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Osteria Nunziatina, cucina tradizionale a regola d'arte

Recensione Osteria Nunziatina a Caserta, in cucina Rabia El Ajbali

Osteria Nunziatina, cucina tradizionale a regola d'arte
Osteria Nunziatina
Via Generale Alberto Pollio, 14, 81100 Caserta CE
Telefono: 0823 1849833
Menù da 25/30 Euro

Caserta negli ultimi anni sembra diventata una di quelle cittadine apparentemente assopite, tranquille e beate, soprattutto se paragonate con la caotica Napoli. Vuoi un piano urbanistico che ha ridotto il centro storico in un'unica grande zona a traffico limitato, vuoi che molte strade senza il passaggio delle auto sembrano quasi deserte, che immagino sia un danno per il negoziante o il ristoratore, ma per l'abitante del centro è sicuramente un vantaggio, e forse lo è anche per me che parcheggio nel garage della Reggia con pochi spiccioli e a piedi raggiungo agevolmente la zona baretti, via Mazzini, il corso Trieste e piazza Vanvitelli. Non me ne vogliate, ma da "turista" adoro questo tono Europeo che si è dato alla città. Da qualche anno si è tolta la limitante e ormai troppo scontata etichetta (o luogo comune): "la migliore pizza la fanno a Napoli", perché già da qualche anno la pizza migliore del mondo la preparano proprio qui a Caserta (e nel casertano). Un offerta ristorativa davvero molto ampia tra ristoranti etnici, paninoteche, vinerie e ristoranti tradizionali.

Oggi voglio parlarvi appunto di una mia piacevole esperienza di cucina tradizionale in quel di Caserta.

Osteria Nunziatina si trova in un vicoletto nei pressi della centralissima Piazza Vanvitelli. Una porticina permette l'ingresso in questa sala in cui si alternano tavolacci in legno e tavoli con marmo in stile retrò alternati a più moderni divanetti. La mise non prevede tovagliato (forse l'unico neo soprattutto per mia moglie e il bambino) e le posate sono poggiate in simpatici astuccetti .

Osteria Nunziatina, cucina tradizionale a regola d'arte

Ci viene fornito il menù e subito percepiamo l'idea della cucina che vanta della consulenza e l'esperienza dello Chef Antonio Pisaniello, ma ai fornelli c'è il vero asso del locale: Rabia El Ajbali, trentottenne di origine Marocchina trapiantata a Caserta da quando ne aveva solo sei. Moglie del titolare Toto Setaro, donna con un amore viscerale verso la nostra cultura gastronomica, e mi sono bastate poche chiacchiere sulle preparazioni per capirlo. Adesso però vediamo se riuscirà a trasmettere nei suoi piatti tutta questa passione.

Osteria Nunziatina, cucina tradizionale a regola d'arte

Ci viene presentato il menù e subito ci fiondiamo sulla pizza fritta con semola di mais, Pomodoro San Marzano e ricotta salata di Montella.

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Pizza fritta

Osteria Nunziatina, cucina tradizionale a regola d'arte

La carta dei vini non è vasta, ci sono vini territoriali ad un costo davvero accessibile. Scegliamo un Gaurasi, un Falerno del Massico Doc di fattoria Pagano e per completare il simpatico giro di antipasti ci concediamo un assaggio di Parmigiana di melanzane e delle bruschette con sott'oli homemade.

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Parmigiana di Melanzane

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Bruschette con Sottoli Homemade

Tutto come da migliori aspettative: pochi fronzoli, tutto semplice, buono e gustoso.

Conclude un assaggio di pane cotto con fagioli e scarole. Rabia ci spiega che c'è un segreto tramandato sulla preparazione della zuppa, ma che il gusto sincero del piatto è dato da ingredienti locali come il pane di San Leucio e da fagioli e scarole derivanti da agricoltura biologica locale. A dare crunch un peperone crusco sbriciolato.

Osteria Nunziatina, cucina tradizionale a regola d'arte

Pane cotto con fagioli e scarole.

Si passa ai primi piatti, e decidiamo di assaggiare le due proposte tradizionali. Per facilitare i tempi di uscita permettiamo l'utilizzo della stessa pasta per entrambe le proposte, una candela del Pastificio Di Martino. Il sugo, a detta di Toto, è preparato con conserve speciali di pomodori San Marzano e Rabia segue meticolosamente tutto il processo e la lunga preparazione, stesso discorso per la Genovese. l risultato certamente renderebbe orgogliose le nonne napoletane, anche quelle alla vecchia maniera.

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Candele al Ragù Napoletano

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la Genovese

Soddisfatti delle prime portate decidiamo di "tentare la fortuna" e piuttosto che scegliere un secondo piatto scegliamo un altro primo.

Vermicelli Di Martino con aglio rosso di Nubia, Pomodori secchi homemade, finocchietto e ricotta salata di Montella. Cottura della pasta perfetta, il gioco dolce salato tra aglio, pomodori e ricotta è divertente e nonostante l'ingente carico di carboidrati completo comunque la pulizia del piatto con una genuina scarpetta. Brava Rabia.

Osteria Nunziatina, cucina tradizionale a regola d'arte

i Vermicelli

Per i dessert, oltre al mio immancabile tiramisù, scegliamo la millefoglie scomposta con crema e amarene . Semplici e gustosi, plauso speciale alla crema pasticcera perfetta.

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Il Tiramisù

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La Millefoglie scomposta

Come ogni "Domenica" che si rispetti, a chiudere c'è la Moka . Ne parlavo qualche giorno fa con un amico di come il caffè al ristorante stia cadendo sempre più in basso. L'invasione delle cialde monouso e di macchinette espresso scadenti e il loro caffè "ciofeca" rischia spesso di rovinare anche pranzi importanti. Inutile nascondere la gioia, la vista della "macchinetta" ci piace. Ben fatto

Conclusioni

Da Nunziatina siamo stati bene, ci siamo sentiti coccolati, la cucina ha fatto il suo dovere presentando al tavolo il gusto che ci aspettavamo rendendoci soddisfatti della scelta fatta per la domenica a pranzo. Non abbiamo preso i secondi e me ne dispiaccio, tra le proposte infatti erano presenti piatti come la frittata di cipolle o il coniglio all'ischitana, motivo in più per ritornarci.

Mi sento di fare un elogio a Radia, insomma, la moglie del proprietario che decide di mettersi in gioco "contro tutti i pronostici dei luoghi comuni" e riesce a vincere preparando piatti classici Napoletani eseguendoli con rispetto delle procedure e delle tradizioni più antiche merita sicuramente il "premio Partita".

Osteria Nunziatina, cucina tradizionale a regola d'arte

E poi, quel caffè alla fine che mette d'accordo un po' tutti, perché come diceva in uno spot Gigi Proietti: "A me me piace".