A grande richiesta, la ricetta della Pizza Rustica di Maccheroni di Giovanni Mele
A grande richiesta, la ricetta della Pizza Rustica di Maccheroni di Giovanni Mele
La Pizza rustica di Maccheroni di Giovanni Mele
A casa mia la pizza rustica di maccheroni è un oggetto mitologico, al limite del leggendario. Non perché sia di difficile realizzazione, anzi è una ricetta di recupero che in ogni casa si realizza dall’alba dei tempi. Pasta avanzata del giorno prima, qualsiasi esso sia il condimento, addizionata di uova sbattute, formaggio, un filo di olio e in padella a friggere. Na frittata, di maccheroni. Chesta è na pizza (lasciatemi passare, erroneamente, il termine) di maccheroni perché la cottura è al forno, comme a na pizza, chiena di ogni qualsivoglia cosa saporita. “Chiena e devozione”. Così diceva mia nonna, e così dice tutt’oggi mia zia Nunziata, a masta ra pizza rustica di maccheroni. Dicevo leggendaria perché manda in bambola contemporaneamente tutti e 5 i sensi. Un crunch pazzesco, un tripudio di colori, profumi e sapori miscelati in maniera del tutto indefinita, perché “Zia mi diresti per piacere le dosi precise che la voglio fare a casa?” la risposta è sempre la stessa: “ma quali dosi precise, fai a sentimento, chell che ce mitte chell ce truove”.
Ho cercato seriamente però di farmi quantificare gli ingredienti e su per giù questo è quanto:
Pizza rustica di maccheroni
Per 1kg di pasta (preferibilmente spaghetti o bucatini):
250 gr sugna non salata o in alternativa burro
250 gr salame tipo Napoli
300 gr prosciutto cotto
300 gr Emmental svizzero
300 gr formaggio dolce (provolone giovane dolce)
300 gr provolone semi piccante o piccante
150 gr parmigiano grattugiato fine
8/10 uova (dipende se vi piace più morbida o più compatta)
Pangrattato q.b.
Sale q.b.
Pepe q.b.
L’operazione preliminare è quella di tagliare tutti i salumi ed i formaggi a dadini non molto grandi (1cmx1cm).
(Foto di Antonio Tammaro)
Lessare la pasta molto al dente e dopo averla scolata per bene bisogna condirla con la sugna (o il burro) e lasciar raffreddare. È un passaggio fondamentale dal quale dipende la riuscita dell’intera ricetta. Sbattere le uova con sale e pepe ed unirle alla pasta assieme alla dadolata di salumi e formaggi. Mescolare benissimo ed una volta terminato il composto così ottenuto deve risultare abbastanza morbido (per questo l’utilizzo delle uova è personale). Versare il tutto in una teglia alta e capiente, precedentemente imburrata e cosparsa di pangrattato. Cospargere la superficie con un mix di parmigiano e pangrattato, aggiungere poi fiocchetti di sugna (non abbiate paura, se evitate questo passaggio il risultato non sarà lo stesso). Cuocere in forno statico a 190° fino a perfetta doratura, in pratica quando si “arrosca” bene la parte superiore.
(foto di Antonio Tammaro)
Queste sono “dosi” modificabili tranquillamente al rialzo, non vi permettete al ribasso perché zia Nunziata vi guarda e vi cazzea, ma ricordatevi soprattutto che: “uagliò, tu chell che ce mitte chelle ce truove!”
Mia zia Nunziata <3