The "bright" side of Osteria Tre Gobbi - Il tributo ai Pink Floyd, in limited edition, di Filippo Cammarata
Bergamo, Osteria Tre Gobbi e menu degustazione tributo a The Dark Side of the Mood dei Pink floyd
Via Broseta, 20C - 20122, Bergamo
Tel: 035 243405
Email: info@tregobbi.it
Prezzo 110 euro per "The dark side of the moon"
Chiuso il martedì e il mercoledì
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Da Osteria Tre Gobbi il menù che omaggia i 50 anni di "The dark side of the moon"
Osteria Tre Gobbi - Mise en place
Ci sono opere che raccontano un'epoca, altre la segnano ed altre ancora la cambiano.
Il 1 marzo 1973 usciva negli Stati Uniti uno dei più grandi dischi di tutti i tempi: "The dark side of the moon" dei Pink Floyd , un disco che è riuscito - e riesce ancora, come pochi altri capolavori - a descrivere il dolore intangibile che attanaglia il mondo, toccando temi ancora oggi delicati e addirittura tabù (ormai) 50 anni fa.
La musica, come l'arte nel senso più stretto del termine, è sempre stata capace di anticipare e analizzare le più grandi spaccature della società. Si suona quello che non si può dire, si canta ciò che non si può suonare. In ciò è racchiusa la sua dirompente forza.
Filippo Cammarata con l'album The Dark Side of the Mood - credit @osteriatregobbi-Lido Vannucchi
Un anniversario così importante di un album che ha cambiato il volto della musica non poteva certo passare inosservato ed infatti Filippo Cammarata ha deciso di dedicargli un menù.
Un'impresa difficilissima, sicuramente lo chef, da grande appassionato, lo sa bene. Riuscire ad abbinare, raccontare e racchiudere l'essenza di un album così sfaccettato e poliedrico all'interno di una degustazione è estremamente complesso.
Un menù è quasi impossibile che tocchi le vette delle immortali canzoni del vinile. Come si potrebbe? Trattare di vita e morte, soldi e solitudine, difficoltà e fallimento, é già in musica un progetto per pochi eletti.
Ciononostante, l'idea e l'ispirazione vibrano nei piatti e ricordano in modo vivido l'opera della band tanto da poter considerare questo menu il migliore provato all'Osteria Tre Gobbi.
Questa vena creativa dà il meglio di sé nelle portate che più si avvicinano allo spirito del disco, abbandonando i sapori golosi ed i comfort propri della cucina di Filippo andando a favore di contrasti e colori cupi.
The Dark Side of the Moon
LA DEGUSTAZIONE
Ottimo il benvenuto che,
proprio come la prima canzone introduce l'album e i suoi 10 brani, contiene 10 ingredienti che ritroveremo nel percorso, serviti su un piatto retro illuminato che permette di scoprire il lato oscuro della luna.
Osteria Tre Gobbi - Benvenuto (The Dark Side of the Moon) credit Lido Vannucchi
Osteria Tre Gobbi - La Luna (The Dark Side of the Moon)
Eccellente il coniglio:
dalle scioglievoli frattaglie, che seppur non eccessivamente collegato alla canzone e dai colori un po' troppo allegri gioca abilmente con forme e ingredienti per ricordare il grande singolo
Osteria Tre Gobbi - Coniglio e frattaglie (The Dark Side of the Moon)
Golosa la pizza fritta:
che fra viaggiare da Napoli a Roma fino a Madrid che celebra "On the run" e il volo di sottofondo.
Osteria Tre Gobbi - Montanarina, cacio e pepe e jamon (The Dark Side of the Moon) credit Lido Vannucchi
Molto ispirato e centrato il tributo a "Time":
un pomodoro su crumble e salsa all'aglio (bianco, nero, viola? Bho provate e lo scoprirete), in cui forse si posso accentuare anche maggiormente i contrasti.
Osteria Tre Gobbi - Pomodoro e crumble (The Dark Side of the Moon)
Fantastico l'orzo con funghi e erbe di bosco
dove le note acide e terrose si rincorrono in una portata dal forte impatto e che è accompagnata da un deciso thè invecchiato per "The grey in the sky". Lo stesso vale, con sapori diversi, per il "montebianco" di ceci, scampi e meringa salata con le giuste illusioni tanto care allo chef e ai Pink Floyd che aspetta solo il giusto accompagnamento al calice.
Osteria Tre Gobbi - Orzo, funghi ed erbe (The Dark Side of the Moon) credit LIdo vannucchi
Montebianco di ceci, castagne e meringa salata (The Dark Side of the Moon) credit Lido Vannucchi
Ricco e "immersivo" lo spaghetto con caviale, foie gras e alkekengi
degna rappresentazione di "Money", arricchito da piacevoli "dollari", dai giusti equilibri e contrasti grazie all'alternanza di sapori pieni, sapidi e acidi anche se lievemente slegata, accompagnata con saggia ironia da una birra.
Osteria tre Gobbi - Spaghetti foie gras, cavaiale ed alkekengi
Millimetrica la cottura del maialino,
croccante e umido, che emula la copertina dell'album.
Osteria Tre Gobbi - Maialino (The Dark Side of the Moon)
Ad anticipare il dolce un predessert a base di cervello, fragola fermentata e pannacotta
per celebrare "Brain damage", che racconta i problemi di Syd.
Osteria Tre Gobbi - Cervello, pannacotta e fragola (The Dark Side of the Moon) credit Lido Vannucchi
Si prosegue con un dessert molto centrato,
ovvero l'eclissi di luna che, giustamente, conclude il percorso con una dolcezza perfettamente equilibrata dalle olive.
Osteria Tre Gobbi - La Luna (The Dark Side of the Moon) e la sua eclissi
Una degustazione frutto di un grande amore che traspare dalle portate.
Un percorso decisamente divertente, personale e vincente che - viste le qualità - potrebbe permettersi di rischiare anche un poco in più nei sapori e nei colori.
Ad un menù d'eccezione segue un servizio diverso, ma mai invadente che, senza problemi, riesce ad integrare la storia musicale a quella gastronomica in modo completo ed un pairing ben pensato che alterna il vino al the ed alla birra, per congiungere al meglio cibo e musica.
