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Champagne Cuvée du Goulté Blanc de Noirs 2013 Marie Noelle Ledru La signora del pinot noir

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Champagne Cuvée du Goulté Blanc de Noirs 2013 Marie Noelle Ledru La signora del pinot noir

Oltre ai suoi strepitosi champagne, di Marie Ledru mi ha molto colpito il fatto che in etichetta si definisca “viticoltrice”, si scrive proprio così anche in francese, sottolineando il forte legame personale con la terra e le vigne, e un modo di essere autentico e artigianale.

Attenzione, artigianale non assume mai una dimensione, o significato, di semplice, i suoi champagne offrono bevute da capogiro.

Una vera e propria star delle nobili bollicine d’Oltralpe, che non si è montata la testa, ma rimane ferma suoi propri principi di naturalità, solidi sia in agricoltura che in cantina dove remuage e sboccatura sono ancora manuali. Ѐ talmente intenso e profondo il rapporto con le vecchie vigne, circa 40 anni, da avere scelto di ridurre i 6 ettari ereditati dal padre, a 1,7 dopo una certa età, per essere sicura di continuare a fare del proprio meglio, ma sembra anche per scocciature legate alla spartizione dei beni.

Nel mondo del vino è nota come la signora del pinot noir, essendo una eccellente esperta ed interprete di questo vitigno. Le vigne sono ad Ambonnay, terroir muscoloso, il grand cru celebre per essere particolarmente vocato per quest’uva tanto amata dagli appassionati di champagne.

Champagne Cuvée du Goulté Blanc de Noirs 2013 Marie Noelle Ledru La signora del pinot noir

Ricordo di averla conosciuta in un evento memorabile a Reims, Terres et Vins de Champagne nel 2017, andato in scena nel bellissimo Palais du Tau. Ironica e sempre molto sorridente, c’era una gran fila al suo banco di assaggio e nella foto pubblicata sulla brochure di presentazione indossava una corona di acini di pinot noir, sempre in chiave giocosa. Mi sono ripromessa più volte di tornarci, ma ad oggi non ci sono riuscita.

Sempre sull’etichetta di questo blanc de noir si legge Cuveé de Goulté, che significa il meglio del meglio della spremitura dell’uva. I suoli sono caratterizzati dal colore verde della marna, ma anche dalle sabbie chiare e ricche di calcari di diversa natura, argillosi a tratti. Altra scelta significativa nella vinificazione è di utilizzare solo acciaio e di lasciare svolgere la fermentazione malolattica, affinamento in bottiglia sur lie per 60 mesi, nessuna filtrazione o stabilizzazione.

Il dosaggio e di soli 4g/l, lo champagne ha grinta, è ricco sia nei profumi che all’assaggio importante. Il pinot noir si fa sentire e conduce il gioco con austerità e vigore già nei sentori di mirtilli e more, fino a dare corpo e importanza al sorso. La vena minerale fa da leit motive nei toni della grafite, spuntano lentamente nuance eleganti della mentuccia, della buccia di arancia e di briosce. L’assaggio ha carattere, profondità sempre con un andamento elegante, riporta i toni dei frutti scuri di bosco e di agrume teso sulla spinta dell’acidità, piacevolmente salino in chiusura. Uno spettacolo!

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