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Casa Sgarra (Trani) - i fratelli Riccardo, Roberto e Felice Sgarra aprono le porte della loro casa del gusto

Recensione Casa Sgarra, stella Michelin di Trani con i fratelli Riccardo, Roberto e Felice

Casa Sgarra (Trani) - i fratelli Riccardo, Roberto e Felice Sgarra aprono le porte della loro casa del gusto
Casa Sgarra - Trani (BT)
Lungomare Cristoforo Colombo, 114 - tel. 0883895968
Aperto tutti i giorni pranzo e cena, chiuso il martedì
Menù degustazione da 50 € e 70 €, alla carta sugli 80€
Casa Sgarra (Trani) - i fratelli Riccardo, Roberto e Felice Sgarra aprono le porte della loro casa del gusto
Casa Sgarra - l'ingresso

Poche cose sono più rischiose di aprire un ristorante di fine dining nel bel mezzo di una epidemia mondiale. La sorte ha però voluto che i lavori e le preparazioni per Casa Sgarra - punto di ritrovo finale, dopo i rispettivi percorsi professionali, dei fratelli Riccardo, Roberto e Felice - giungessero a termine proprio nel periodo più difficile, all’alba di una serie interminabile di settimane nefaste.

I fratelli Sgarra ci raccontano, infatti, come il locale formalmente abbia aperto da circa un anno, anche se il periodo di attività effettiva ammonta a non più di sei mesi. Nella voce del loro racconto si coglie ad un tempo l’inquieta pesantezza del momento vissuto e l’orgoglio di chi ha tenuto duro e ora vede formarsi sotto ai propri occhi, giorno dopo giorno, una realtà sempre più solida.

Abbiamo avuto il piacere di cenare da Casa Sgarra in un afoso venerdì sera tranese: l’insopportabile calura aveva indotto i gestori a chiudere la terrazza esterna (normalmente animata nelle giornate estive), ma in compenso ci ha consentito di godere delle belle sale interne, arredate con uno stile moderno e sobriamente elegante.

Accomodati al nostro tavolo, veniamo accolti dalla calorosa cordialità di Roberto e, subito dopo, da un peccaminoso cestino di pani.

Casa Sgarra (Trani) - i fratelli Riccardo, Roberto e Felice Sgarra aprono le porte della loro casa del gusto
Casa Sgarra - il cestino del pane

I grissini al parmigiano (non fotografati perché spariti in un attimo) e poi il pane bianco e integrale, le sfogline croccanti, le mini focacce, i bocconi di pane alla burrata, i taralli di vario tipo.

Difficile tenere a bada l’ingordigia.

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Casa Sgarra - l'aperitivo

Per cominciare, un aperitivo composto da:

  • Macaron alla curcuma con cipolla di Acquaviva e radicchio;
  • Cetriolo "carosello" in osmosi con lampone;
  • Fiore di zucca in tempura ripieno di ricotta con alice marinata miele e limone;
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Casa Sgarra - l'entrée

Dopo poco, una tartare di pomodoro verde piccante con una gelatina vegetale ripiena di pomodoro secco e oliva coratina viene conclusa al tavolo con un gazpacho di pomodorino giallo. Si gioca in casa con un mix di freschezze e acidità molto estive.

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Casa Sgarra - la parmigiana.
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Casa Sgarra - la parmigiana, dettaglio.

L’antipasto è il piatto signature della casa: la famosa parmigiana con burrata e gelato al pomodoro. Finalmente una reinterpretazione riuscita della parmigiana, che non rinuncia alla frittura e alla untuosità che ne deriva alla melanzana, ma che riesce ad (illudere di) alleggerire con la freschezza del gelato di pomodoro e della burrata.

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Casa Sgarra - pane e olio.

Dalla cucina ci viene offerto un intramezzo: spuma di pane, olio e olive coratine disidratate.

Sfogliando la carta è difficile scegliere tra i primi piatti – punto di forza dello chef Felice – dal momento che appaiono tutti davvero invitanti.

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Casa Sgarra - gnocchi di patate, cime di zucchine e vongole.

