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Trecca (Roma) - la rivincita della tradizione verace e del quinto quarto

Roma, da Trecca -Cucina di mercato la rivincita della cucina tradizionale

Trecca (Roma) - la rivincita della tradizione verace e del quinto quarto
Trecca - Cucina di mercato
via Alessandro Severo n. 222 - Roma
tel. 06 8865 0867
Aperto pranzo e cena dal martedì al sabato, domenica solo a pranzo
Prezzo sui 30 €

Roma pullula di trattorie. Si tratta di un format che piace un po’ a tutti, alla gente del posto, forse soprattutto ai turisti. Non è impegnativa perché non richiede arredi particolarmente ricercati, anzi il tocco demodé (a volte sgradevolmente “finto antico”) aiuta pure. E anche la cucina si adatta perfettamente a tutto ciò. Piatti poveri, ma soprattutto semplici, che piacciono a chiunque.

I vari menù sono più o meno tutti sovrapponibili: il carciofo alla giudia o alla romana, il supplì, il trittico carbonara-amatriciana-cacio&pepe (già più raro trovare la gricia), i saltimbocca alla romana e l’abbacchio con le patate. Difficile uscire da questo loop.

Ma il livellamento medio delle trattorie romane su questi piatti è cosa post-moderna, di questi giorni intrisi di marketing e capitalismo, del bisogno di piacere sempre, per forza, a tutti. All’inverso, è dannoso per chi abbia ancora l’impopolare curiosità di riscoprire quella profondità di tradizione che è, invece, presente anche nella cucina romanesca.

In questo senso è encomiabile l’impegno dei ragazzi di Trecca – cucina di mercato, che hanno deciso di puntare forte sulla tradizione verace e sulla valorizzazione del quinto quarto.

Ebbene, Trecca è una trattoria che fa angolo in una strada residenziale del quartiere Ostiense. Gli esterni di vetrate consentono di vedere dentro e subito spunta un cartello che indica le specialità della casa.

Trecca (Roma) - la rivincita della tradizione verace e del quinto quarto

Il menù è scritto su di una lavagna e segue tendenzialmente le disponibilità del mercato e del periodo.

Tra gli antipasti c’è il carciofo alla romana, ma anche il padellotto di regaje di pollo con le patate al forno, la trippa alla romana e la lingua di manzo.

Nei primi risaltano carbonara e amatriciana, affiancate dai rigatoni alla pajata e da un piatto del giorno, che in occasione della nostra visita era una tagliatella fatta in casa con ragù di agnello. Decidiamo di provarla, insieme alla loro rinomata amatriciana.

Trecca (Roma) - la rivincita della tradizione verace e del quinto quarto
Trecca - tagliatelle al ragù di agnello
Trecca (Roma) - la rivincita della tradizione verace e del quinto quarto
Trecca - amatriciana

I piatti sono davvero ben eseguiti ed emerge subito la qualità della materia prima utilizzata. Notevole l’intensità e la ricchezza dell’amatriciana, che d’ora in avanti segnerà il mio personale metro di paragone per tutte quelle che in futuro avrò modo di provare.

Trecca (Roma) - la rivincita della tradizione verace e del quinto quarto
Trecca - amatriciana, dettaglio
Trecca (Roma) - la rivincita della tradizione verace e del quinto quarto
Trecca - spiedino di pajata alla brace

È da assaggiare lo spiedino di pajata alla brace, sul quale viene poi colato il suo fondo, composto dai succhi e dal chimo che in parte fuoriesce nella cottura. Godurioso per la rinnovata consistenza, è un piatto intelligente perché consente di far avvicinare anche i meno avvezzi all’assaggio di un’interiora così particolare.

Per chi volesse, sono spesso presenti anche gli involtini di pannicolo (diaframma) e il coniglio alla trasteverina, cotto in un tegame con i carciofi.

Trecca (Roma) - la rivincita della tradizione verace e del quinto quarto
Trecca - patate al forno
Trecca (Roma) - la rivincita della tradizione verace e del quinto quarto
Trecca - cicoria ripassata ajo e ojo

Ben eseguite anche le patate al forno e la cicoria ripassata.


Conclusioni

In definitiva, l’ambiente informale e apparentemente caciarone nasconde una grande competenza in cucina e nella gestione del locale. Vincente la rivalorizzazione di grandi classici a base di quinto quarto - come il padellotto di rigaglie di pollo o lo spiedino pop di pajata alla brace - ben rispecchiata dal motto della trattoria: "deve esse com'era".

Le numerose prenotazioni e il generale successo di pubblico dimostrano come il cliente non vada necessariamente rincorso, potendo lo stesso anche essere “educato” e avviato a certi ingredienti e preparazioni. Preparazioni che, se ben eseguite con prodotti di qualità, rappresentano un patrimonio di gusti e sapori che siamo certi abbia, oggi più che mai, ancora tanto da dire.

Trecca - cucina di mercato (Roma)

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