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Moscato d'Asti 2019 La Morandina e il panettone di Capodanno

WineClub Moscato d'Asti 2019 La Morandina e il panettone di Capodanno

Moscato d'Asti 2019 La Morandina e il panettone di Capodanno

Ma quanto è buono il Moscato d’Asti con il panettone!

Ci sta talmente bene che diventa difficile fermarsi. Un buon panettone artigianale soffice, profumato, dalla dolcezza delicata, vuole un unico abbinamento, il Moscato d’Asti, a sua volta profumato, leggiadro, con accenni di zuccheri e una vivace freschezza che fa molto gioco tra le papille gustative.

Una delle migliori espressioni è La Morandina, azienda con cinque secoli di storia nelle Langhe, tanto che la zona di Castiglione Tinella dove sono le vigne è detta Collina Morandina, dal cognome della famiglia Morandi. Oggi a condurla sono i fratelli Paolo e Giulio Morandi che hanno mantenuto il forte legame con questa terra del vino soprattutto migliorando e valorizzando la produzione del Moscato d’Asti. È un vino che appartiene alla storia degli italiani, associato inevitabilmente ai momenti di festa, al senso di gioia, sa mettere di buon umore e trasmettere una certa solarità, pur nascendo in terre fredde. Nel tempo in questo territorio ha fatto da traino ad altri vini, portando avanti una economia fruttuosa, seppur legata a piccole aziende, o almeno non grandi quanto quelle che hanno investito sull’Asti spumante in maniera non proprio accorta. La bontà del Moscato d’Asti è inscindibile dall’artigianalità di vignaioli appassionati e competenti e negli ultimi anni l’interesse verso questo vino è in sensibile crescita. Tanto che lo troviamo proposto in abbinamenti non sempre dolcini, è favoloso con il prosciutto di Parma o San Daniele, con formaggi freschi e i blu, con il salmone che sarà molto presente sulle tavole del Capodanno. I Morandi investono grandi energie in vigna per potere ottenere dell’uva che porti in sé tutta l’energia della terra e i profumi del Moscato bianco. Erroneamente viene associato all’idea di un vino facile, ma c’è tanta competenza nel raggiungere il giusto equilibrio tra note delicatamente dolci, una buona freschezza, la sussurrata effervescenza, mantenendo integri i profumi propri dell’uva. I Morandi ci riescono benissimo, nel calice il loro Moscato è invitante già per la luminosità e la vivacità del colore appena dorato. Inebria nei suoi profumi freschi e mediterranei di salvia e malvarosa, poi buccia di mandarino, tiglio e albicocca matura. Piacevolissimo il sorso nella sua leggiadria fatta di effervescenza accennata seppur avvolgente nella sua cremosità, di dolcezza sussurrata, scorrevole per la freschezza integra in corsa con le note saline che danno ulteriore ritmo al vino.

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