Foodclub Anno Terzo. Buon 2021 insieme a noi!

Il nostro punto di vista su tradizione e modernità in gastronomia

Foodclub entra nel suo terzo anno di vita.

Uno scorcio di 2019 per venire al mondo ed emettere i primi vagiti, dopo una gestazione in cui suggerimenti e contributi non sono mancati per affinare e confezionare l’idea iniziale del nostro webzine di gastronomia, nato dall’incontro non casuale, ma disinteressato, tra vecchi, come me, e giovani di talento.

Un 2020 pieno di movimento, segnato in modo inesorabilmente negativo dalla pandemia di Sars-CoV-2 in cui abbiamo mantenuto la barra dritta. Un 2020 che io personalmente, come medico e giornalista, ho comunque vissuto e finanche apprezzato, giacché ci ha aperto gli occhi e ci ha fatto rendere conto della nostra fragilità. Ha denudato le nostre debolezze, ma anche la nostra forza. Un 2020 in cui abbiamo raccontato storie di vita vissuta, non mistificata, degli attori e dei protagonisti del mondo gastronomico, senza pregiudizio, né retropensiero. Siamo intervenuti su questioni importanti dicendo chiaramente il nostro punto di vista. Abbiamo tessuto relazioni positive dal livello locale a quello internazionale. Non è un caso, perciò, che Gambero Rosso ci abbia scelto e segnalato come il “Sito Italiano dell’Anno”. Grazie.

Comincia oggi il nostro 2021.

Non siamo in ansia, eppure siamo trepidanti perché è grande, tumultuoso il turbinio delle idee e delle nuove cose da raccontare che circola tra tutti gli autori di Foodclub.

Guardiamo ben oltre la crisi.

Tutto rinascerà e ricomincerà.

È la storia dell’umanità che ce lo insegna.

Ragioneremo sulle nostre tradizioni nel senso delle cose che ci ricorda Massimo Montanari: «quando parliamo di memoria, di ricordi, di tradizioni non stiamo parlando di passato, ma di presente. La memoria gioca con il passato ma adesso quel passato appartiene a noi, se abbiamo deciso di mantenere quei frammenti di passato che oggi riteniamo meritevoli di accompagnarci in un viaggio che continua. La tradizione siamo noi».

Ragioneremo sul senso della contemporaneità e della modernità così come lo esprimeranno i giovani che ripartiranno e i meno giovani, i vecchi di questo mondo della tavola che non sono caduti e non si sono arresi.

Racconteremo tante e tante storie con l’occhio attento e la mente sgombra.

Continueremo a essere on air sul web, ma nulla è escluso.

Ci saranno moltissime iniziative off-line.

Non avremo, perciò, il tempo per replicare a chi è aduso a insultare gli altri.

Per dirla con Filippo Domaneschi: «gli insulti rappresentano il lato oscuro del linguaggio, un fenomeno deplorevole e maleodorante».

Buon 2021 insieme a noi!

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