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Revisione dell’ABC della dieta dei celiaci: “Per Bevande light o a nullo contenuto calorico, marmellate, confetture e gelatine di frutta l’assenza di glutine è scontata”. Info utili.

Revisione dell’ABC della dieta dei celiaci.

Revisione dell’ABC della dieta dei celiaci: “Per Bevande light o a nullo contenuto calorico, marmellate, confetture e gelatine di frutta l’assenza di glutine è scontata”. Info utili.

L’ABC della dieta dei celiaci

Con l’espressione “ABC della dieta dei celiaci”, per chi non lo sapesse, ci riferiamo alla classificazione degli alimenti, elaborata dall'Associazione Italiana Celiachia (AIC), in relazione al loro rischio di contenere glutine (alimenti permessi, alimenti a rischio e alimenti vietati) con l’obiettivo di semplificare l’accesso sicuro ai prodotti .

Revisione dell’ABC della dieta dei celiaci: “Per Bevande light o a nullo contenuto calorico, marmellate, confetture e gelatine di frutta l’assenza di glutine è scontata”. Info utili.

Tale classificazione, basata sull’analisi dei processi produttivi da parte di tecnici esperti, viene utilizzata sia dai celiaci, sia dai ristoratori che offrono pasti senza glutine, sia dai professionisti della salute.

Cosa c’è da sapere…

Uno degli argomenti più discussi, tra gli altri, nel mondo gluten free è da sempre quello relativo all’assunzione di bevande light o a nullo contenuto calorico (es. “zero”), per la presenza all’interno delle stesse di edulcoranti.

A titolo meramente esemplificativo ci riferiamo a gassosa, acqua tonica, cola, aranciata ecc.

Revisione dell’ABC della dieta dei celiaci: “Per Bevande light o a nullo contenuto calorico, marmellate, confetture e gelatine di frutta l’assenza di glutine è scontata”. Info utili.

Foto di Tessa Gelisio

Molti erano i dubbi e le incertezze relative alla loro assunzione.

Da un lato non c’era alcuna evidenza scientifica che potesse far pensare che le bevande in questione, per la sola presenza di edulcoranti, potessero contenere glutine, dall'altro lato non era stato ancora dimostrato il contrario.

Alla luce dei dubbi esposti, in ottemperanza del principio di precauzione ( che è alla base di tutta la normativa europea del food), l'AIC considerava questi prodotti come alimenti a rischio.

Tutto questo fino a all’estate scorsa, cioè fino a quando non è stato revisionato il c.d. ABC della dieta dei celiaci.

Infatti, a seguito dei dovuti approfondimenti da parte del Ministero della Salute, delle Associazioni di categoria e di AIC, per tali bevande l’assenza di glutine è stata ritenuta scontata.

Ciò implica che non risulta più necessario inserire nelle etichette il claim “senza glutine” perché potrebbe rivelarsi fuorviante.

Revisione dell’ABC della dieta dei celiaci: “Per Bevande light o a nullo contenuto calorico, marmellate, confetture e gelatine di frutta l’assenza di glutine è scontata”. Info utili.

A darne comunicazione è stata la stessa AIC attraverso i suoi canali ufficiali:

“La novità riguarda le bevande cosiddette “light” o a nullo contenuto calorico (es. “zero”). Anche per queste bevande, contenenti edulcoranti, l’assenza di glutine è considerata scontata. La posizione del Ministero della Salute trova riscontro anche in una recente indagine svolta da AIC con la cooperazione di Federchimica (l’associazione che raccoglie i produttori di additivi) che aveva evidenziato come nessuno tra i principali additivi utilizzati come edulcoranti in queste bevande potesse essere una fonte di glutine”.

Ma le novità non finisco qui.

Nello stesso comunicato, infatti, l’AIC informava che l'assenza di glutine è da ritenersi scontata anche per le marmellate, le confetture e le gelatine di frutta secondo quanto previsto dal Ministero della Salute e da Unionfood (l’associazione di categoria dei produttori, coinvolta direttamente nelle valutazioni di sicurezza di tali prodotti per i celiaci).

Revisione dell’ABC della dieta dei celiaci: “Per Bevande light o a nullo contenuto calorico, marmellate, confetture e gelatine di frutta l’assenza di glutine è scontata”. Info utili.

Foto Orogel

Al momento dell’acquisto viene, quindi, consigliato all’utenza celiaca di verificare l’etichetta del prodotto e controllare che sia riportata la dicitura “marmellata”, “confettura” o “gelatina” come denominazione legale. Solo in questo caso sarà sicura l’assunzione da parte di un soggetto celiaco. In caso contrario dovrà continuare ad essere ricercato in etichetta il claim “senza glutine”.

Sapere che un prodotto è permesso non deve, però, farci perdere il senso di responsabilità di controllare sempre quanto riportato in etichetta in relazione ai processi di produzione e alle materie prime utilizzate per la realizzazione del prodotto. Ecco quanto ribadito nella parte conclusiva della richiamata informativa:

“Per la sicurezza dei celiaci, ricordiamo che comunque va sempre verificata l’etichetta. Come riportato nel documento “Le contaminazioni nella dieta senza glutine”, punto 10: l’indicazione relativa agli alimenti trasformati cosiddetti “permessi” non deve deresponsabilizzare il consumatore celiaco dal controllo dell’etichetta. Queste categorie di alimenti non riportano indicazioni specifiche circa l’assenza di glutine, considerata scontata perché non comportano rischi di presenza di glutine per l’assenza di questo dalle materie prime e negli usuali processi di produzione. L’indicazione circa la loro idoneità al celiaco rappresenta comunque un’informazione di carattere generale, e non prescinde dalle indicazioni specifiche fornite dal produttore. Qualora un alimento di categorie considerate “permesse” riporti indicazioni in etichetta circa la potenziale presenza di tracce di glutine, AIC raccomanda al consumatore di evitare il consumo del prodotto specifico, fino a diversa evidenza, procedendo alla segnalazione all’AIC”.

Per consultare il testo integrale dell’informativa clicca qui

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