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Il San Giuseppérignon delle feste! Sequestrato champagne contraffatto pronto per essere stappato dal valore superiore ai 140.000 euro

In giro per l'Italia a sgominare bande di champagne contraffatto

Il San Giuseppérignon delle feste! Sequestrato champagne contraffatto pronto per essere stappato dal valore superiore ai 140.000 euro

Mentre dall'alto (in tutti i sensi) continuano a generare confusione e instillate incertezze, qualcuno stava già preparando le bottiglie da mettere al fresco. Solo che al fresco ci sono finiti proprio loro!

Una donna di 55 anni e un uomo di 48, entrambi originari di Sarno (Salerno), sono stati denunciati per contraffazione e ricettazione. I due sono responsabili della fabbrica clandestina scovata nel seminterrato di un edificio residenziale a San Giuseppe Vesuviano (Napoli). All’interno sono state trovate 774 le bottiglie di champagne “Moet & Chandon” contraffatte che sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza.

Avrebbero potuto creare un nuovo brand che avrebbe affezionato tanti clienti e sarebbe stato molto più che Made in Italy. Immaginate la scena:

"Mancano 2 minuti alla mezzanotte, è tutto pronto?"

"Prendo le bollicine. Che dici, quale stappiamo?"

"Quella francese tienila per la prossima volta, quest'anno deve andare via con il botto veramente: prendi la San Giuseppérignon!"

Il San Giuseppérignon delle feste! Sequestrato champagne contraffatto pronto per essere stappato dal valore superiore ai 140.000 euro

Poteva diventare la situazione tipo! Avrebbero potuto creare l'immagine che avrebbe sostituito lo screensaver di migliaia di schermi, andando a sostituire Materazzi con la testa di Zidane puntata sul petto. E invece...

Invece gli specialisti del Gruppo Tutela Mercato Beni e Servizi del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Napoli hanno scoperto un opificio perfettamente allestito per l’etichettatura di bottiglie contenenti il falso champagne con il famoso marchio francese logato su tappi, etichette, contenitori in cartone, copri-tappo in alluminio, falsi loghi "Moet & Chandon" e "Sapio" ma anche “Olio San Colombano” e “Made in Italy", per un totale di 129.400 accessori.

Infatti parliamo di 1.400 litri tra champagne, olio ed alcool etilico perché oltre al falso champagne francese sono state sequestrate 804 bottiglie di olio “Sapio” e bottiglie di alcool etilico dei marchi "La Sorgente" e "Fiume", tutto privo delle indicazioni obbligatorie in materia di tracciabilità alimentare.

Il San Giuseppérignon delle feste! Sequestrato champagne contraffatto pronto per essere stappato dal valore superiore ai 140.000 euro

Ovviamente il lavoro lo devi fare per bene, quindi sono stati sequestrati anche 1.100 contrassegni di stato per bevande alcoliche con il marchio della Repubblica Italiana, che manco a dirlo era contraffatto!

I prodotti contraffatti, se fossero arrivati sul mercato, avrebbero fruttato circa 120mila euro.

E non c'è dubbio che tutto il mondo sia paese dato che anche oltre oceano si parla di contraffazione di vino Made in Italy. In Canada sono state "imitate" quasi mille bottiglie di Amarone della Cantina Valpolicella Negrar: dopo averle riempite con un vino di scarsa qualità sono tornate a rifornire gli scaffali dei negozi Lcbo (Liquor Control Board of Ontario), il monopolio di stato deputato all’importazione e alla distribuzione degli alcolici. I controlli sono scattati in seguito alle numerose restituzioni di bottiglie che, si è notato poi, avevano tutte lo stesso codice identificativo, tutte lo stesso numero di serie.

Le notizia arrivano a pochi giorni da quanto accaduto la settimana scorsa in Piemonte dove i Carabinieri del Nas e del Comando provinciale di Cuneo, nonché i Finanzieri del Comando provinciale di Asti, hanno sgominato una banda di contraffattori di vino che vedevano come protagonisti della contraffazione vini come Sassicaia, Tignanello, Sito Moresco ed anche lo stesso Amarone della Valpolicella e Ripasso!

