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Gordon Ramsay, i ristoranti registrano un calo di fatturato di 67 milioni di euro

Lo chef star britannico Gordon Ramsay in grosso calo di fatturatoper la pandemia:"bisogna cambiare mentalità e restare ottimisti"

Gordon Ramsay, i ristoranti registrano un calo di fatturato di 67 milioni di euro

Pochi giorni fa, il primo ministro inglese Boris Johnson ha presentato ai cittadini una exit-strategy per l’allentamento delle misure anti-Covid. che se darà esito sarà positivo, cancellerà le restrizioni il 21 giugno.

La sua exit-strategy prevede 4 fasi, con una tempistica dettata dai dati concreti e non da scadenze fissate a priori. Il passaggio a ogni fase dipenderà da 4 test, ovvero il successo della campagna di vaccinazione, il numero di ricoveri in ospedale, la pressione sul sistema sanitaria e l'impatto di eventuali nuove varianti.

Tra le varie date che scandiscono i passaggi, per i ristoranti si dovrà attendere la fase 2 , non prima del 12 aprile, con "pub e ristoranti potranno riaprire gli spazi all'aperto con la regola massima delle 6 persone" e solo in fase 3 (all'incirca dal 17 maggio) si potrà riprendere a vedere amici e parenti anche al chiuso in un ristorante.

Nel frattempo in UK siamo al terzo lockdown ed il settore dell'ospitalità risulta davvero piegato in due tanto da parlare di perdite sul fatturato che sfiorano i 67 milioni di euro. E parlo del solo Gordon Ramsay!

In una intervista al The Sun, la celebre star della cucina televisiva ha dichiarato: " Siamo sopravvissuti agli attacchi terroristici dell’11 settembre, abbiamo svoltato più o meno indenni il crollo finanziario del 2008. Poi il Covid-19: un fulmine a ciel sereno! In tutta franchezza, come molti, pensavo che se ne sarebbe andato in due settimane. Mi sono sbagliato, ci siamo sbagliati: la strada è ancora lunga. Ora la situazione è davvero difficile. A dicembre i miei 35 ristoranti avevano ricevuto prenotazioni, cancellate dall’oggi al domani, per un controvalore di mancati introiti stimato in 10 milioni di sterline. Questo dopo che il governo ha rivisto, inasprendole, le misure di sicurezza per contenere i contagi ."

Chef Ramsay ha un'attività molto espanda: parliamo di 18 ristoranti nel Regno Unito, tra cui Pétrus, Bread Street Kitchen e Restaurant Gordon Ramsay, e 17 locali nel resto del mondo; attività che dal "dal 19 marzo del 2020 al 3 febbraio di quest’anno hanno registrato un calo del fatturato pari a 57,5 milioni di sterline (poco più di 66 milioni e 800mila euro). Le chiusure, causa pandemia, sono state devastanti per il settore."

Fortunatamente lo chef ha poi messo in chiaro di essersi avvalso del piano di ammortizzatori sociali del governo per preservare centinaia di posti di lavoro. Lo stesso Ramsay nel podcast di Frank Warren aveva definito gli aiuti governativi "fondamentali per il proseguimento delle attività".

Pare che durante il primo lockdown Ramsay non si fosse limitato alla chiusura dei locali ma sembra che avesse lasciato a casa ben 500 dipendenti (tra cuochi, camerieri, lavapiatti) senza alcuna garanzia di riassunzione a emergenza terminata.

In seguito è stato fatto sapere che quella dei licenziamenti era solo un’ipotesi fuoriuscita prima delle agevolazioni del governo Johnson.

Ramsay ha anche dichiarato che "è fondamentale modificare l’idea di ristorazione. Rimango ottimista, ma per farcela bisogna cambiare la mentalità con cui ci si è mossi fino a ora".

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