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I 5 Gin invecchiati per l'inverno

Cognac, Rhum, Whisky? Non soltanto! Oggi la barrique accoglie anche il Gin

I 5 Gin invecchiati per l'inverno

Cognac, Rhum, Whisky? Non soltanto!

Oggi la barrique pare essere diventata molto più democratica e sempre più accogliente per il Gin, che vuole scollarsi di dosso la nomea di distillato estivo e prova a conquistare i mesi freddi con un’innovazione che forse sarebbe meglio definire un ritorno al passato.

Ebbene si, in effetti invecchiare il Gin non è certo una novità se pensiamo che nelle navi della marina inglese era trasportato così. Insomma, forse nel periodo d’oro dei “Gin Palace” una nota di legno non era così insolita nel distillato botanico per eccellenza. Ecco alcuni prodotti che hanno trovato nel legno la loro anima in più:

Palma Oak Aged Spiced Gin

I 5 Gin invecchiati per l'inverno

Mallorca Distillery è la prima distilleria artigianale dell’isola spagnola. Qui si producono una Vodka Biologica arricchita con un tocco di Flor de Sal e un Gin a base di botaniche sostenibili.

L’azienda infatti crede molto in un Km zero e nell’Organic, e tutti gli ingredienti sono raccolti localmente durante il corso dell’anno, grazie ad una serie di collaborazioni con piccoli produttori biologici dell’Isola, che forniscono ad esempio fiori selvatici e agrumi freschi provenienti dai frutteti rurali di Maiorca. Anche le bacche di ginepro sono insulari, così come i fiori di mandorlo, raccolti una volta all’anno prima della primavera, le foglie d’arancio e la lavanda, in un mix decisamente mediterraneo. Del gin esiste per l’appunto anche una versione invecchiata in botti di quercia che precedentemente contenevano il vino locale, ovvero il Manto Negro.

Argintum Mare d’Inverno

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Una special edition da sole 100 bottiglie che riprende la tradizione dei marinai di conservare il Gin nelle botti per scaldarsi nelle notti fredde durante i viaggi in mare. Il gusto delle solite botaniche, stavolta raffinate però dal legno, così da godersi l’Argentario tutto l’anno.

“ArGINtum Mare d’Inverno nasce, al di là della proclamazione di un successo raggiunto in così poco tempo dal suo precedessore, soprattutto per contestualizzare l’antica tradizione del trasporto marittimo nello spedire e conservare i distillati in barili di legno già nel XVIII secolo” racconta il proprietario dello Sparkling American Bar di Porto Santo Stefano “Ciò accadeva già con il rum, ma fu significativo il fatto che, se ai marinai era riservata una dose quotidiana di quest’ultimo (il TOT), gli ufficiali dimostravano una maggiore preferenza per il più raffinato Gin”.

Per questa nuova referenza si passa ad una bottiglia più marinaresca, di vetro verde scuro, e a un’etichetta ispirata alle vecchie mappe nautiche, realizzata dal giovane artista campano Alfredo del Bene, in arte The Animismus. Da un gin estivo e mediterraneo a un gin d’inverno, da meditazione, che nasce dopo un affinamento in botti di rovere, precedentemente utilizzate per il brandy Humilem, che gli conferisce profumi più intensi e note marcatamente più complesse sul profilo aromatico. Sfumature che lo rendono un prodotto perfettamente in linea con le temperature di questi giorni.

Mediterraneo Barreled Gin

I 5 Gin invecchiati per l'inverno

Questo Gin d’origine aretina ma distillato a Londra, che si contraddistingue per la sua volontà di raccontare le coste del Mare Nostrum attraverso le sue botaniche. Questo distillato infatti aveva fatto notizia per la vittoria del World Gin Awards del 2021 come miglior London Dry.

Oggi la famiglia Mother’s Ruin si allarga, grazie a questa versione barrel nata dalla collaborazione con la cantina Baracchi di Cortona, che ha messo a disposizione le proprie botti di Syrah. Questa scelta territoriale, rende molto interessante il prodotto anche dal punto di vista gustativo, visto che quasi tutti i gin affinano in vino bianco, mentre qui si è scelto botti che hanno contenuto un grande rosso. Ne sono state prodotte soltanto 1236 bottiglie da 50cl, numerate a mano, confezionate il astuccio di velluto logato.

Hart And Dart Mulberry Barrel Dry Gin

I 5 Gin invecchiati per l'inverno

Questo Gin realizzato in Inghilterra dalla rinomata distilleria Capreolus per la linea Hart & Dart, è un prodotto esclusivo, realizzato in piccole quantità ed è invecchiato in botti rarissime di gelso. La base di Garden Swift (ex Garden Tiger) è invecchiata per 3 mesi in nuove botti, per poi essere spostata ulteriori 3 mesi in botti neutre così da esaltare i tannini. Espressione unica e limitata, che si definisce botte per botte, questa edizione è stata imbottigliata in esclusiva per Velier, e conta solo 480 bottiglie. Il legno di gelso porta dolcezza, tannino e complessità floreale, per un gin unico che si avvicina alla varietà di Gin Old Tom.

Fifty Pounds Cask at the Back

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Esistono solo 500 bottiglie al mondo di questa limited edition del gin Fifty Pounds Cask at the Back, che ci riporta al 19 secolo, quando il gin veniva trasportato in botti di rovere, spesso state usate per far maturare lo sherry.

Il nome deriva proprio dai barili denominati “Cask at the Back”, che erano conservati sul retro dei magazzini, nei quali venivano stoccate le riserve di gin per essere trasportate: proprio per la loro posizione, rimanevano fermi più a lungo rispetto a quelli collocati nella parte antistante, a causa dell’accesso più difficile; così, il gin che contenevano acquisiva un colore più scuro ed un carattere diverso, soprattutto quello all’interno di botti già utilizzate per lo sherry.

Prodotto in piccoli lotti, questo gin super premium è ottenuto partendo da una base neutra, costituita da un’acquavite di cereali distillata 4 volte, nella quale vengono immerse, per un periodo di 2 giorni, le botaniche, tra le quali troviamo, oltre alle bacche di ginepro, bucce di arance amare di Siviglia, fiori, bacche, liquirizia italiana, angelica, cardamomo dal Medio Oriente, bucce di limoni di Valencia e grani del Paradiso dell’Africa. Il tutto viene distillato una quinta volta in un vecchio alambicco e il prodotto lasciato riposare per almeno tre settimane, in modo che gli ingredienti si amalgamino al meglio.

Segue poi l’invecchiamento di 7 anni in un unico barile di rovere americana ex sherry Pedro Ximénez e l’imbottigliamento in una preziosa bottiglia incastonata in un’anima di legno.

Al naso presenta classici aromi di ginepro e agrumi, con sentori di legno e rovere tostato, uniti a note floreali, sentori di uvetta, prugne e nocciole. In bocca, la dolcezza iniziale lascia spazio alla morbidezza, con una finitura lunga e arrotondata.

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