Mira Brut Nature 2016 Porta del Vento le bollicine di catarratto di Marco Sferlazzo
Degustazione Mira spumante metodo classico catarratto but nature Porta del Vento
Da un po’ di anni mi piace ritornare ad Ortigia in estate, la bellissima città barocca che racchiude il centro storico di Siracusa. Credo non ci sia altro luogo di mare in Italia capace di mettere insieme tanti punti di interesse: qui puoi godere della bellezza della città con i suoi palazzi fastosi di stile barocco, delle meravigliose testimonianze di epoca greca, periodo in cui Siracusa era una delle città più importanti del Mediterraneo, della costa molto varia e incantevole con le sue riserve marine, della gente accogliente e serena. Forse quell’ armonia e pacatezza che si coglie tra le persone del luogo è dovuta proprio alla tanta bellezza che scandisce la loro quotidianità. Il buon cibo non manca e anche in questo campo è la varietà di offerta che mi intriga profondamente. Una delle tappe da non mancare è al ristorante Don Camillo, dello chef Giovanni Guarneri, posto in una delle strade più affascinanti della città antica, via della Maestranza, punteggiata da bei negozi e dai più fastosi palazzi, tra i quali spicca il Palazzo Impellizzeri, vicinissimo al ristorante. La famiglia Guarneri è originaria di Palermo, da molti anni ha scelto di vivere ad Ortigia dove il Don Camillo è un punto di riferimento per chi ama l’alta cucina e il fine dining. Tra le novità in carta non mi sono fatta mancare le ostriche, ne vado matta, proposte su crema di patate di Siracusa, con spugne di lattuga di mare.
Una sparata dritta e intensa di sapori iodati e profumi di mare. Il sommelier ha un accento familiare, Vincenzo Amoruso è di Acerra, molto bravo e mai scontato nelle proposte di wine pairing. Anche questa volta ha centrato sia l’abbinamento al piatto che la mia curiosità verso etichette non scontate, decise nella personalità quanto nella identità.
Mira è lo spumante metodo classico, un brut nature millesimo 2016 con sboccature ad ottobre 2019, da uve catarratto in purezza di Porta del Vento. Il progetto enologico, e di vita, di Marco Sferlazzo sulle colline di Camporeale, in provincia di Palermo. Marco è conosciuto per il lavoro straordinario di recupero e valorizzazione del perricone, vitigno a bacca nera storico di questo areale. Ma grande attenzione la dedica anche al catarratto che vinifica in diversi modi ed etichette per raccontarne al meglio la versatilità e la sua espressione specifica sul territorio di Camporeale. Le vigne sono in contrada Valdibella, sono vigne vecchie e poderose, piantate tra il 1974 e io 1985, poste ad una altitudine di 600 metri, e, come dice il nome della cantina, sono battute dal vento, godono di una vantaggiosa escursione termica giorno notte grazie all’altezza sulle quale si spingono fiere. Il suolo sabbioso, sciolto e calcareo rappresenta un altro tratto distintivo per la produzione di questi vini.
L’altro particolare che si coglie nettamente anche solo assaporando queste bollicine, è l’audacia.
Mira nel bicchiere si veste di oro scintillante, rimanda profumi intensi e profondi di mandarino, nocciola, mela cotogna e fieno dorato. Il sorso fa trasparire una personalità decisa, ha vigore e si mostra a tratti ruvido per la freschezza ardita, piacevolmente salino in chiusura con rimandi agrumati e di nocciola.
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