita, compagna di Ciriello - che progressivamente ha perfezionato la proposta tecnica culinaria dopo importanti stage formativi al Relais Blu, Marennà e Foro dei Baroni anch’essa, facendo della contemporaneità la propria cifra stilistica, all’insegna della sinergia e dinamismo, rifuggendo da clichè celebrativi e formalismi, con ampio spazio alle note vegetali.

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Molto più di un semplice bistrot, dunque, nonostante l’ampia flessibilità negli orari – possibilità di aperitivo finger food con calice di vino, a scelta dalle referenze disponibili, tutte alla mescita – vuoi per l’ampio bancone ubicato all’ingresso, paradigma delle enoteche storiche che furono, vuoi per l’elegante cantina a vista con stanza a temperatura controllata, vuoi per gli articolati menù, disponibili anche nella composita forma della degustazione.

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IL MENU’ DEGUSTAZIONE ED IL WINE TASTING

Partendo dagli amous-bouche, si inizia dalla teoria di “salvia del nostro orto in tempura, bignè ricotta e limone salato, chips di polenta soffiata allo zafferano e pomodoro confit”, tra i lievitati proposti notabili i taralli al finocchietto, i grissini stirati, ed il pane ai grani antichi con ventiquattro ore di lievitazione ed idratazione al settantacinque per cento.

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Due gli appetizer, il primo, “uovo in purgatorio, con spuma di pomodoro San Marzano, fonduta di caciocavallo podolico, gel di datterino bruciato, chips di basilico” ha un mirabile equilibrio fra consistenze e giustapposizioni di acidità: il secondo “parmigiana 2.0, scrigno di melenzana ripiena di crema di parmigiano, spuma al parmigiano, olio al basilico e chips di pane”, manca forse della parte solida croccante, essendo preponderante la spuma.

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Interessanti i due primi, la Nerano che non ti aspetti in un luogo del genere è amalgamata e dosata con i crismi negli ingredienti, “spaghettone Voiello alla Nerano, fonduta di cacio, olio al basilico e chips di zucchine”, mentre i “fusilloni di Gragnano del pastificio Liguori con crema di friggitelli, pomodorini bruciati all’aglio, gel ponsu e nocciole di Teano” si fregia di ingredienti eccellenti, da rifinire l’amalgama, un pochino slegata al palato, sebbene gustosa.

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Complesso e stratificato nelle influenze la “variazione d’agnello” come secondo, composto da costine di agnello irlandese panate con senape di Dijone e pane panko, filetto cotto a bassa temperatura, gyoza di stracotto al vino rosso con fondo, purea di patate con erbe di Provenza, chips di patate viola”, a riecheggiare la sapidità della razza laticauda campana.

Vijo Restaurant –Finedining con identità locale e carta dei vini creativa in Vitulazio (CE)
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A concludere, assaggio dei dessert in carta “cake madeleine all’arancia, namelaka al limone, sorbetto all’arancia e tulle al lime” e “lingotto di brownie al cioccolato fondente, ganache al caramello salato, gel di bergamotto caramello mou e pere coscia fresca”, di grande eleganza negli impiattamenti, senza nessuna nota di zuccheri in eccesso, sapiente l’introduzione di quelle salate a stemperare.

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Come wine tasting – rifuggiamo dal versante di pairing, in quanto legato a formalismi eccessivi ed eccessivamente statico – l’esordio con lo Champagne Blanc de Blancs Grand Cru “Mallol Gantois, seguito dal Basco Mediterraneosia, Moscato di Terracina macerato ed affinato in anfora, da vecchi impianti.

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Proseguiamo con i due vini dell’outsider Davide Campagnano, nomen omen, in Castel Campagnano, con il Nativo 2020 Terre del Volturno Rosso I.G.T. e Pallagrello Bianco I.G.T. 2021, bene in grado di sostenere la complessità degli appetizer, minuscole produzioni a vocazione biologica: segue il Metodo classico Brut Inganno 572 dell’azienda Calatroni, prodotto in Oltrepò pavese da uve Riesling Italico, ed infine, sull’agnello, l’Aglianico Campania I.G.T. 2021 della maison irpina Rosa Boccella, fine ed elegante.

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Chiusura riservata all’amaro teutonico Meyer’s Bitter, composto da 40 erbe raccolte anno per anno nelle alpi Bernesi, spezie, fiori e note verdi ben equilibrate, erbaceo e complesso, seguito da Amara, dalla selezione esclusiva delle migliori scorze di arancia siciliana rossa IGP: ultima chicca, il caffè della torrefazione del selezionatore Aldo Verrengia in Cellole, degustiamo, direttamente dalla Moka, quello denominato Kenya Al Jabbah, connotato da note di cacao, fragola e biscotto.

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