Lo gnocco con vongole e zucchine è un piatto delicato, che tuttavia non manca di un certo carattere. Gli gnocchi sono molto soffici, ma anche saporiti e leggermente croccanti esternamente grazie alla finitura sulla piastra. Vengono poi conditi con una purea concentrata e leggermente piccante di zucchine e con le vongole. Completa il piatto il souté versato al tavolo.

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Casa Sgarra - risotto alla milanese con tartare di scorfano.

Buonissimo il risotto alla milanese con lo scorfano. Vincente il classico abbinamento tra lo zafferano e il mare, colpisce l’indovinato binomio crudo-cotto, dove la tartare è insaporita dalla nota agrodolce del limone candito e il sugo, fatto con le teste del pesce, è ristretto al punto di diventare quasi un ragù di scorfano. Ruffiano il tocco croccante e piccante delle chips di tapioca.

A seguire, c’è spazio per provare la triglia alla pizzaiola, altro piatto che merita il podio.

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Casa Sgarra - triglia alla pizzaiola

Qui lo chef Felice dimostra tutta la sua esperienza e conoscenza del pomodoro, che utilizza in tipologie e con tecniche diverse, riuscendo ad estrarne a pieno le naturali note dolci e aspre.

Nel piatto non c’è uso di sale, ma solo un leggerissimo tocco di salsa di soia che, praticamente impercettibile al palato, dà profondità di gusto alla preparazione. Richiami all’oriente anche nel gel di yuzu e nella frittura delle squame croccanti.

Il risultato è un piatto dal sapore mediterraneo, dove la nota agrumata si mescola a quella fruttata e vegetale dei pomodori: equilibratissimo.

Ci si avvicina a questo punto Riccardo a presentarci un sontuoso carrello di formaggi, composto da alcune pregiate rarità italiane.

Casa Sgarra (Trani) - i fratelli Riccardo, Roberto e Felice Sgarra aprono le porte della loro casa del gusto

Casa Sgarra - formaggi.

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Casa Sgarra - miele, confettura e gorgonzola.

Nulla da dire. Una vera goduria.

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Casa Sgarra - il predessert.

Il pre dessert è un sorbetto di mandarino e crumble al cacao.

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Casa Sgarra - sporcamusso.

Tra i dolci, proviamo lo “sporcamusso”, un tortino di pasta sfoglia meringato farcito con crema al limone candito.

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Casa Sgarra - piccola pasticceria.

Ad accompagnare, dei piccoli cannoli, albicocche candite, chiacchiera al lampone.

Ed è così che si conclude un pasto in cui la golosità ha superato di gran lunga la fame.

Conclusioni

Sin da quando siamo entrati da Casa Sgarra abbiamo avvertito un’accoglienza calorosa. L’approccio professionale, ma al tempo stesso familiare, caratterizza tutti i componenti della sala, e in particolare Riccardo e Roberto, attenti e simpatici padroni di casa.

A giudicare dalla perfetta organizzazione del servizio risulta davvero difficile pensare che questo ristorante abbia alle spalle solamente pochi mesi di attività.

E invece i tre fratelli Sgarra - forse cavalcando l’intuito naturale che lega e sorregge le idee nelle famiglie più unite - hanno trovato una formula vincente. Basti osservare che di venerdì sera, in occasione della nostra visita, la sala era al completo e che, in generale, è difficile trovare posto se non si prenota con discreto anticipo.

La cucina di Felice è una cucina di sostanza, fatta principalmente di ingredienti del territorio, che vengono esaltati e posti al centro del piatto. Sapori puliti ed equilibrati, che puntano sul buono e sulla golosità, pensati per arrivare più al cuore che alla testa dei commensali. Di livello la gestione del pesce e del pomodoro.

Un po’ ripetitiva forse la conclusione dei piatti al tavolo: l’aggiunta della salsa da parte dei camerieri spesso finiva per incidere negativamente sull’estetica dell’impiattamento.

Ma è, in fondo, un dettaglio trascurabile, dal momento che il fulcro dell’esperienza da Casa Sgarra sta proprio nel lasciarsi coccolare e nel sentirsi parte di una grande famiglia. Contribuisce a questo scopo anche il tocco d’antan dato dai piatti del servizio buono della nonna, un bell’omaggio alla tradizione di famiglia da parte dei nipoti Riccardo, Roberto e Felice.

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