Fabio Tammaro: "Dovrei addobbare il ristorante ma non riesco a fare finta di nulla. Non me la sento, scusate"

Foodclubberslun 7 dic 2020

Accogliamo e pubblichiamo questa riflessione di Fabio Tammaro di Officina dei Sapori (Verona).

Pensiamo che siano molti i ristoratori che stanno vivendo le stesse emozioni pur attenendosi al cerimoniale che li vuole indaffarati in addobbi e luci, come a non voler pensare che quest'anno è tutto inevitabilmente diverso.

"Sono settimane che mi trovo a ragionare sugli addobbi di Natale. Di questo Natale.

Anno 2020: l’anno dei demoni, del futuro negato e del presente pesante come un macigno su una formica.

Da un lato, sarebbe stato ingiusto ignorare completamente la festività più importante dell‘ anno, a causa di questo maledetto virus che ci ha reso ancor meno umani del previsto.

Ma è altrettanto inopportuno - secondo il mio inutile punto di vista - recitare un copione, addobbando a festa questo periodo, facendo trenini, Brigitte Bardot Bardot , rispolverare Michael Bublè come colonna sonora e far tutti finta che va tutto bene.

Non me la sento. Scusate.

Sarà sicuramente un Natale differente, non per forza “peggiore” di quelli precedenti ma sicuramente non uguale. Non per altro ci stiamo adattando continuamente alle esigenze dei clienti. Anche a Natale lo faremo, proponendo un apposito menù che offra diverse soluzioni di consumazione: da mangiare da noi, da portarlo a casa o da rigenerarlo persino a cena.

Ma non me la sento di fingere.

Non me la sento di addobbare a festa un luogo che fa dell’accoglienza il suo credo, della qualità la sua mission ma - soprattutto - della SINCERITÀ la sua caratteristica principale.

Allora a costo di sembrare cinico, insensibile, inappropriato, anti commerciale ed anti convenzionale, vi comunico che non faremo alcun addobbo. Onoreremo il Natale in maniera pacata, ai nostri tavoli, sorridendo e facendovi trascorrere nel massimo del relax questi giorni particolari, con tutto il mare possibile.

Ma non chiedeteci di mettere festoni, lucine, laser luminosi e presepi. Perché ci chiedereste di fingere, di recitare, di fare cose non sentite. E noi non l’abbiamo mai fatto.

Sarà un Natale diverso, come dicevo.

Noi - nel nostro piccolo - ci saremo per tutte le festività e non vediamo l’ora di accogliervi e di farvi trascorrere un paio di ore tra chiacchiere, risate, buon vino, ottimo pesce, tanti dolci e tanto relax.

Augurandoci di persona un sereno Natale con un’enorme, immensa, umanità."

Altri articoli