Luppolata 2019 la Apa che segna la crescita nello stile del birrificio Serrocroce
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Suona un po’ strano che in Irpinia, terra di grandi vini, ci sia un’ eccellenza del mondo della birra artigianale, il birrificio Serrocroce di Vito Pagnotta.
In effetti è un areale dove l’agricoltura da sempre è una attività predominante e trainante. Così come l’alta Irpinia storicamente è territorio di contadini dediti alla coltivazione del grano e dei cereali. Tradizione che nel tempo è andata scemando vista la poca redditività dei prodotti. Da diversi anni, specie i giovani, stanno riscoprendo questo settore, ingegnando progetti capaci di stare al passo con il mercato e con le tendenze del momento.
Vito ha avuto da giovanissimo una brillante visione di rivalorizzazione della propria azienda agricola a Monteverde, creando un progetto che chiudesse la filiera di produzione.
In seguito ad un percorso di studi molto impegnativo, è agronomo specializzato nella coltivazione di grani tradizionali italiani e mastro birraio, ha dato vita al birrificio artigianale Serrocroce, nome di successo e immediatamente associato al concetto di qualità. Ma non solo, chi lo conosce ha forte la consapevolezza di avere a che fare con una persona tenace, autentica, rigorosa sui principi di rispetto dell’ambiente e dell’etica.
Così i cereali coltivati nella azienda agricola di famiglia a Monteverde finiscono nelle sue birre, ormai apprezzatissime.
In questi giorni ho riprovato l’ultima etichetta, frutto del recente progetto che vuole la coltivazione del luppolo in casa Pagnotta. E sì, qui non si perde tempo, Luppolata in stile Apa esce sul mercato proprio nel 2019, in pieno periodo di fermo pandemico. Poche bottiglie, circa 2000, di questa birra che, più di tutte le altre Serrocroce, porta con sé l’interezza della visione di Vito, della sua terra, del modo di sentirla, consolidando la struttura aziendale e la possibilità di crescita elevando la qualità.
Degustarla dopo più di due anni è stata una bella sorpresa, Luppolata 2019 ha acquisito eleganza, mantenendo una struttura leggiadra, amplificando la piacevolezza del sorso, sottile e di buona acidità, appena amaro in chiusura, il tutto supportato da una espressione olfattiva estremamente piacevole, floreale, pepata, vegetale, agrumata nei toni del mandarino – ha un solo difetto, finisce in fretta ed è difficile reperirla vista la produzione limitata.
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