Ristorante Geppa in Masseria Guida - tradizione creativa nel resort alle pendici del Vesuvio

Geppa è il rinnovato ristorante - in guida Michelin - della Masseria Guida in Ercolano

Ristorante Geppa in Masseria Guida

Via Cegnacolo, 55 - 80056 Ercolano.

Tel: 0817716863

Mob: 3202215881

Aperto dal Martedì al Sabato - pranzo e cena.

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Interessante l’offerta del rinnovato ristorante Geppa all’interno del resort in Ercolano, con la cucina di Basilio Avitabile ed i servizi di sommelierie devoluti al giovane Stefano Aprea.

LA STRUTTURA

Masseria Guida è un progetto illuminato nato nell’anno 2016, in un territorio ad alta vocazione turistica, purtuttavia lontano una manciata di chilometri dalle rotte più percorse, quelle del famoso “miglio d’oro”, caratterizzato dagli storici edifici, con annesse case coloniche.

L’idea sottesa è quella di configurare un lusso “ecosostenibile ed easy-chic”, alla portata dei turisti come dei residenti autoctoni, tale da rappresentare un “comfort place”, dove tornare per una cena di lavoro o magari per un pranzo familiare domenicale, ritagliato insomma sulle esigenze del singolo ospite.

Nunzia Perrot

Numerosi i servizi offerti nell’ambito della struttura, una splendida vigna – curata personalmente dall’attuale owner e general manager Nunzia Perrot, imprenditrice con trascorsi da cake designer ed organizzatrice di eventi – una funzionale spa devoluta al benessere personale, un orto di circa 10.000 metri quadri collocato al servizio della tecnica dello chef Basilio Avitabile, ed infine un ristorante per pranzi più veloci, con cucina on-the-go, “La casa del Massaro”, aperto a pranzo.

Insomma, una realtà lontana dalla frenesia e dal caos della quotidianità, un’esperienza immersiva tuttavia all’insegna della convivialità e della condivisione, lontano da formalismi e costringimenti di maniera.

Il nuovo corso della gestione della Perrot diviene paradigma nell’attuale assetto del ristorante principale denominato “Geppa”

– nome simbolico e multi-significato legato alla storia personale della proprietaria – con forti richiami all’identità tradizionale gastronomica locale, una calibrata dose di creatività, ed infine una funzionale ed estesa carta dei vini, curata anche questa dalla Perrot, in collaborazione con il sommelier Stefano Aprea.

Aperture dunque all’internazionalismo enologico, focus sull’organizzazione di eventi – di settore e non – e, last but not least, tre suite, di cui la principale di circa quaranta metri quadri, ubicata nella torre della Masseria, fornita di jacuzzi e terrazza privata panoramica, e due junior di venticinque metri quadrati.

IL RISTORANTE GEPPA

Masseria Guida - antico pozzo

Circoscritto dall’orto e dalla masseria, con tre funzionali sale e circa cento coperti, il ristorante è collocato nel corpo centrale della masseria, all’insegna dell’ibridazione fra interni contemporanei, di sobria essenzialità, e suggestioni da architettura rustica: splendida la cantina interrata, ricavata negli spazi di un vecchio pozzo, con oltre cinquecento referenze, sormontato dall’elegante spazio degustazione.

Massrria Guida - dettaglio sala

Un occhio rivolto ai prodotti biologici, l’inflazionato termine “chilometro zero” qui in una pregnante connotazione originaria – senza infingimenti comunicativi – grande attenzione rivolta ai lievitati ed alla pasta home-made, ed infine una sobria essenzialità sui secondi, divisi fra pescato del giorno e selezioni di carni nazionale ed internazionali.

Masseria Guida - la sala

LA DEGUSTAZIONE ED IL WINE TASTING

Passando alla degustazione, prescegliamo il menu di quattro portate “viaggio in Masseria”, iniziando dall’appetizer, “cubotto di provolone del Monaco in pasta filo con marmellata di albicocche pellecchielle del Vesuvio, chips di riso alle alghe”.

A seguire un signature dish dello chef Avitabile “carciofo ripieno di ricotta, magro di vitello e provola affumicata, speck, servito su una crema di carciofo e zucchina”, entrambi perfettamente godibili e dalla giusta contrapposizione fra acido e salato, forse leggermente da rifinire la croccantezza del carciofo, un tantino sovrastato dallo speck e dalla crema come topping.

Delizioso il primo “rigatoni pastificio dei campi, con papaccelle e cavolo bianco - probabilmente da ritenere uno dei migliori assaggi della serata - gustose le successive “pappardelle di pasta fresca con funghi porcini” in cui si staglia la qualità della materia prima irpina, e della callosità della pasta home-made.

Passando ai secondi, rappresenta un omaggio alla tradizione lombarda la classica “cotoletta alla milanese”, in cui la carne è rappresentata dalla lombata di vitello con l’osso, impanata e fritta nel burro, nessuna untuosità ed anzi una cottura ineccepibile, con contorno di patate fritte fresche, seguito dalla tagliata di cuberoll.

Si conclude con il dessert “tortino dal cuore freddo con tiramisù”, una sorta di “destrutturazione ragionata” del classico dolce, l’impiattamento è completato con del caffè liquido, che sovrasta il tortino al cacao e la mousse al mascarpone, equilibrato e con nessuna nota zuccherosa in eccesso.

Masseria Guida - cantina

Passando alla teoria dei vini che costituiscono il wine tasting,

si inizia dal Riesling Mosel 2016 Alte Reben della maison Dr. Fischer, in cui la nota di idrocarburi è mai invasiva, sostenuta da una tensione acida che ne fanno vini da grandi capacità di invecchiamento.

Si prosegue con il Greco di Tufo D.O.C.G. Goleto 2019 di Feudi di San Gregorio, soli seimila bottiglie per un vino di grande struttura e complessità, che tuttavia riesce a mantenere inalterate le note aromatiche del vitigno in purezza, giungendo in Puglia, terra d’elezione della casa Varvaglione, con il blend da sovrappassimento di vitigni autoctoni Negroamaro, Primitivo e Malvasia Nera “Paralupi” I.G.T. 2021, note tostate, di vaniglia e cioccolato, dominate al palato da tannini avvolgenti, adatto all’abbinamento con le carni più succulente.

Si conclude con la chicca – e scommessa enologica - aziendale, il Vino Bianco Passito “ISI”, da Uve Coda di Volpe e Caprettone dei vigneti della tenuta, novecento bottiglie annuali prodotte con la collaborazione – e sotto l’egida – di Antonio Capaldo, presidente dei Feudi di San Gregorio, ed amico personale della Perrot, di grande finezza espressiva, perfetto anche in abbinamento a formaggi “blu” muffati.

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