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Salerno - Don Antonio 1970 contemporary pizzaria: la vera tradizione e innovazione.

La pizzeria di Fabio Di Giovanni punta su un impasto contemporaneo e su condimenti classici e innovativi.

Salerno - Don Antonio 1970 contemporary pizzaria: la vera tradizione e innovazione.
Don Antonio 1970 - Salerno
Via Molo Manfredi 6 - Tel. 089.2882727
Aperto la sera
Prezzo medio sui 20 euro

La pizzeria Don Antonio 1970 è stata inaugurata il 29 luglio 2020 e fa parte, dunque, di quelle coraggiose aperture post-covid, di quei progetti di ristorazione che – prima dello scoppio della pandemia – erano stati pensati, studiati e sviluppati; progetti per i quali non c’è la voglia di aspettare il “momento propizio”, bensì l’audacia di crearselo da sé.

Nel caso di Don Antonio 1970 (per inciso, l’ennesima pizzeria che va ad arricchire il panorama salernitano, passato in breve tempo da una situazione di scarsezza di offerta ad una di notevole diversità), la scelta, ad ora, è stata senz’altro vincente. Il successo di pubblico è stato, infatti, quasi immediato, tanto che è particolarmente difficile riuscire a prenotare un tavolo nel weekend.

Dietro al banco c’è Fabio Di Giovanni, “nipote d’arte”, in quanto, come da lui stesso raccontato nell’incipit del menù, la sua storia di pizzaiolo inizia nel locale del nonno, don Antonio. Poi, una vita professionale all’estero, sempre con il desiderio, comune a molti, di tornare nella propria terra di origine. Da queste premesse nasce Don Antonio 1970, una pizzeria nuova, ma al tempo stesso l'evoluzione ideale di quella in cui, tanti anni fa, Fabio aiutava il nonno.

Mai come in questo caso, allora, calza a pennello l’abusato binomio di tradizione e innovazione.

La nostra visita è avvenuta di sabato sera, senza prenotazione, mettendoci in paziente attesa all’esterno del locale. C’erano dunque tutte le condizioni per una serata professionalmente difficile da gestire, ma, con nostra piacevole sorpresa, sia in sala che al banco non hanno risentito della grande quantità di gente.

Ci ha colpito, infatti, un’ottima organizzazione, difficile da trovare in pizzerie collaudate, impensabile da riscontrare in un locale aperto da nemmeno due mesi.

Il menù è suddiviso tra fritti, pizze tradizionali e pizze speciali.

Nei primi, ci sono i classici crocché, arancini e frittatine, cui si aggiunge la proposta fuori menù (nel nostro caso, una frittatina con friarielli e pancetta).

Simpatica l’idea di inserire una “carta delle margherite”, in cui la regina delle pizze viene declinata in quattro varianti, distinte dal tipo di pomodoro utilizzato e dalla presenza del parmigiano.

Originale, infine, la sezione dedicata alle pizze speciali, che normalmente (tranne i casi delle note eccellenze) si appiattisce su abbinamenti da food-porn o da finto gourmet, mentre in questo caso presenta farciture equilibrate e creative.

Prima di iniziare, un giro di fritti per stuzzicare l’appetito ed una montanara gialla.

Salerno - Don Antonio 1970 contemporary pizzaria: la vera tradizione e innovazione.

Don Antonio 1970 - la montanara gialla.

Salerno - Don Antonio 1970 contemporary pizzaria: la vera tradizione e innovazione.

Don Antonio 1970 - la montanara gialla, dettaglio.

La cottura in olio bollente e la successiva asciugatura in forno sono ben eseguite: rendono la pizza croccante, ma la lasciano ancora morbida. Il disco è condito con passata di pomodorino giallo Carbone conserve, mozzarella di bufala e Canestrato di Moliterno a scaglie. Molto buona.

Salerno - Don Antonio 1970 contemporary pizzaria: la vera tradizione e innovazione.

Don Antonio 1970 - la sasicc' e patan'.

Tra le pizze al forno, rustica e abbondante (come deve essere) la salsiccia e patate.

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Don Antonio 1970 - a Carminuccio

Interessante la proposizione della Carminuccio (pizza inventata dallo storico pizzaiolo salernitano Carmine a Mariconda, poi diffusasi in tutta la provincia mantenendo, rispettosamente, il nome del suo creatore). Gli ingredienti sono quelli classici, nobilitati dalla scelta delle materie prime: pomodoro San Marzano, pancetta piacentina dop rigorosamente a dadini (mai a fette per questa pizza), peperoncino (che rappresenta una variazione sull’originale), basilico tritato e abbondante formaggio grattugiato in cottura a formare una crosta in parte croccante, laddove più sottile, e in parte filante, laddove più spessa. Pizza sugosa e saporitissima, rende onore all’originale.

Salerno - Don Antonio 1970 contemporary pizzaria: la vera tradizione e innovazione.

Don Antonio 1970 - la Anormale

Salerno - Don Antonio 1970 contemporary pizzaria: la vera tradizione e innovazione.

Don Antonio 1970 - la Anormale, dettaglio.

A seguire, la Anormale, condita con crema di pomodorini arrosto, fior di latte, chips di melanzane, cacioricotta del Cilento ed emulsione di basilico. Divertente l’alternanza degli ingredienti in stile “norma siciliana”, forse leggermente asciutta.

Salerno - Don Antonio 1970 contemporary pizzaria: la vera tradizione e innovazione.

Don Antonio 1970 - la Pizza e Fichi

Salerno - Don Antonio 1970 contemporary pizzaria: la vera tradizione e innovazione.

Don Antonio 1970 - la Pizza e Fichi, dettaglio

Per finire, la Pizza e fichi: una focaccia con stracciata di bufala, prosciutto crudo San Daniele, fichi, noci e miele d’Acacia. Pizza opulenta. Buona la cottura della focaccia (da sempre banco di prova dell’abilità del fornaio), il gusto che prevale è sicuramente il dolce. Ottima come fine pasto.

In definitiva, quella di Fabio Di Giovanni rappresenta una bella novità nel panorama non solo salernitano. Lui stesso definisce il suo locale una “pizzaria contemporanea”, ed infatti non propone un prodotto né tradizionale, né conforme alla superanda moda del canotto.

La sua pizza è di diametro medio, con cornicione pronunciato ma non invadente; presenta un impasto fragrante con tendenze al croccante nelle parti più cotte. Non è dunque una pizza morbidona, ma, anzi, è dotata di una base con una certa struttura. La cottura è piuttosto spinta., a tratti un po' oltre. In definitiva, un buon impasto, senza dubbio particolare e diverso da quelli normalmente proposti, ben gestito nonostante gli alti numeri della pizzeria, con qualche margine di miglioramento sulla c.d. shelf life.

Un indirizzo consigliato.

Don Antonio 1970 - Salerno