Vizi di Mare - crudi e selezione di pescato del giorno nel salotto Aversano di Luca Lipoma

Nuovo corso del locale Vizi di Mare in Aversa, con una nuova crew di sala e cucina

Vizi di Mare Aversa

Via Antonio Gramsci, 52

Tel. 081 6121840

Chiuso il martedì

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All’insegna di un fine-dining temperato “Vizi di mare”, che con una nuova crew propone la rilettura di ricette della tradizione, ed una carta dei vini di grande rilevanza.

IL LOCALE E L’ASSET PROPRIETARIO

Nel mare magnum dell’opulenza non supportata da adeguata conoscenza – con l’eccezione di poche, qualificate attività che rappresentano rispettivi picchi di eccellenza – il reboot di Vizi di Mare si staglia per qualità ed interesse, senza impennate referenziali.

Elemento primigenio, il pescato fresco del giorno, preferibilmente territoriale, all’insegna del “marroir”, espressione che il proprietario ripete come un mantra: Lipoma – già manager di sala con importanti esperienze pregresse, prima all’estero e poi sul lungomare partenopeo, anche sommelier a.i.s. – ama sovraintendere personalmente alle comande, fungendo da cerniera fra cucina e sala, con frequenti incursioni nella cantina, anche questa personalmente allestita.

sala

dettaglio sala

Crew di sala giovanissima ed affiatata – nove in totale, età media ventitrè anni – elegante la giustapposizione degli ambienti, a riprodurre degli ambienti lounge di grande fascino e rifinitura, locali sottoposti della cantina di grande suggestione, con circa quattrocento referenze disponibili, dehor esterno ampio ad accogliere la clientela, nei periodi estivi.

Scenografico il bancone d’ingresso, una tavolozza di colori che colpisce per senso estetico dello squadernamento ed eleganza degli equilibri di coquillage e pescato: fa da contraltare l’angolo cocktail della sala interna, con proposte di miscelazione on-the-go, che magari precedano il pasto vero e proprio.

cantina

Una cucina, come dicevamo, all’insegna della territorialità, permeata di una tradizione regionale contaminata con influenze internazionali: da menzionare la possibilità, offerta nel corso della settimana, di prescegliere un percorso degustazione a prezzo ridotto, sei antipasti, un primo ed un secondo, la frittura di pescato del giorno è preparazione imprescindibile, ferma l'opzione a la carta.

IL MENU’ DEGUSTAZIONE ED IL WINE TASTING

Partendo dagli appetizer ed antipasti, si inizia dal “sashimi di salmone con cavolo romano, vellutata di ceci con seppia, baccalà fritto con scarole, soffritto di mare, gambero mandorlato con pane panko e salsa rosa, fiore di zucca ripieno con acciuga, ricotta e menta”, una teoria di preparazioni di grande spessore gustativo, con rimandi a ricette tradizionali.

Ancora, passando ai primi, assaggiamo il binomio “ravioli ripieni di aragosta, stracciata di bufala e pesto di pistacchio” e “linguina, carpaccio di gambero di Mazara, lime e bottarga”, entrambi caratterizzati da sapidità e freschezza, peccato solo per l’impiattamento della linguina che non lascia trasparire, prima facie, la bontà degli ingredienti utilizzati.

bottoni di aragosta

linguine gamberi, lime e bottarga

Sovviene la frittura di mare con gamberi, calamari e triglie, mai unta e dalla doratura uniforme, seguita dall’orata alla mugnaia, dalla consistenza e sapore delicato, forse eccessivamente spartana nella presentazione, una nota vegetale di contorno avrebbe rifinito la preparazione in maniera adeguata.

Si chiude con l’interessante dessert home-made “millefoglie con cioccolato bianco e fondente”: come pairing enologici sovviene l’ineffabile proprietario, che presceglie dalla cantina l’eccellente champagne da quasi totalità di Meunier – con un piccolo saldo di Pinot Noir.

“Entre Ciel e Terre” di Francoise Bedel, affinato quattro anni sui lieviti, seguito da un gin-tonic con acqua tonica Fever Tree e gin Brockmans, chiudendo con l’iconico Cognac Francois Peyrot, aromatizzato con pere Williams.

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