Nove le persone indagate e oggetto di misure cautelari in varie provincie italiane per falsificazione di brand noti come Gaja, Antinori, Ornellaia e Masseto: cinque arresti domiciliari e quattro obblighi di dimora fra il Piemonte, Genova, Pesaro-Urbino, Milano, Roma e Brindisi.

Il San Giuseppérignon delle feste! Sequestrato champagne contraffatto pronto per essere stappato dal valore superiore ai 140.000 euro

I numeri dei sequestri dell’ultimo anno sono assurdi: 15 mila bottiglie, 10.600 etichette contraffatte, 8.393 contrassegni di Stato di vini Doc e Docg, 165.320 capsule con marchi e loghi di aziende e oltre 200 chili di sostanze vietate in ambito enologico (aromi, sciroppi, coloranti), per un valore di rivendita pari a 200 mila euro.

Tutto avrebbe avuto inizio nel 2016, in Svizzera con 54 mila bottiglie di vino contraffatte con cui la banda avrebbe avviato il business, riuscendo a realizzare un giro d’affari di 932 mila euro in due anni, sino al 2018. Per questa ragione le indagini si sono allargare in Canton Ticino. Ora ditemi che non sono la sola ad aver pensato ad una vendetta servita gelida per quel famoso spot anni 90 che recitava: "svizzero? no, novi!"

Ad ogni modo le accuse sono molteplici: associazione a delinquere, riciclaggio, auto-riciclaggio, contraffazione di altri pubblici sigilli, frode nel commercio di bevande e contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine alimentare. Inoltre si aggiunge l’utilizzo e l’emissione di fatture false per operazioni inesistenti. Come l'accoglienza degli svizzeri d'altronde!

Ma non è finita qui, assolutamente!

A fine giugno di questo stesso anno, i carabinieri del Nas di Firenze hanno scoperto una rete di contraffazione facendo scattare otto perquisizioni nelle province di Avellino, Barletta-Andria-Trani, Brescia, Como, Foggia, Pisa, Prato e Roma che poi ha portato ad undici indagati, in concorso, per contraffazione. Le forze dell’Ordine scoprirono che una coppia di Prato, commercianti nel settore dell'enologia, si occupavano di ritirare le bottiglie ormai vuote dal mondo della ristorazione, avendo così accesso ad una miriade di etichette di pregio (con marchi di denominazione IGT/DOC/DOCG) di noti brand toscani, piemontesi e di bollicine francesi. Furono una serie di segnalazioni riguardo delle vendite anomale su E-bay a far partire le indagini già nel 2018. Sulla piattaforma di aste online, infatti, venivano battute bottiglie di vino pregiato con un contenuto diverso da quelle indicato in etichetta.

I lotti venduti venivano spacciati per Champagne, Brunello e Barbaresco ma erano semplicemente vino in cartone da hard discount. I vari prodotti avevano trovato terreno fertile soprattutto all’estero con acquirenti in Spagna, Germania, Belgio, Francia e Stati Uniti. Un vero e proprio mercato parallelo.

Il San Giuseppérignon delle feste! Sequestrato champagne contraffatto pronto per essere stappato dal valore superiore ai 140.000 euro

La centrale di contraffazione di vini -nascosta in uno scantinato- è stata localizzata a Brescia; al suo interno venivano stoccate bottiglie, capsule, carta da imballaggio, tappi, gabbiette da spumante e confezioni di vino rosso in formato bag in box. Finito il lavoro si passava alla vendita dei falsi top di gamma a prezzi competitivi, arrivando a "picchi" da oltre mille euro per alcune bottiglie di magnum.

Insomma, possiamo dire che non mancano di certo le idee per non annoiarsi in pandemia.

Anche perché i numeri del settore vino durante il lockdown hanno visto un andamento altalenante ma tutto sommato in crescita dato il +6,9%. Anche qui l’online ha visto una crescita impressionante con un +122% nel progressivo 2020, e 200% per marzo e aprile. DAi dati è emerso che più della metà degli italiani ha acquistato vino online per la prima volta in questo peridoo e di questi il 47% dichiara che continuerà a farlo, Magari da adesso con più attenzione.

In fondo un brindisi unisce tutti e si sa “Chi non beve in compagnia o è un ladro o è una spia”.

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