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Giuseppe Bove e il suo "Segreto di Pulcinella"

"L'impasto è terminato": fu questa la chiave del successo di Giuseppe Bove, il suo "Segreto di Pulcinella".

Giuseppe Bove e il suo "Segreto di Pulcinella"

Il Segreto di Pulcinella di Bove Giuseppe

Via Benevento N°36c, 82016 Montesarchio (BN)
Tel. 329 876 0545
Aperto solo la sera. Chiuso: martedì
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"L'impasto è terminato": fu questa la chiave del successo di Giuseppe Bove, il suo "Segreto di Pulcinella".

Così si chiama, infatti, la sua pizzeria di Montesarchio, nata da una scommessa dirompente rispetto a una carriera già tracciata.

Classe '87, inizia sin da giovanissimo a seguire le orme del padre, cuoco del ristorante Le Colonne di Caserta.

Frequenta l’istituto alberghiero Le Streghe di Benevento e dopo diverse esperienze presso hotel e ristoranti rinomati approda alla pasticceria Lombardi dove inizia a occuparsi di cucina per banchettistica.

La vicinanza delle cucine, in cui si preparano le basi per i servizi di catering, alle aule della scuola di formazione Dolce & Salato offre a Giuseppe l’opportunità di affiancare tanti chef di livello a cui “ruba” preziosi insegnamenti.

Poi, il tentativo, non riuscito, di aprire un ristorante tutto proprio. Ma è proprio dagli insuccessi che nascono i successi più grandi, quando a prevalere è la voglia di (ri)emergere e riaffermarsi.

Bove si avvicina, infatti, a 24 anni al mondo della pizza. Per puro caso nel raggiungere a Montesarchio la fidanzata, attuale moglie, vede un locale sfitto e decide di aprire la prima pizzeria. Bove inizia da autodidatta ma non smette mai di studiare, sperimentare e migliorare.

E, così, nel Maggio del 2012, in piena crisi economica, nasce il suo locale: inizialmente è una piccola pizzeria d'asporto. In un primo momento gli affari non sono affatto lusinghieri e il timore di una nuova disavventura a pochi mesi di distanza dalla prima era grande.

Poi, l'inventiva e la semplice operazione di marketing dell' "impasto terminato" presero il sopravvento.

Nei giorni di maggiore richiesta Giuseppe, pur avendo ancora impasto disponibile nelle tavole, iniziò a dire ai clienti che le pizze sono terminate. Questo un po’ alla volta spinse i clienti a prenotare in anticipo per essere certi di trovare le pizze di Giuseppe. L’aumento costante della clientela lo obbligò ad ampliare la pizzeria prendendo il locale accanto.

Una cavalcata travolgente, quanto ai numeri - è del Maggio scorso l'apertura del nuovo locale - cui si affiancò un lento e incessante lavoro di ricerca: la sintesi nel percorso di degustazione proposto in occasione di una serata di presentazione alla stampa organizzata dalla giornalista Laura Gambacorta.

La capacità di osare, che riflette la sua storia, si nota già dal Crystal Blue, cui è affidata la partenza: montanarina in doppia cottura (fritta e ripassata al forno), crema di cicoria, stracciata di pezzata rossa, gambero Crystal Blu della Nuova Caledonia, zest di limone, colatura di alici servita in pipetta, basilico, olio evo Seleca.

Giuseppe Bove e il suo "Segreto di Pulcinella"

In abbinamento: Mata Rosè Spumante metodo classico brut - Villa Matilde Avallone.

Da atmosfere esotiche a quelle terragne con ‘O cardill: montanara in doppia cottura (fritta e ripassata al forno) con impasto ai 7 semi a rendere bene la volontà di esprimere un concept essenziale ed agreste, che si ritrova nel topping, a base di crema di verdure selvatiche, salsiccia di corata, stracciata di pezzata rossa, basilico e olio evo Seleca (Terre di Molinara).

Giuseppe Bove e il suo "Segreto di Pulcinella"

In abbinamento: Fiano di Avellino Docg 2020 Ciro 906 di Ciro Picariello

Spazio anche al padellino, con impasto con farina di tipo 1, in tripla lievitazione e in doppia cottura: "Porcaloca" è il binomio tra il patè di melanzane cotte alla brace e la porchetta d’anatra. A coronare l'incontro la scamorza affumicata di Agerola con la sua colatura e il gel di basilico.

Giuseppe Bove e il suo "Segreto di Pulcinella"
Giuseppe Bove e il suo "Segreto di Pulcinella"

Si ritorna al classico in grande stile con la margherita, scioglievole ma dal cornicione alto e pronunciato: pomodoro biologico, fior di latte di pezzata rossa, basilico, e olio evo Seleca a dare un quid pluris a un buon prodotto.

Giuseppe Bove e il suo "Segreto di Pulcinella"

In abbinamento la Falanghina del Sannio Dop Taburno 2022 "Donnalaura" della Masseria Frattasi Omaggio alla terra d'origine ne "La mia Maddaloni" con provola affumicata di Agerola e carciofi in più consistenze, dalla crema al gambo, al carciofo cbt cotto in sottovuoto, gel alla loro essenza, scaglie di pecorino, clorofilla di prezzemolo, basilico ed olio evo.

Giuseppe Bove e il suo "Segreto di Pulcinella"

Dalla terra di origine a quella di adozione con il corposo "Omaggio a Montesarchio": fior di latte di pezzata rossa, battuto di peperone beneventano saltato con olio, aglio e olive di Bonea, capperi di Salina, alici; all'uscita mollica di pane tostata e aromatizzata all’aglio, noci, origano del Taburno, basilico, olio evo Seleca.In abbinamento un bianco, il Grecomusc' Campania Igp annata 2018.

Giuseppe Bove e il suo "Segreto di Pulcinella"

La "pezzata" protagonista della "pezzata Cheese" con fior di latte e ricotta stagionata in cottura, e in uscita lattica, caciocavallo, caciotta stracchinata ed il suo blue, basilico ed olio evo Seleca.

Giuseppe Bove e il suo "Segreto di Pulcinella"

Il sipario si è chiuso con una montanara, proprio come in apertura: stavolta, a fare da predessert la "Contaminarsi", con la crema di ricotta dolce di pezzata rossa, la confettura di patate del Taburno, le noci di Bonea; a contrapporsi la polvere di Peperone Crusco e di broccoli, la menta a dare il tocco finale di freschezza. Un discreto e centrato abbinamento quello con il passito di Roccamonfina Eleusi Villa Matilde annata 2011.

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